Mariam finalmente a casa aspetta il babbo: "Mio marito ancora ricoverato e gravissimo"

Simonetta Filippini: "Enzo è molto debilitato: occorrerebbe utilizzare il plasma iperimmune anche se non rientra nei protocolli sanitari"

Famiglia India Mariam

Famiglia India Mariam

FIRENZE, 25 maggio 2021 -  Sedici giorni dopo il ricovero a Careggi il quadro clinico di Simonetta Filippini e del marito Enzo Galli si è invertito: lei è a casa, a Campi Bisenzio, per le cure domiciliari, insieme alla piccola Mariam Gemma mentre Enzo si è aggravato ed è sempre in terapia subintensiva. L’uomo, 42 anni, respira con la piena funzionalità di un solo polmone e il quadro generale non è buono. La pace e la tranquillità sono ancora lontane per la famiglia Galli, reduce da un travagliato viaggio in India: partiti per adottare una bambina, sono rimasti bloccati per la positività di Simonetta il 28 aprile scorso e solo dopo l’attivazione di una raccolta fondi lampo (grazie al contributo di parenti, amici, parrocchie e cittadini di tante zone d’Italia e dell’estero) è stato possibile pagare un volo sanitario privato per riportarli in Italia. Era la sera dell’8 maggio quando l’aereo di Volitalia atterrò a Pisa: Simonetta fu trasferita a malattie infettive, Mariam al Meyer ed Enzo in subintensiva. "Mariam è risultata positiva nei giorni seguenti con l’esame delle feci – racconta Simonetta – ma non ha bisogno di cure particolari e quindi abbiamo potuto lasciare entrambe gli ospedali e siamo chiuse in casa in attesa della negativizzazione. Io sono ancora positiva ad alta carica. Per Mariam ho visto un grande miglioramento: si è ambientata ma chiede ‘dov’è il babbo?’, perché dopo una settimana trascorsa sola con lui in hotel, l’ha visto sparire e per lei sono abbandoni ripetuti. Sono molto preoccupata per la salute di Enzo: i sanitari lo stanno seguendo con grande attenzione ma la situazione è grave".

Enzo , infatti, aveva contratto il Covid come Simonetta ma per la paura che il suo ricovero comportasse il ritorno di Mariam in orfanotrofio ha resistito il più possibile e sottovalutato i sintomi: "Io avevo alcune medicine – aggiunge Simonetta – e ho potuto prenderle in ospedale a New Delhi, Enzo si è trascurato, attribuiva la tosse al climatizzatore della camera e ha preso i farmaci solo l’ultimo giorno. E’ molto debilitato e perde forza ogni giorno che passa. Il dottor Pieralli è d’accordo nel tentare l’utilizzo del plasma iperimmune e confido che l’azienda ospedaliera faccia quanto prima la richiesta per attuare questa cura. Lo so che non fa parte del protocollo sanitario ma dobbiamo provarle tutte".

All’ospedale di Pavia hanno dato la disponibilità per fornire questo plasma. L’equipe del dottor Filippo Pieralli, direttore della medicina interna ad alta complessità, sta cercando di "sbloccare" i polmoni di Enzo affinché riprenda in modo autonomo la respirazione. Sin dal ricovero Enzo ha avuto necessità dell’ossigeno e di alimentazione con sondino quindi il fisico si è indebolito. I genitori di Simonetta provvedono alla spesa quotidiana e alle sue necessità, sempre a debita distanza e Mariam non ha potuto ancora calpestare i prati dei parchi pubblici di Campi ma osserva il mondo dalla finestra, insieme alla mamma, nell’attesa che torni il babbo. I gruppi di preghiera di cui i coniugi Galli sono animatori non li hanno mai abbandonati e il ritorno di Simonetta e della bambina era già apparso come una grazia di Dio. E così nelle chiese si continua a pregare per Enzo. "Ringrazio – conclude Simonetta – il dottor Pieralli e tutti i medici e infermieri che si stanno prendendo cura di Enzo e di tutti i malati di Covid. Spero e prego che possa tornare a casa".