Gkn, il Collettivo di Fabbrica elabora il piano di reindustrializzazione

Dario Salvetti della Rsu: "Se ci viene imposta una riconversione di prodotto, non attendiamo con le mani in mano"

Gkn, i lavoratori incontrano il mondo dell'Università (Foto Germogli)

Gkn, i lavoratori incontrano il mondo dell'Università (Foto Germogli)

Campi Bisenzio (Firenze), 5 dicembre 2021 - Un'altra domenica di lotta alla Gkn di Campi Bisenzio. Alla fabbrica in presidio permanente dallo scorso 9 luglio, nella giornata di oggi, il Collettivo di Fabbrica ha elaborato in assemblea pubblica il suo piano di reindustrializzazione del sito produttivo assieme competenze solidali, ricercatori appartenenti all'Università e alla Scuola Sant'Anna per la proposta di un polo per la mobilità sostenibile.

I cinque mesi di lotta e mobilitazione del Collettivo di Fabbrica e delle realtà solidali del territorio hanno permesso non solo di difendere un impianto produttivo e i suoi posti di lavoro, ma farlo diventare un vero e proprio collettore di energie, intelligenze e proposte che stanno dando vita a un piano che si sviluppa su tre linee fondamentali: garantire la stabilità occupazionale, produttiva e reddituale per i lavoratori.

Il piano di reindustrializzazione degli operai - che nei prossimi giorni divulgheranno alcuni stralci del documento - sostanzialmente si orienta per trasformare l'attuale fabbrica in polo pubblico per la mobilità sostenibile. "Rimaniamo concentrati sui nostri obiettivi: la procedura di licenziamento non deve ripatire, in nessun caso - commenta Dario Salvetti della Rsu di Gkn -. E rimaniamo concentrati sulle nostre richieste a breve: il passaggio di proprietà deve essere in continuità produttiva e occupazionale, con gli stessi posti di lavoro e gli stessi diritti. Per noi è altrettanto importante che Invitalia e Regione Toscana partecipino direttamente con propri capitali a garanzia. Noi potremmo tornare a fare semiassi. Ma se ci viene imposta una riconversione di prodotto, non attendiamo con le mani in mano".

Tra le intelligenze solidali, il professore associato di economia alla Scuola superiore Sant'Anna di Pisa Andrea Roventini crede che "il salvataggio di Gkn può diventare un'occasione per investire sulle nuove tecnologie per una mobilità sostenibile e rilanciare una vera industria 4.0", mentre Francesca Gabbriellini, dottoranda di Storia Economica all'Università di Bologna (che ha coordinato il processo di interazione tra Scuola Sant'Anna, ricercatori e Collettivo di fabbrica) in merito al piano dice: "Un progetto in divenire, ma forte dell’incontro tra intelligenze solidali e sapere operaio, vero motore non soltanto della lotta, ma anche per ridisegnare un nuovo modo di fare politiche industriali in Italia".

Anche Potere al Popolo crede che la costruzione di un polo della mobilità sostenibile a guida pubblica "non solo risolverebbe il problema occupazionale", rilanciando il comparto auto italiano, la stessa Gkn ma anche fabbriche come la Ex Irisbus, ex Menarinibus e la Bekaert, ma è anche "l'unica soluzione possibile per non lasciare in mano alle multinazionali la guida della transizione ecologica".