Green pass, Cna: "A Firenze oltre 25mila i non vaccinati"

Ecco i dati degli altri Comuni

Green pass

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Firenze, 13 ottobre 2021 - A pochi giorni dall’entrata in vigore del provvedimento che obbliga lavoratori pubblici e privati a possedere ed esibire il Green Pass per accedere ai propri posti di lavoro, Cna Firenze fa una stima della platea che, nei principali comuni della Città Metropolitana, dovrà sottoporsi a tampone, oppure rinunciare a lavoro e conseguente stipendio. L'elaborazione dell'associazione fa riferimento ai dati dell'Asl Toscana Centro aggiornati all'11 ottobre.

Per il comune di Firenze, su una popolazione in età lavorativa (18-69 anni) di 233.532 individui, hanno ricevuto almeno una dose di vaccino 202.363 persone. Al netto di disoccupati, inoccupati, studenti, pensionati e lavoratori in smart working che insistono in questo range di età, Cna stima nel 10,8% dei residenti coloro che si troveranno sprovvisti di vaccino: circa 25.246 persone che dovranno sottoporsi a tampone ogni 48 ore, oppure rimanere a casa, smettendo temporaneamente di lavorare. 

A Scandicci sprovvisti di vaccino l'11,87% dei residenti nel range d'età considerato per un totale di 3775 persone circa, a San Casciano l'11,82% (1269 persone), a Figline Valdarno l'11,04% (1701), a Empoli il 9,7% (3113), a Sesto  Fiorentino il 9,6% (2979) e a Borgo San Lorenzo il 7,4% (881). 

Numeri che potrebbero dare il là ad un vero e proprio business dei tamponi da oltre 500mila euro (a prezzo calmierato) solo nelle prime 48 ore a cavallo dell'entrata in vigore del provvedimento. "Abbiamo sostenuto l'introduzione dell'obbligo di Green Pass da subito, quale misura per evitare in futuro misure maggiormente restrittive e penalizzanti per le imprese derivanti da una circolazione intensa del virus. La misura, però, impone costi organizzativi che per le piccole e piccolissime imprese possono non essere indolori", commenta Giacomo Cioni, presidente di Cna  Firenze Metropolitana. 

"Il riferimento va alla difficoltà nell'eventuale sostituzione di dipendenti non in regola con la normativa: se le grandi imprese hanno la possibilità di formare un nuovo dipendente in tempi più o meno rapidi, così non è per le imprese di piccole dimensioni, dove, la maggior parte delle volte, è il datore di lavoro stesso a istruire i dipendenti - osserva Cna - Per non parlare poi dell'alta qualificazione che l'artigianato richiede: trovare lavoratori specializzati in un lasso di tempo sostenibile potrebbe risultare difficile e la catena produttiva o dei servizi potrebbe interrompersi". 

"Ma uno degli aspetti più complessi riguarda la legge sulla privacy, secondo la quale non è possibile archiviare i dati - ricorda Cioni - come Cna proponiamo una moratoria su alcuni specifici regolamenti sulla privacy che permetta di conservare i dati, come la scadenza del Green Pass, in modo da non doverlo controllare ogni giorno. Questo attualmente non è possibile, chiediamo quindi un intervento urgente di semplificazione della normativa e maggiore elasticità sulla privacy".

Maurizio Costanzo