Gkn: "Tre manifestazioni di interesse per la reindustrializzazione"

L'annuncio dell'azienda sull'esito del lavoro dell'advisor

Presidio davanti alla Gkn di Campi Bisenzio

Presidio davanti alla Gkn di Campi Bisenzio

Firenze, 17 novembre 2021 - L'advisor nominato da Gkn ha raccolto tre manifestazioni di interesse per la reindustrializzazione della fabbrica di Campi Bisenzio ( Firenze) che la multinazionale ha deciso di dismettere. È quanto rivela la stessa Gkn in una lettera inviata al ministero dello Sviluppo economico, al ministero del Lavoro, alla Regione Toscana, ai sindacati, alla Rsu e a Confindustria Firenze. Gkn, si legge nella lettera, chiede dunque una «urgente convocazione del tavolo sindacale», auspicabilmente «entro la corrente settimana o nei primissimi giorni di quella successiva».

L'advisor, spiega Gkn Driveline Firenze nella lettera, «ha approntato un piano di reindustrializzazione sottoposto con positivi riscontri a potenziali investitori, raccogliendo alla data odierna ben tre proposte che necessitano una immediata trattazione, a partire dallo svolgimento di una due diligence sul sito produttivo ed una verifica delle competenze delle persone dei lavoratori».

Le proposte, sostiene l'azienda, sono «le migliori allo stato possibili», e «vanno oltre le consuete previsioni normative in materia». Gkn invoca quindi «le condizioni necessarie, in termini di dialogo e collaborazione reciproca, perché venga identificata in tempi rapidi una strada condivisa ed un percorso di accordistica che ricomponga le diverse posizioni mettendo a sistema la decisione di cessare l'azienda e con essa l'attività dell'impresa, da un lato, e la concreta possibilità di offrire alle persone strumenti in grado non solo di attutire ma finanche forse risolvere la situazione di disagio sociale ed occupazionale, dall'altro».

Secondo l'azienda, «per scongiurare il ritiro di tali proposte» occorre che «entro fine novembre» ci sia un «confronto sindacale ed istituzionale finalizzato alla identificazione degli strumenti tecnici necessari per consentire la materiale implementazione del processo di reindustrializzazione, a partire dalla verifica sullo strumento della cassa integrazione per cessazione attività che consentirebbe un instradamento immediato del percorso».