Giani si vaccina: "Sensazione di orgoglio"

Il governatore della Toscana: "Provo la sensazione di essere in mezzo alla gente, di fare qualcosa che tutta la popolazione fa"

Il governatore Eugenio Giani durante la vaccinazione

Il governatore Eugenio Giani durante la vaccinazione

Firenze, 12 giugno 2021 - «Provo la sensazione di essere in mezzo alla gente, di fare qualcosa che tutta la popolazione fa, e se vogliamo, è anche una sensazione di orgoglio». Lo ha detto il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani che questa mattina si è vaccinato al Mandela Forum, a Firenze. Giani ha ringraziato i «tre direttori delle Asl, che hanno costruito un sistema di hub pubblici» in grado di portare avanti la campagna vaccinale «grazie anche al personale e alla rete del volontariato. È come se un Paese, di fronte ad un'emergenza, si fosse stretto. Io oggi mi faccio il vaccino e faccio parte di questo grande sforzo che un giorno sarà visto come un grande merito del nostro Paese». Sulla possibilità di cambiare data e luogo per la somministrazione delle dosi, ha spiegato Giani, «ritengo che sia una scelta, quella di lavorare molto sul portale, che ci premia da un punto di vista di organizzazione. Altre Regioni hanno puntato molto sugli open day, noi abbiamo cercato di razionalizzare, anzi di perfezionare a poco a poco il portale». 

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Giani: "Non preoccupa soluzione fisiologica a 6 utenti"

«Sinceramente non sono preoccupato perché dal punto di vista della salute non comporta nulla avere una soluzione fisiologica». Lo ha detto il presidente della Regione Eugenio Giani rispondendo a chi gli chiedeva se fosse preoccupato del caso del centro vaccinale San Biagio di Pistoia dove ieri sei persone hanno ricevuto, invece che la dose di vaccino antiCovid, l'inoculazione di soluzione fisiologica. L'errore, ha già spiegato ieri la Asl, è stato scoperto quando i sanitari si sono accorti di aver utilizzato una fiala in meno rispetto a quelle che sarebbero state necessarie per vaccinare le persone fino a quel momento registrate nel box, in tutto 36. «È evidente - ha precisato Giani - che su 2,5 milioni di dosi qualcuno può magari non fare la procedura corretta: in questo caso», a Pistoia, «non ha effetto sulla salute».