Gkn, irruzione in Regione delle tute blu

Il Collettivo di Fabbrica: "Dopo le incredibili ambiguità e le manovre a cui abbiamo assistito al tavolo di ieri, siamo a chiedere conto alla Regione"

L'occupazione simbolica della Regione

L'occupazione simbolica della Regione

Campi Bisenzio, 1 settembre 2021 - I lavoratori Gkn di Campi, a sorpresa, irrompono in Regione. Questa mattina, una delegazione delle tute blu dello stabilimento di viale Fratelli Cervi, si è presentata negli uffici della Regione, con tanto di tamburi e striscioni. "Dopo le incredibili ambiguità e le manovre a cui abbiamo assistito al tavolo di ieri, siamo a chiedere conto alla Regione" fa sapere il Collettivo di Fabbrica - Lavoratori Gkn.

L'occupazione simbolica della Regione
L'occupazione simbolica della Regione

E aggiunge: "Da qui non ce ne andiamo fino a che non saremo ricevuti".

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Gli operai della fabbrica di Campi vogliono capire quale è veramente la posizione della Regione in questa vertenza visto che ieri, prima dell'incontro per l'avvio della fase amministrativa relativa alla procedura di licenziamento collettivo, erano trapelate indiscrezioni su possibili accordi tra le parti. In particolare era emerso che le "parti, azienda e sindacati, stanno lavorando ad una soluzione che ruota intorno alla cassa integrazione per cessazione, della durata di 6 mesi, come ponte verso la ricerca di un acquirente per la reindustrializzazione".

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Inoltre si era diffusa la notizia che sarebbero state messe in campo "tutte le risorse regionali possibili unite ad attività di formazione e riqualificazione professionale con il coinvolgimento di soggetti privati operanti nel settore del collocamento". Queste indiscrezioni sono state smentite subito da "fonti governative" e anche durante il tavolo Regione e sindacati hanno ribadito che prima di ogni trattativa occorre revocare i licenziamenti. Ma gli operai, evidentemente, vogliono ulteriori rassicurazioni e così stamani si sono recati in Regione. "Non ci ammaleremo della vostra paura, non ci perderemo nelle vostre manovre. Questa volta no. Per il nostro bene e per il bene di tutti. Noi insorgiamo" dichiara il Collettivo di Fabbrica.