"Traditi dal Comune, la ztl estiva ci uccide". Nardella replica: "Stop anarchia"

Gestori e centrodestra attaccano: "Colpo di grazia definitivo alle attività del centro storico". Il sindaco: "Solo un ritorno alla normalità"

Locali

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FIRENZE, 16 giugno 2021 -  «Questa Ztl estiva è l’ennesimo colpo di grazia, una condanna a morte per i nostri locali già messi a dura prova dalla concessione di spazi all’aperto ovunque in città". E’ una furia Aldo Cursano, presidente Confcommercio Firenze che respinge con forza l’idea di un nuovo provvedimento di chiusura. Intanto, dopo la visita del ministro degli interni Lamorgese e la presentazione del piano "movida sostenibile" che include la Ztl estiva (giovedì, venerdì, sabato dalle 23 alle 3) gli assessori Federico Gianassi e Stefano Giorgetti hanno raccolto la richiesta delle categorie di un confronto. Durante la call, alla quale hanno partecipato Santino Cannamela e Lapo Cantini per Confesercenti, Aldo Cursano e Stefano Guerri per Confcommercio, Luca Tonini per Cna e Jacopo Ferretti per Confartigianato, le associazioni hanno chiesto di recuperare un corretto metodo di confronto su tutte le misure destinate ad incidere sull’accessibilità al centro. Esigenze accolte da Gianassi e Giorgetti i quali, prima dell’approvazione dei provvedimenti, porteranno in giunta quanto espresso. "Siamo soddisfatti che sia ripartito il confronto che porti a un piano che riqualifichi l’area Unesco, noi come sempre daremo il nostro contributo" sottolinea Santino Cannamela, presidente Confesercenti Firenze. Luca Tonini, presidente Cha Firenze, va giù duro: "È questa l’iniezione di ossigeno per la ripartenza? Siamo delusi, non ce l’aspettavamo". Per Jacopo Ferretti , segretario generale Confartigianato Firenze, "la Ztl non è la causa della situazione drammatica che sta attraversando il centro". "Strade e piazze sono vuote principalmente per la pandemia e la conseguente assenza di turisti – dice – La Ztl annunciata sarebbe comunque in una forma limitata, una misura di controllo".  

"Dopo che a Firenze hanno chiuso 700 imprese - aggiunge Raffaele Madeo, vice presidente Tni-Tutela Nazionale Imprese - si chiude nuovamente il centro e si spostano le persone fuori, in pochi concentrati punti di aggregazione. Per questo lancio un appello a tutti: dobbiamo essere uniti. Da parte nostra, abbiamo già pronto un progetto alternativo alla chiusura". Sul fronte anche i gruppi di opposizione. "Dal 21 giugno sarà abolito il coprifuoco in tutta Italia ma a Firenze tornerà ogni fine settimana d’estate. Per i non residenti il centro sarà off-limits e, guarda caso, gli unici parcheggi utilizzabili saranno solo quelli gestiti dalla partecipata del Comune. La decisione va tutta a vantaggio dei comuni limitrofi e di Firenze Parcheggi" attaccano Francesco Torselli, capogruppo Fratelli d’Italia in consiglio regionale, e Jacopo Cellai, consigliere comunale FdI. Marco Stella , capogruppo di Forza Italia in consiglio regionale, ha raccolto nel giro di 24 ore 300 firme per dire no alla Ztl estiva. "Il sindaco Nardella - conclude Stella - si è rimangiato la parola data poche settimane fa, quando aveva promesso che nel 2021 non avrebbe istituito la ztl notturna per venire incontro alle esigenze di chi ha un’attività in centro, per aiutare l’economia a ripartire". Ma Nardella risponde colpo su colpo. Per il sindaco a nuova Ztl notturna estiva è "molto più blanda rispetto all’estate pre-Covid". "Lo avevamo detto – dice il primo cittadino – che una volta finita l’emergenza avremmo ripristinato le regole che da anni ci sono a Firenze, quindi non è una novità. Abbiamo messo tante sedie e tavolini nel centro occupando tanto suolo pubblico, poi non possiamo lasciare che la mobilità delle auto sia libera e anarchica". Secondo Nardella, "lo sforzo che stiamo facendo per aiutare gli operatori nella nostra città è sotto gli occhi di tutti, a cominciare dalle più di mille autorizzazioni per mettere sedie e tavolini sul suolo pubblico in modo gratuito, oltre agli eventi culturali estivi. Però noi dobbiamo anche lentamente recuperare una gestione normale della città, e questo significa anche che la voglia di divertirsi, che è legittima, la voglia di tornare in piazza dopo l’emergenza del Covid".