Gkn, la solidarietà non si ferma: "Coraggio, siamo con voi"

Decine di messaggi da ogni parte d’Italia agli operai senza occupazione C’è chi chiede una raccolta fondi e chi invoca l’intervento del Governo

L'iniziativa de La Nazione per la Gkn

L'iniziativa de La Nazione per la Gkn

Firenze, 16 luglio 2021 - Ancora una valanga di messaggi dei nostri lettori in solidarietà con i 422 lavoratori della Gkn licenziati. Eccone alcuni arrivati in questi giorni in redazione

​Subito un crowfunding. Servono aiuti concreti

Non mi pare la prima volta che le aziende operano così. Credo che i messaggi di solidarietà siano poca cosa: non si mangia con le belle parole e non si pagano affitto o mutuo. Fate subito una campagna di crowdfunding e che la gente passi ai fatti. Doni! Ormai questo è un paese sudamericano.  Voglio esprimere la mia solidarietà e vicinanza a tutti i lavoratori e alle famiglie della Gkn. Trovo vergognoso, si potrebbero usare altri termini ancora più chiari. Giancarlo Meini, un piccolo impreditore della Versilia  

Anche io trattato come voi 

Cari colleghi e compagni, sono l’operaio sindacalista licenziato il 10 giugno, con una lettera disciplinare. Vi scrivo per dirvi che vi sono vicina e vi porto nel cuore. So benissimo quello che state provando e passando. Non è una situazione bella per nessuno di noi. Il problema vera è il nostro governo. Mediocre, cieco e piegato a servire imprenditori che pensano solo a fare profitto. Spero con tutta me stessa che questa situazione venga risolta con pugno fermo e carattere risoluto da coloro che ci dovrebbero tutelare e garantire. Cioè il nostro governo. Ed è per questo che, purtroppo, non vedo una immediata e favorevole soluzione. Spero e mi auguro di sbagliare. Io vi sono e vi sarò vicina. Lunedì sarò a Firenze a scioperare per voi, per me e per tutti noi lavoratori lasciati (dalle nostre rappresentanze governative) alla mercé del mercato e degli imprenditori delinquenti. Vi mando tanti saluti, tanti abbracci calorosi e pieni di Affetto. Tenute duro siamo tutti con voi. Cristina B.     

Sono sparite le tutele. Chi lavora non ne ha più

Esprimo tutta la mia solidarietà ai lavoratori di Gkn che si trovano a vivere questa situazione. Basta con questi soprusi, perché di questo di tratta. Che mondo è quello in cui i lavoratori vengono impunemente “scaricati” da un giorno all’altro. L’interesse economico ha oramai annientato ogni diritto. Agire perché questo non possa accadere ancora. Il nostro paese non può essere luogo di simili azioni. Governo se ci sei batti un colpo. Sono solidale con tutti i lavoratori che non saranno nè i primi nè gli ultimi. Purtroppo il mondo del lavoro oramai non ha quasi più tutele per i lavoratori e queste aziende di proprietà straniera non hanno nessun interesse a mantenere posti di lavoro in Italia ma vanno dove il costo è minore Il nostro governo dovrebbe tutelare tutto questo impedendo certe libertà in materia di diritto al lavoro Fulvia F.

Gli italiani si sveglino ora. Non solo con il calcio 

Tutta la nostra solidarietà ai lavoratori licenziati. Che possano risolvere in breve questa drammatica situazione. Comunque rimango delusa e meravigliata di come queste situazioni si ripetano anche fin troppo spesso, che il nostro Presidente del Consiglio continui a sperare che arrivino finanziatori dall’estero per risolvere i problemi delle nostre industrie ( ma a me sembra solo per depredare). Questi sono i risultati della politica neoliberista che predica libera circolazione di capitali merci e uomini, valori imprescindibili per questa europa che Europa non è. Speriamo che gli italiani si “sveglino” prima che sia troppo tardi e non sentano l’orgoglio di essere italiani solo quando dei calciatori vincono qualcosa Giuseppina B.  

Difendere il made in Italy. Così tuteliamo il Paese

Con questa mail esprimo tutta la mia solidarietà e vicinanza ai lavoratori della Gkn, ma anche tutta la mia rabbia per una vicenda che vede come sempre il nostro governo e il nostro Paese assenti. Si continua colpevolmente a lasciare le nostre industrie e in generale la nostra economia in mano a dei veri e propri speculatori che non hanno remore a farsi soldi sulla pelle della gente. Che il ministro Orlando convochi tavoli, che i sindacati si indignino, a questi non importa nulla e, come per la vicenda Embraco, se vogliono chiudere chiudono. La soluzione è semplice, basta che lo Stato faccia lo Stato e in questi casi sequestri tutto e impedisca lo smantellamento dei macchinari, si prenda in carico la fabbrica e faccia continuare la produzione, guidando i lavoratori in un azionariato come già successo in altre fabbriche. È ora di dire basta a questa economia selvaggia. Fabrizio Bergamasco   

Mobilitiamoci noi giovani. Possiamo fare la differenza

Accanto a me, seduti ai tavolini di un circoletto, due signori della vecchia guardia continuano ad inveire sopra una copia di giornale. Inneggiano contro il capitalismo, Draghi e l’Europa. Forse hanno ragione entrambi o forse nessuno. Possibile che sia sempre colpa degli altri?  Da quando ho letto del barbaro licenziamento degli operai di Gkn, sento un enorme disagio che si traduce in un pensiero martellante: “Forse avrei potuto fare di più, quando era il momento di agire”. Non sono nessuno, ho solo 26 anni. Però sento il peso di tutte quelle volte in cui ci sarebbe stato bisogno di combattere e invece ho preferito andarmene a fare un aperitivo. Quando la mia voce e soprattutto la mia rabbia avrebbero fatto la differenza. Oggi è tutto un compromesso e anche noi giovani accettiamo tutto passivamente. Questa volta però non possiamo voltarci dall’altra parte e non possiamo pretendere che siano gli “altri” a trovare una soluzione. Dobbiamo farlo noi, senza fermarci alla solidarietà che va bene ma che non basta. Questa è la lotta degli operai della Gkn ma anche di noi giovani precari. Forse insieme potremmo davvero fare la forza.  M.P.

Forza lavoratori. Ma dove è finito il Pd?

Ho letto lo striscione più fatti e meno passerelle. Condivido pienamente. I politici devono essere lungimiranti, annusare l’aria, prevedere e interventire. E a proposito il pd è sempre il partito dei lavoratori.  Giannino