Ucciso dal treno a ventitrè anni. Tragico destino per un ufficiale

Il giovane frequentava l’Accademia Navale, aperta un’inchiesta per chiarire le cause: si ipotizza un incidente

Affidate alla Polfer le indagini sulla morte del giovane ufficiale dell’Accademia Navale

Affidate alla Polfer le indagini sulla morte del giovane ufficiale dell’Accademia Navale

Livorno, 20 dicembre 2021 - Era ancora buio ieri mattina quando Francesco Tomassi, 23 anni, ufficiale di marina all’Accademia Navale, ha attraversato i binari della ferrovia tra via Mondolfi e il residence Marilia ed è morto travolto da un treno. Il macchinista quando se lo è visto davanti, ha tentato disperatamente di evitarlo azionando il freno rapido di emergenza, ma non ce l’ha fatta. Sul luogo della tragedia i soccorritori della Misericordia e gli agenti della Polfer. Saranno loro, su delega della Procura, a indagare per capire le cause di questa morte.

La circolazione ferroviaria tra Livorno e Campiglia prima è stata interrotta, poi ripristinata a senso unico alternato su un binario. Solo alle 9 è tornata alla normalità. Sulla salma del giovane ufficiale di marina, trasferita alla camera mortuaria del cimitero comunale della Cigna, sarà eseguita l’autopsia. In Procura, per consentire questo e forse altri accertamenti, è stato aperto un fascicolo.

L’ipotesi più accreditata sarebbe la morte accidentale. Tomassi aveva tanti amici, si era bene integrato a Livorno dove viveva da anni. Chi lo conosceva lo descrive come "solare, generoso, senza grilli per la testa". Era originario di Acquino in provincia di Frosinone. "Era arrivato in fondo ai cinque anni di Accademia - hanno ricordato i compagni di corso - e aveva manifestato la volontà di lavorare nel Corpo delle Capitanerie".

Il padre, la madre e la sorella avvertiti della morte di Francesco, hanno raggiunto nella giornata di ieri Livorno. Altri amici hanno raccontato che "venerdì sera Francesco aveva incontrato un paio di ragazze nel quartiere della movida, la Venezia, ed erano usciti insieme. Sabato sera poi dopo cena era andato in discoteca. Avevano fatto tardi e al rientro si erano diretti ad Antignano. Poi da solo sarebbe andato a fare due passi e tornando indietro ha attraversato la ferrovia". Ma lì si è compiuto il suo tragico destino.