Firenze, tre caprioli si rifugiano nell’area ex Ginori di Sesto Fiorentino

L’intervento della Polizia provinciale della Metrocittà di Firenze ha visto impiegate 40 persone per diverse ore nell’area di sette ettari: i caprioli sono stati catturati e liberati nel Parco di Villa Demidoff

Capriolo (immagine di repertorio)

Capriolo (immagine di repertorio)

Firenze, 2 marzo 2021 - Gli animali vanno sempre più all’avventura nella città in lockdown. Nel corso di questi mesi abbiamo infatti assistito a molte specie diverse invadere spazi in pieno centro come in periferia della città. E le immagini e i video degli animali che invadono Firenze hanno fatto ovviamente furore sui social. Ma se Firenze è stata spesso meta delle scorribande di vari animali, questa volta gli ospiti in questione sono risultati più teneri che mai. Dal momento che si trattava di tre caprioli.

E la loro presenza, com’è naturale, non è passata certo inosservata. Ci sono volute ben quaranta persone per catturarli nell'area ex Ginori di Sesto Fiorentino, proprio dove i cittadini avevano segnalato la loro presenza. È successo ieri, primo marzo. Ed è stato a tutti gli effetti un lunedì davvero particolare quello vissuto dagli uomini guidati dal Comandante Roberto Galeotti. Sono stati impegnati infatti nel’operazione che ha riguardato l'area dell’ex Ginori di Sesto Fiorentino, per tutta la mattina, gli agenti della Polizia Provinciale della Città Metropolitana di Firenze. L’intervento aveva un obiettivo ben preciso: catturare i tre caprioli per poi reintrodurli in un habitat a loro più congeniale. L'operazione è iniziata alle 7 di mattina ed è durata fino all'ora di pranzo e ha visto impegnate circa 40 persone tra Polizia provinciale della Città Metropolitana, Polizia Municipale del Comune di Sesto Fiorentino, personale della Questura, della Regione Toscana e guardie volontarie. All’inizio non era ben chiaro, secondo quanto riferito dai cittadini, di quanti caprioli erano davvero in circolazione. Così gli agenti sono stati impegnati nel tentativo di catturare alcuni esemplari in un’area molto ampia, di ben sette ettari. Alla fine sono stati scovati tre caprioli che sono stati poi liberati nel Parco Mediceo di Pratolino. E non poteva esserci casa migliore per accogliere questi animali, dal momento che il Parco Mediceo di Pratolino è un’oasi di protezione, un’area destinata al rifugio, alla riproduzione ed alla sosta degli animali selvatici in cui sono vietate la caccia ed ogni forma di disturbo e di nocumento della fauna. L’alternanza di boschi e prati e la ricchezza di acqua, fanno sì che si vengano a creare ambienti adatti a specie animali differenti. Il parco è infatti popolato da numerosi mammiferi, uccelli, rettili, anfibi che vivono e si aggirano indisturbati, soprattutto al di fuori delle aree visitabili. Ed è proprio quest’oasi naturale che sarà la casa di questi tre caprioli.

 

Maurizio Costanzo