Gkn, sale la tensione ai cancelli. E gli operai si presentano al lavoro

Firenze, l’azienda schiera gli uomini della security. I lettori de La Nazione mobilitati contro i 422 licenziamenti

Operai della Gkn fuori dai cancelli (Fotocronache Germogli)

Operai della Gkn fuori dai cancelli (Fotocronache Germogli)

Firenze, 12 luglio 2021 - Clima sempre più pesante alla Gkn di Campi Bisenzio dove, tre giorni fa, 422 lavoratori sono stati licenziati con una semplice mail. E la domenica che altrove è stata festosa attesa per la partita dell’Italia, all’interno dello stabilimento si è invece consumata nell’assemblea permanente. Anche se alla fine uno schermo per guardare la partita è arrivato dal Mandela Forum.

I lavoratori sono stati impegnati a pianificare le prossime ore. Questa mattina alle 6 è entrato in servizio il primo turno. "Anche se l’azienda ci ha messi collettivamente in ferie per una settimana, noi non riteniamo la procedura corretta e siamo pronti a contestarla in sede legale – ha spiegato Dario Salvet – entreremo tutti regolarmente al lavoro". Ieri la giornata è iniziata con alcuni momenti di tensione.

All’interno della fabbrica la proprietà dell’azienda ha fatto tornare i bodyguard della della sicurezza. "Non temiamo niente – ha detto Roby Matteo – certo che la loro presenza appesantisce un clima già teso". Nella mattinata sono stati alcuni assessori della giunta di Campi Bisenzio e gli uomini della Digos a intervenire per stemperare gli animi. "Siamo consapevoli – ha aggiunto Salvet – di non dover cadere in alcun tipo di provocazione".

Nel pomeriggio si è svolta un’altra assemblea con tutti i lavoratori per decidere le mosse nei prossime giorni, a partire dalla delegazione sindacale che rappresenterà i lavoratori in Regione. Intanto Fiom, Fim e Uilm di Firenze insieme a Cgil, Cisl e Uil stanno lavorando all’organizzazione di uno sciopero generale a livello fiorentino, coinvolgendo anche tutte le altre categorie oltre ai metalmeccanici. Oggi sono previsti incontri con le rsu dello stabilimento e tra i vari sindacati in questa direzione e lo sciopero potrebbe essere indetto a stretto giro. Non è escluso che il perimetro possa essere allargato anche a livello regionale, viste le molte vertenze e crisi aperte in varie parti della Toscana.

Continuano ad arrivare gli attestati di vicinanza e di solidarietà dal mondo politico, delle istituzioni e della società civile. Anche i lettori de La Nazione possono far sentire la loro vicinanza ai lavoratori e alle loro famiglie all’indirizzo lettere@lanazione.net. "Non consentiremo a questa azienda di andarsene lasciando sulla strada 422 lavoratori – ha detto il segretario della Fiom Cgil fiorentina Daniele Calosi – la richiesta è di un tavolo urgente con il ministro Orlando al Mise.