"Costa Toscana, i punti inquinati". Spiagge della vergogna, mandateci le vostre foto

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La Goletta Verde

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Firenze, 11 agosto 2019 - Su 20 punti monitorati dai tecnici di Goletta Verde lungo le coste della Toscana, sette sono risultati fortemente inquinati e due inquinati. Lo sostiene l'associazione ambientalista impegnata nella consueta campagna estiva di monitoraggio del mare che ora fa tappa in Toscana. Responsabili dell'inquinamento microbiologico, che arriva al mare, - viene spiegato - canali e foci a causa della cattiva depurazione o della presenza di scarichi illegali. 'Maglia nera' alle foci del torrente Lavello, dei fiumi Brugiano e Gora, dei fossi Motrone, dell'Abate, Mola, e della Madonnina, a Portoferraio, dove le cariche batteriche sono risultate oltre i limiti di legge.

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Goletta Verde prende in esame foci di fiumi e torrenti, scarichi e piccoli canali che spesso troviamo sulle nostre spiagge che rappresentano i veicoli principali di contaminazione batterica dovuta alla insufficiente depurazione dei reflui urbani o agli scarichi illegali che, attraverso i corsi d'acqua, arrivano in mare. I parametri indagati sono microbiologici (Enterococchi intestinali, Escherichia coli) e vengono considerati come «inquinati» i campioni in cui almeno uno dei due parametri supera il valore limite previsto dalla normativa sulle acque di balneazione vigente in Italia e «fortemente inquinati» quelli in cui i limiti vengono superati per più del doppio del valore normativo.

Nel dettaglio è emerso che in provincia di Massa Carrara, entrambi i campionamenti effettuati hanno dato un giudizio di «fortemente inquinato»: la foce del torrente Lavello, in località Partaccia, a Massa, e la foce del fiume Brugiano, tra la Partaccia e i Ronchi. Due i punti monitorati in provincia di Lucca ed entrambi «fortemente inquinati»: a Pietrasanta, in località La Focetta, alla foce del fosso Motrone, e a Viareggio, in località Lido Camaiore, alla foce del fosso dell'Abate. Nella provincia di Livorno i campionamenti hanno dato un giudizio di «inquinato» a Piombino, in località Marina di Salivoli, allo scarico di via Salivoli, mentre quelli effettuati tra Livorno e Pisa, alla foce del canale Scolmatore, e tra Bibbona e Castagneto Carducci, a Marina di Bibbona, sulla spiaggia di fronte al fosso Camilla, sono risultati «entro i limiti». Su nove i prelievi effettuati in provincia di Grosseto soltanto uno è risultato «fortemente inquinato», ovvero a Follonica, alla foce del fiume Gora. «Entro i limiti», invece, i risultati emersi a Scarlino, in località Puntone di Scarlino, alla foce del canale Solmine; a Grosseto, in località Marina di Grosseto, sulla spiaggia presso la foce del canale di San Rocco; a Orbetello, in località Fonteblanda, alla foce del fiume Osa; in località Bocche di Albegna, alla foce del fiume Albegna; e in località Neghelli, sulla spiaggia in prossimità di uno scarico; a Monte Argentario, in località Pozzello, sulla spiaggia in prossimità di una stazione di pompaggio, e in località Poggio Pertuso-Cala Galera, sulla spiaggia fronte canale; e ad Ansedonia, località Tagliata Etrusca sulla spiaggia di fronte al fosso Tagliata Etrusca. All'Isola d'Elba, quattro punti campionati: uno è risultato «fortemente inquinato», a Portoferraio, in località Punta della Renna, in corrispondenza del fosso della Madonnina (confermando i recenti dati di Arpat); due sono risultati «inquinati», a Capoliveri, in località Mola, alla foce del fosso di Mola/Fossone centrale, e a Marciana Marina, al Moletto del Pesce, confermando, pur con qualche miglioramento, i dati degli anni precedenti; mentre il prelievo effettuato sulla spiaggia La Pianotta, a Porto Azzurro, dove i cittadini avevano segnalato criticità a Legambiente, è risultato «entro i limiti».