Giovani e legalità

Firenze, 24 ottobre 2022 -  "La mafia ha paura della scuola più della stessa giustizia". La frase del magistrato Antonio Caponnetto raccoglie il senso della giornata organizzata al Salone dei Cinquecento dal presidente della Fondazione Spadolini Nuova Antologia Cosimo Ceccuti e dall'assessore all'educazione Sara Funaro con oltre centottanta studenti di cinque istituti superiori fiorentini. Sono loro i veri protagonisti dell'incontro con la giornalista di Repubblica Federica Angeli, simbolo della lotta contro la malavita del litorale romano e dal 2013 sotto scorta per le sue inchieste e denunce contro i clan Spada, Fasciani e Triassi. I ragazzi dei licei Galileo, Dante, Michelangelo, Castelnuovo e dell'Educandato Santissima Annunziata hanno ricevuto dalle socie dei tre Inner Wheel Club dell'area fiorentina le copie del libro "Il gioco di Lollo", pubblicato dalla giornalista nel 2019 per raccontare la lunga esperienza sotto scorta attraverso gli occhi del figlio di otto anni Lorenzo e i cui proventi saranno destinati all'associazione antimafia Noi, presieduta da Maurizio Coluzzi, presente in sala. "La mia vita è cambiata quando ho scelto da che parte stare - ricorda Federica Angeli -. Ho scelto di denunciare quello che ho visto, e ne pago le conseguenze, ma non potevo abbassare lo sguardo e rinunciare alla libertà di pensare e ragionare. Da allora trentadue componenti dei clan sono stati arrestati e condannati, e i miei concittadini hanno rialzato la testa, vedendo che non mi sono mai spostata da Ostia e vivo ancora oggi a trecento passi dalle case dei boss". Una storia di determinazione, professionalità e coraggio sottolineata anche dagli interventi del questore Maurizio Auriemma e del viceprefetto Annalisa Oliva, che hanno ricordato quanto la legalità sia prima di tutto un sentimento culturale, da alimentare attraverso la responsabilità, la coerenza dei comportamenti e il rispetto delle regole. Un impegno sostenuto da tempo dal Comune di Firenze, che ha patrocinato l'incontro con la partecipazione della consigliera Mimma Dardano e dell'assessore Sara Funaro: "Sono diversi i progetti che portiamo avanti nelle scuole su questi temi attraverso il pacchetto di percorsi educativi 'Le chiavi della città" - sottolinea l'assessore Funaro - La testimonianza di Federica Angeli è un modello di coraggio, forza ed esempio e deve sollecitarci a non abbassare la guardia, ma a denunciare e tenere viva l'attenzione sul fenomeno". I giovani parteciperanno quest'estate ad un talent antimafia in una periferia romana portando in scena una performance di ballo, canto, recitazione e componimento scritto dedicata alla giornata di oggi.    Giulio Aronica

Cronaca

Firenze, 24 ottobre 2022 -&nbsp; "La mafia ha paura della scuola più della stessa giustizia". La frase del magistrato Antonio Caponnetto raccoglie il senso della giornata organizzata al Salone dei Cinquecento dal presidente della Fondazione Spadolini Nuova Antologia Cosimo Ceccuti e dall'assessore all'educazione Sara Funaro con oltre centottanta studenti di cinque istituti superiori fiorentini. Sono loro i veri protagonisti dell'incontro con la giornalista di Repubblica Federica Angeli, simbolo della lotta contro la malavita del litorale romano e dal 2013 sotto scorta per le sue inchieste e denunce contro i clan Spada, Fasciani e Triassi. 
I ragazzi dei licei Galileo, Dante, Michelangelo, Castelnuovo e dell'Educandato Santissima Annunziata hanno ricevuto dalle socie dei tre Inner Wheel Club dell'area fiorentina le copie del libro "Il gioco di Lollo", pubblicato dalla giornalista nel 2019 per raccontare la lunga esperienza sotto scorta attraverso gli occhi del figlio di otto anni Lorenzo e i cui proventi saranno destinati all'associazione antimafia Noi, presieduta da Maurizio Coluzzi, presente in sala. 
"La mia vita è cambiata quando ho scelto da che parte stare - ricorda Federica Angeli -. Ho scelto di denunciare quello che ho visto, e ne pago le conseguenze, ma non potevo abbassare lo sguardo e rinunciare alla libertà di pensare e ragionare. Da allora trentadue componenti dei clan sono stati arrestati e condannati, e i miei concittadini hanno rialzato la testa, vedendo che non mi sono mai spostata da Ostia e vivo ancora oggi a trecento passi dalle case dei boss". 
Una storia di determinazione, professionalità e coraggio sottolineata anche dagli interventi del questore Maurizio Auriemma e del viceprefetto Annalisa Oliva, che hanno ricordato quanto la legalità sia prima di tutto un sentimento culturale, da alimentare attraverso la responsabilità, la coerenza dei comportamenti e il rispetto delle regole. 
Un impegno sostenuto da tempo dal Comune di Firenze, che ha patrocinato l'incontro con la partecipazione della consigliera Mimma Dardano e dell'assessore Sara Funaro: "Sono diversi i progetti che portiamo avanti nelle scuole su questi temi attraverso il pacchetto di percorsi educativi 'Le chiavi della città" - sottolinea l'assessore Funaro - La testimonianza di Federica Angeli è un modello di coraggio, forza ed esempio e deve sollecitarci a non abbassare la guardia, ma a denunciare e tenere viva l'attenzione sul fenomeno". I giovani parteciperanno quest'estate ad un talent antimafia in una periferia romana portando in scena una performance di ballo, canto, recitazione e componimento scritto dedicata alla giornata di oggi.&nbsp; 
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Giulio Aronica 
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Giovani e legalità: quasi 200 studenti nel Salone dei Cinquecento

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