Gkn, la proprietà: "Chiudiamo, decisione irreversibile". Sono 422 i licenziati

Incontro con il ministero a Firenze: si cerca di capire la sorte delle persone lasciate a casa con un'email

Il tavolo in prefettura e le proteste sotto il palazzo (New Press Photo)

Il tavolo in prefettura e le proteste sotto il palazzo (New Press Photo)

Firenze, 15 luglio 2021 - La Gkn chiuderà e i 422 licenziamenti sono confermati. Questo dice la dirigenza dell'azienda al tavolo con il ministero e le istituzioni locali. Un tavolo che si svolge in maniera significativa non a Roma, come sempre accade in questi casi, ma in prefettura a Firenze.

La Fiom: "Bloccare i licenziamenti"

"Nel confronto convocato dal ministero dello Sviluppo economico in prefettura a Firenze la delegazione aziendale non aveva mandato a negoziare ed ha ribadito la volontà del fondo Melrose di procedere con il licenziamento di tutti i lavoratori nonostante la richiesta unanime dei sindacati e di tutte le istituzioni di ritirare la procedura per permettere l'apertura di un confronto vero e non sotto ricatto, per garantire l'occupazione e la continuità produttiva. La delegazione Fiom-Cgil ha dato tutti gli elementi di merito per dimostrare che la Gkn di Firenze non e' in crisi". Lo hanno dichiarano oggi in una nota congiunta Michele De Palma, segretario nazionale Fiom-Cgil e responsabile automotive e Daniele Calosi, segretario generale Fiom-Cgil di Firenze e Prato dopo l'incontro che si e' tenuto presso la Prefettura di Firenze alla presenza del viceministro Todde, delle organizzazioni sindacali, degli Enti locali e della Direzione aziendale, l'unica a partecipare in videoconferenza.

"Riconvocheremo il tavolo, vogliamo parlare con chi decide"

"Abbiamo oggi ribadito - dice il viceministro Todde - che l'unico tavolo in cui si discuterà è il tavolo istituzionale, ed in questo devo dire che le organizzazioni sindacali si sono rese disponibili ad accettare questo tipo di percorso. Le istituzioni di questo Paese staranno vicine alle organizzazioni sindacali in questo tipo di percorso, gli strumenti ci sono, le volontà pure da parte di tutte le istituzioni, vediamo se c'è la volontà dell'azienda, oltre che avere al tavolo chi puo' decidere. E' assurdo avere al tavolo persone che non hanno la minima capacità decisionale. Quindi abbiamo richiesto che ci fossero al tavolo i decisori".

Migration

Campi Bisenzio, il sindaco: "Vergogna"

"Coi licenziamenti le azioni GKN hanno fatto +5%, e tanto basta - dice il sindaco di Campi Bisenzio Emiliano Fossi -. Profitti nel breve termine, valore per gli azionisti, dividendi per i manager. A volte ho una sensazione di impotenza davanti a questa enorme ingiustizia. Ma so che lottare è la cosa giusta, e che insieme a voi, a tutte le istituzioni e agli operai andremo avanti".

Gli operai: "Noi restiamo in fabbrica"

"L'azienda conferma la propria posizione? E noi confermiamo la nostra: il ritiro dei licenziamenti e la riapertura dello stabilimento. Non accettiamo nient'altro che questo. Appena scendono i nostri rappresentanti o improvvisiamo un'iniziativa spontanea, in centro a Firenze, o rientriamo direttamente in stabilimento". Lo spiega all'agenzia Dire Michele, un operaio della Gkn in presidio a Firenze mentre in Prefettura va avanti il tavolo di crisi convocato dal Mise. Lo stesso lavoratore che poi assicura: "Noi rimaniamo in fabbrica, c'è chi ha sputato sangue in quei capannoni per 20, 25 anni. Lo stiamo presidiando e conservando. Rimaniamo là".

