Tampone negativo e subito liberi? C’è chi dice boh

I dubbi interpretativi dell’ordinanz a regionale. Le categorie chiedono maggiore chiarezza

Code per tamponi in viale Guidoni

Code per tamponi in viale Guidoni

Firenze, 12 gennaio 2022 -  "Se dopo 24 ore dall’esito negativo del tampone la Asl non ha comunicato la fine dell’isolamento, il referto positivo iniziale e quello negativo finale sostituiscono il provvedimento". L’ordinanza emanata dal presidente della Regione Toscana Eugenio Giani sancisce, in sostanza, che il tampone negativo basta per essere liberi. Eppure, già ieri, molti hanno verificato che non è affatto così. O che, quantomeno, la situazione è a macchia di leopardo.

C’è chi è stato respinto all’ingresso a scuola dove è stata richiesta la certificazione Asl di fine isolamento, chi a prendere un caffè, chi sul posto di lavoro, chi sull’autobus (serve il ‘green pass’ attivo sia per gli autisti sia per i passeggeri). Una posizione netta l’ha presa ieri la Cna fiorentina. "La fine dell’isolamento senza certificazione della Asl? Bene, ma di fatto permette solo di fare passeggiate o poco più, senza neppure poter prendere un caffè al bar – ha commentato Fabrizio Cecconi, direttore generale di Cna Firenze -. Per il rientro a lavoro serve il Green pass, ma i forti ritardi nella riattivazione di quelli sospesi stanno mettendo in difficoltà il sistema economico-produttivo". La Cna segnala anche che spesso ai positivi viene notificato dalle Asl il provvedimento di isolamento con fortissimo ritardo, a volte quando sono ormai guariti e che, ragionevolmente, si troveranno a stretto giro il ‘green pass’ sospeso.

Non mancano poi "imprese con un terzo della forza lavoro bloccata per mancata riattivazione della certificazione verde". "Comprendiamo che il sistema sanitario sia stato chiamato a un compito difficile – conclude Cecconi - ma è evidente che il sistema non ha retto alla prova. Occorrono nuove soluzioni a livello regionale (Asl) e centrale (Ministero)".

"Il provvedimento del Governatore Giani va sicuramente nelle direzione auspicata di una generale semplificazione per il ritorno alla vita attiva nel post Covid – spiega Lapo Cantini di Confesercenti Firenze - ma senza un dovuto allineamento rispetto alla norma nazionale dello stop al green pass diventa difficile ipotizzare il rientro al lavoro come l’accesso alle attività di somministrazione bar e ristoranti. Si tratta di due normative di diversa emanazione, nazionale e regionale: urge un chiarimento". «Stiamo valutando come fare per i dipendenti con Green pass disattivato per positività ma già con tampone negativo – spiega Aldo Cursano, presidente di Confcommercio Toscana – ma di certo non possiamo fare entrare i clienti nei nostri locali senza Green pass rafforzato valido. Già oggi (ieri ndr) si sono presentati alcuni cittadini mostrando i risultati del tampone, ma siamo stati costretti a mandarli via".

Della stessa idea anche il presidente di Confartigianto Imprese Firenze, Alessandro Sorani. "Per lavorare serve assolutamente il Green pass valido – spiega – e al momento nessuna azienda può prendersi la responsabilità di fare diversamente". Un ultimo problema (ma non da poco) riguarda chi deve muoversi fuori regione o verso l’estero, visto che l’ordinanza è comunque solo toscana. "Come si può essere liberi dopo 24 ore con tampone negativo se viene attivato nuovamente il Green pass? – ci scrive un lettore -. Come si prenota un volo internazionale senza il Green pass valido? Quello di mia figlia è bloccato dal 24 dicembre e dal 3 gennaio ha tampone negativo... Ho scritto nell’oggetto di questa mail ‘beffa’ con il punto interrogativo ma mi verrebbe quasi spontaneo toglierlo".