Maxi frode fiscale a Terni: sequestrati sette milioni di euro

La Finanza scoperchia operazione illecita di una società operante nei servizi alle imprese. Scatta la denuncia per dichiarazione fraudolenta, indebita compensazione di crediti inesistenti, falsi contabili

Indagine della Finanza

Indagine della Finanza

Terni, 6 maggio, 2022 -  Una frode fiscale da 7 milioni di euro, messa in atto attraverso la compensazione di fittizi crediti Iva e per la ricerca e lo sviluppo relativi ad acquisti contabilizzati ma mai realizzati effettivamente.

E' quanto emergerebbe dall'indagine condotta dalla Guardia di finanza di Terni nei confronti di un'azienda di Terni. Due le persone indagate che, secondo gli investigatori, alternandosi alla guida di un'impresa specializzata nei servizi presso terzi, avrebbero messo a regime un articolato sistema fraudolento che, nel tempo, avrebbe causato almeno 7 milioni di euro di danno all'Erario. Somma equivalente per la quale la Procura della Repubblica di Terni ha chiesto e ottenuto dal Gip il sequestro di beni e conti correnti riconducibili ai due indagati.

La societa', inoltre, e' stata segnalata all'Agenzia delle Entrate con l'intento di bloccare ulteriori eventuali richieste di compensazioni di credito d'imposta. Secondo quanto emerso dalle indagini, una volta creati in modo illecito i crediti d'imposta, attraverso il cassetto fiscale dell'azienda, i titolari avrebbero proceduto al pagamento di imposte e dei contributi previdenziali e assistenziali dei dipendenti, formalmente dell'azienda, ma in realta' impiegati in altre societa' con contratti di prestazione d'opera. In questo modo veniva procurato un danno economico tanto all'Erario quanto agli enti previdenziali e ai lavoratori stessi. Per sfuggire ai controlli, e' emerso ancora, la societa' avrebbe cambiato frequentemente la sede legale tra Milano, Roma e Salerno, pur mantenendo a Terni il fulcro dell'attivita'. Gli illeciti sarebbero riconducibili al periodo