Giani: "Calpestati i diritti dei lavoratori"

"Ritrovarsi senza lavoro da un giorno all'altro e scoprirlo attraverso una mail - dice il presidente della Regione Eugenio Giani - significa saltare a piè pari i diritti e la dignità dei lavoratori, senza nemmeno prospettare l'attivazione di un iter di ammortizzatori sociali. Questa procedura nega la dignità del lavoro ricordando all'azienda che qui siamo in Toscana e in Italia e non permettiamo che si calpestino le procedure e la prassi della nostra legislazione sul lavoro frutto della nostra storia". A Melrose Industries proprietari di Gkn, aggiunge Giani, "chiedo di metterci la faccia assumendosi le proprie responsabilità perché, e lo dico con chiarezza, noi in Toscana questi comportamenti non li accettiamo e lo diremo al mondo quanto sta accadendo qui: una mercificazione dell'attività produttiva".

image
image

Arrivano operai da Melfi "per sostenere la lotta"

Sono arrivati da Melfi e Pomigliano per sostenere la lotta dei colleghi della Gkn. Si tratta di operai che nella serata di mercoledì si sono presentati a Campi Bisenzio dai 422 che hanno ricevuto le lettere di licenziamento. Gli operai sono andati poi tutti insieme sotto la prefettura. "Siamo venuti in macchina ieri sera", raccontano. "La nostra non è semplice solidarietà, ma una lotta comune. Perché se licenziano loro, che fanno" semiassi per la Fiat, "rischiamo anche noi". Non solo, dicono, "visto che in Fiat facciamo cassa integrazione da mesi, a mille euro al mese per operai con figli, vorremmo espandere la battaglia di Gkn in tutti gli stabilimenti" del gruppo Stellantis.

image
image

La proprietà: "Ecco le ragioni della chiusura"

L'azienda riferisce di chiudere la fabbrica di Campi Bisenzio per impossibilità nel proseguire l’attività di impresa. "Siamo comunque aperti al confronto con le organizzazioni sindacali come previsto dalla procedura. Siamo disponibili a trovare soluzioni sostenibili per attenuare il più possibile ricadute. Il mercato dell’auto sta attraversando anni difficili, con riduzione a doppie cifre dal 2016 al 2019. Ci aspettiamo per i prossimi 5-6 anni trend negativo strutturale del settore, dovute anche alle complessità della transizione tecnologica. C’è anche un problema di competitività sui prezzi. Ci sono delle criticità significative in Italia, con sovracapacità produttiva del 30%, disomogeneità organizzative e sovradimensionamento".

image
image

Il ministero: "Comportamento scorretto"

“Quello dell’azienda è stato un comportamento che trovo assolutamente scorretto. Chiudere uno stabilimento di punto in bianco con una mail dà l’idea di guardare solo a logiche di profitto senza rispettare la dignità dei lavoratori e il rispetto delle relazioni industriali e della contrattazione italiana”, ha dichiarato il viceministro Todde al tavolo Gkn secondo quanto si apprende. E il ministero prende atto con amarezza che "nessuno sta considerando possibilità di ristrutturazione industriale che consideri o il ritiro della procedura di licenziamento o l'avvio di un percorso condiviso con i sindacati e il Mise per trovare le migliori soluzioni".

Migration

"Chiudiamo l'azienda, decisione irreversibile"

La decisione "presa all'unanimità dal Cda sulla chiusura del sito di Campi Bisenzio per impossibilità nel proseguire l'attività di impresa" è "una decisione irreversibile e irrevocabile ma siamo aperti al confronto con le organizzazioni sindacali come previsto dalla procedura". Così a quanto si apprende da fonti sindacali, Gkn al tavolo in prefettura di Firenze.

L'iniziativa de La Nazione per i lavoratori Gkn
L'iniziativa de La Nazione per i lavoratori Gkn

Cosa ha detto il ministero al tavolo

Ecco le parole del viceministro al Ministero dello Sviluppo Economico Alessandra Todde: "Questa vertenza per me è sostanziale, parla di oltre 400 lavoratori e famiglie, più l’indotto. Questa è un’attività produttiva che chiude in un momento di fragilità del Paese che sta uscendo dalla pandemia. Occorre uno sforzo e impegno comune tra politica, azienda e organizzazioni sindacali". 

