Il Rinascimento della pietra serena: "Nardella la riutilizzi per Firenze"

Appello del sindaco di Firenzuola al collega del capoluogo: "Provi il nostro materiale nelle strade del centro"

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FIRENZUOLA, 9 giugno 2021 -  Firenze e Firenzuola. Legati nel nome, e nell’atto stesso di fondazione. Ma legati anche da una pietra, la pietra serena, estratta e lavorata nelle cave dell’Appennino mugellano, e usata, fin dal Rinascimento, per abbellire piazze e palazzi della città. Un settore, quello della pietra serena firenzuolina, che insieme al comparto agricolo, per il paese è stato ed è fondamentale. Ma per un decennio ha vissuto una crisi fortissima, con tante aziende costrette a fermarsi, e con molti fallimenti. Ora però si è ripartiti. E per questo l’assessore alle attività produttive Francesco Guidarelli lancia un appello al sindaco di Firenze Dario Nardella: "Venga a visitare il nostro comparto produttivo - dice -. Negli ultimi tempi il Comune di Firenze ha ripreso a utilizzare la pietra ma solo per i marciapiedi. Vorrei invece proporre al sindaco di provare a usare il nostro materiale anche sulle strade del centro".  

«E mi permetto di ricordargli – prosegue poi – quello che si legge nella biografia di Steve Jobs, fondatore della Apple. Lui scelse la pietra serena di Firenzuola per pavimentare i propri store perché camminando sui marciapiedi fiorentini rimase colpito da questo materiale e pensò che visto come resisteva da cosi tanto tempo sui marciapiedi, poteva essere idonea anche per i propri negozi". Più di recente della pietra firenzuolina si è innamorato lo stilista Stefano Ricci, che l’ha voluta nei suoi negozi. Non solo: pochi mesi fa due grandi rosoni in pietra serena, scolpiti a Firenzuola sono andati a sostituire quelli deteriorati nella chiesa fiorentina di Santa Maria Novella.  

E la pietra serena sta rendendo più belli tanti luoghi di Firenze come la nuova piazza dell’Isolotto ed i marciapiedi di lungarno Acciaiuoli, via Panicale, via Taddea, via del Proconsolo, via Pellicceria, via De Pescioni, via Spaventa , via de Cerretani. Per non parlare di luoghi a noi più vicini, come le piazze di Barberino e di Dicomano. "Il fatturato annuo -nota Marco Sozzi, presidente del Copser, il consorzio che comprende Pietra Serena Group, Casone Group, Spoglianti, Calamini, Casone Litotech, Comad, RIMM, La Borghigiana, Pietra serena Conti e Raspanti - ha raggiunto circa 22 milioni di euro. In pratica, siamo praticamente tornati ai livelli precedenti la crisi del 2008. Il fatturato, almeno per quanto riguarda le aziende aderenti al Copser, e quindi quasi il 90% del giro d’affari annuo, è realizzato per il 64% sui mercati internazionali e per il 36% sul mercato interno. E complessivamente il comparto occupa circa 150 persone. Alcune aziende scontano ancora gli effetti della crisi ma molte cose sono cambiate e una prospettiva positiva è ben visibile".