Gkn di Campi Bisenzio, secondo giorno di lotta tra assemblee e solidarietà dei politici

Al presidio anche l'eurodeputata Simona Bonafè

Due operai della Gkn (Fotocronache Germogli)

Due operai della Gkn (Fotocronache Germogli)

Campi Bisenzio, 10 giugno 2021 - Alla Gkn di Campi Bisenzio continua il presidio permanente degli operai che, con una semplice mail, il 9 luglio, sono stati informati del licenziamento in blocco e della relativa chiusura dello stabilimento dove semiassi per case automobilistiche e in particolare per Fca, ma non solo. I 422 dipendenti sono ancora sotto choc e arrabbiati, ma decisi a non arrendersi. E dopo la prima notte trascorsa in azienda, il secondo giorno li vede stanchi ma battaglieri.

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"Stiamo valutando tutte le possibili azioni da intraprendere, varie tipologie di mobilitazioni e iniziative mediatiche per tenere alta l'attenzione - spiega Andrea Brunetti della Fiom Cgil - e ci stiamo anche organizzando a livello pratico per continuare il presidio permanente". Tra le iniziative odierne l'assemblea pubblica con l'associazione "Solidali". Allo stabilimento di viale Fratelli Cervi, per tutta la giornata, si sussegue un via vai continuo di persone, cittadini comuni, rappresentanti del mondo sociale e politico, che vogliono dimostrare in tutti i modi la loro solidarietà. E così, c'è chi porta le brioches per la colazione, chi i viveri, chi un saluto affettuoso.

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Il sindaco di Campi, Emiliano Fossi, e gli assessori, si stanno dando il turno per essere sempre presenti in azienda. "E' la battaglia di tutti" ricorda il primo cittadino che ha parlato con il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, che "ha dimostrato grande disponibilità e solidarietà ma la vicenda deve interessare anche il Ministero dello Sviluppo economico. Qui c'è un aspetto industriale che non può essere sottovalutato, questa azienda è un 'bene' non solo di Campi, o della Toscana, ma una realtà importante a livello italiano". Tra i vari politici che oggi sono passati in azienda, anche l'eurodeputata Simona Bonafè e l'assessore regionale Monia Monni. Inoltre, il presidente del Consiglio regionale, Antonio Mazzeo ha invitato i capigruppo di maggioranza e opposizione a stare al fianco dei lavoratori presentandosi ai cancelli della fabbrica.

Solidarietà anche da parte della Funzione Pubblica Cgil Toscana che si è messa a disposizione per supportare le iniziative di resistenza e lotta che verranno stabilite dalle assemblee delle lavoratrici e dei lavoratori, inclusi quelli dell’indotto. Inoltre ha proclamato a livello regionale, lo stato di agitazione per tutto il comparto pubblico in solidarietà con "la dismissione dell’ennesima realtà industriale della nostra regione" dichiara Bruno Pacini, segretario generale della Fp Cgil Toscana.