Dirigenti Gkn in videoconferenza, non in presenza

Al tavolo sono presenti, insieme al viceministro Todde, al prefetto di Firenze Alessandra Guidi e ai rappresentanti dei sindacati, il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, il sindaco metropolitano di Firenze Dario Nardella, e il sindaco di Campi Bisenzio Emiliano Fossi. Con il presidente Giani ci sono anche l'assessore Alessandra Nardini e il consigliere per i temi del lavoro Fabiani. Per l'azienda partecipano in videoconferenza Andrea Ghezzi, amministratore delegato di Gkn Driveline Firenze, e il responsabile risorse umane Alex Aceti. Ecco chi è presente per i sindacati: per la Cgil Michele De Palma Fiom Nazionale, Daniele Calosi segretario generale Fiom Cgil Firenze, Paola Galgani segretario generale Cgil Firenze. Per la rsu fiom Gkn Dario Salvetti e Matteo Moretti.

Tavolo iniziato poco dopo le 14

Poco dopo le 14 è iniziato il tavolo di confronto con il ministero sulla situazione della Gkn. Ci sono, tra gli altri il sindaco di Campi Bisenzio ma non il presidente della Regione Eugenio Giani: al suo posto Valerio Fabiani, consigliere politico del presidente nell'ambito del lavoro. 

image
image

Applausi ai delegati Rsu

Tra fumogeni e cori, gli operai hanno applaudito i delegati Rsu che partecipano al tavolo in prefettura. Sono Matteo Moretti e Dario Salvetti. Gli operai sono pronti a far partire un corteo "se l'incontro con il ministero diventerà una farsa". Moretti ha incitato gli operai a non risparmiarsi con i cori "in modo che quelli del tavolo vi sentano". 

Nardella su Twitter: "Ritirare licenziamenti, ora norme nuove sull'automotive"

L'arrivo del ministro

La viceministra allo Sviluppo economico Alessandra Todde è arrivata in Prefettura a Firenze, dove si terrà il tavolo di crisi convocato dal Mise sulla vertenza della Gkn di Campi Bisenzio, la fabbrica di cui è stata annunciata la chiusura con il licenziamento collettivo dei 422 dipendenti. In attesa del tavolo con le parti sociali, con avvio fissato intorno alle 14, Todde ha incontrato la prefetta di Firenze Alessandra Guidi e il sindaco metropolitano Dario Nardella.

"Lo sciopero non diventi boomerang"

"Non trasformiamo lo sciopero di solidarietà ai lavoratori della Gkn in un boomerang per le imprese della città metropolitana fiorentina, già duramente provate dagli aggravi economici e competitivi della pandemia. Mi appello al senso di responsabilità delle organizzazioni sindacali di base e confederali, affinché mettano in atto una azione simbolica che non paralizzi il lavoro delle imprese". È quanto dichiara, in una nota, il presidente di Confindustria Firenze, Maurizio Bigazzi, che esprime le preoccupazioni delle aziende alla vigilia dello sciopero generale indetto per il prossimo 19 luglio.

image
image

Megafoni e striscioni

Un momento dunque chiave per la sorte delle 422 persone lasciate a casa con una email da un giorno all'altro. Loro sono in presidio proprio sotto la prefettura con megafoni, cori e striscioni a sottolineare la loro presenza. Ci sono gli operai e le loro famiglie che attendono di sapere la loro sorte. Dagli stipendi delle maestranze dipendono tanti figli e c'è un indotto che rischia di andare a gambe all'aria. 

Il presidio sotto la prefettura
Il presidio sotto la prefettura

L'obbiettivo del ministero

Il tavolo Gkn è stato convocato dalla viceministra al Mise Alessandra Todde. "Il nostro obiettivo primario è farli recedere dalla scelta di chiudere lo stabilimento e quindi aprire una trattativa per soluzioni che salvaguardino il perimetro occupazionale. Le ristrutturazioni sono lecite, le delocalizzazioni annunciate via mail sono inaccettabili. Ho convocato l`azienda e le istituzioni locali, Regione e comuni coinvolti e ho deciso di fare il tavolo direttamente a Firenze" ha dichiarato Todde.