L’urlo della Gkn. Migliaia in piazza: "Venite con noi"

Oggi la protesta dei lavoratori in piazza Santa Croce In ballo 422 posti. Attesa per l’incontro al ministero

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Firenze, 19 luglio 2021 - L'auspicio – nonostante la posizione granitica rimarcata dall’azienda (in remoto) durante il tavolo istituzionale messo in piedi in fretta e furia quando ancora gli operai stavano cercando di deglutire il boccone al fiele, è quello che qualche laccio si sciolga e la trattativa, al momento rigorosamente incellofanata come i gioielli della robotica rimasti nella sede di Campi, avvicini di un millimetro proprietà e lavoratori. "Firenze difende il lavoro".

Questo lo slogan della chiamata alle armi – intesi come fischietti, bonghi e fumogeni acri acri – che dovrebbe vedere radunati sotto lo sguaro appuntito di Dante centinaia di persone, certo più di mille, già dalle 9 di stamani. Lo sciopero generale territoriale dell’area metropolitana di Firenze, proclamato dal tridente Cgil-Cisl-Uil, prevede infatti l’astensione dal lavoro nelle prime quattro ore della giornata.

La mobilitazione muoverà sul leit motiv che andato subito a cementificarsi con l’arrivo delle prime mail scaccia-lavoro sui cellulari dei dipendenti: "Sostegno della vertenza della Gkn di Campi Bisenzio per il ritiro di tutti i licenziamenti, per la dignità del lavoro, per la tutela del tessuto industriale, per un sistema economico basato sui diritti, la legalità e il rispetto del lavoro".

Il programma di piazza Santa Croce prevede sei interventi di lavoratori e lavoratrici snocciolati dal palco, insieme ai tre della segretaria generale di Cgil Firenze Paola Galgani (l’ultima a parlare), del segretario generale di Cisl Firenze-Prato Fabio Franchi e del coordinatore Uil area fiorentina Leonardo Mugnaini. Presenti, compatte, le istituzioni. In testa il sindaco Dario Nardella insieme al collega pratese Matteo Biffoni e, naturalmente, al campigiano Emiliano Fossi. Con loro i quaranta primi cittadini della Metrocittà con fascia e gonfalone- La risposta del mondo politico era d’altronde stata immediata con il tavolo lampo convocato in prefettura nei giorni scorsi al quale aveva preso parte, per conto del governo, la viceiministro allo Sviluppo Economico Alessandra Todde, subito durissima nei confronti dell’azienda, di fatto assente se si escludono le parole del legale rappresentante. Alla Gkn dunque – dove i turni di presidio del cortile e della fabbrica continuano serrati (la grigliata di polli ieri con le famiglie e il compleanno della bimba di un operaio ha ridato corpo e fiato agli operai stremati) – si attende quindi, al netto della protesta di oggi, un segnale da Roma, già questa settimana dopo che la stessa azienda, pressata con ’garra’ da difensore dal governo, ha dato la sua disponibilità, attraverso una mail inviata in queste ore, a incontrare il ministero, staviolta alleluja, in presenza "in un luogo istituzionale" a partire da mercoledì 20. "La prossima tappa sarà delicatissima – spiega a tal proposito Daniele Calosi, segretario Fiom Cgil di Firenze – La nostra posizione resta chiara, chiediamo che l’azienda ritiri i 422 licenziamenti". L’occupazione e cioè l’assemblea permanente a Campi non arretra di un millimetro anche perché – fanno sapere dalla Cgil – "al di là di tutto c’è una qualità delle produzioni all’interno della fabbrica che vogliamo difendere".