Gkn, oggi il confronto al ministero. Nuova legge, appello degli operai

I lavoratori chiedono ai membri della commissione bilancio di dire sì all’emendamento anti delocalizzazioni Lo hanno scritt o insieme ai giuristi solidali: "Stop a comportamenti predatori da parte delle multinazionali"

Il senatore Matteo Mantero (Potere al Popolo), firmatario dell’emendamento anti-delocalizz

Il senatore Matteo Mantero (Potere al Popolo), firmatario dell’emendamento anti-delocalizz

Firenze, 15 dicembre 2021 - «Serve il tuo aiuto perché l’emendamento Mantero diventi legge. Invia anche tu una lettera ai membri della commissione bilancio. Mentre chi potrebbe fare qualcosa, da Letta a Conte, da Orlando a Todde, tweettano, noi possiamo ottenere un risultato concreto, aiutaci a farlo". Alla vigilia del tavolo istituzionale convocato per oggi alle 16 al Ministero dello sviluppo economico, i lavoratori della Gkn lanciano un appello per far approvare la legge anti delocalizzazioni da loro scritta insieme ai giuristi solidali. Dalla pagina facebook del Collettivo di Fabbrica è partito il ‘mailbombing’, vale a dire un ‘attacco informatico’ per intasare le caselle di posta elettronica ai membri della quinta commissione ‘Bilancio’ del Senato della Repubblica affinché sostengano l’emendamento numero 85.0.11 presentato da Matteo Mantero, che prevede "la possibilità di salvaguardare livelli occupazionali e tessuto industriale del nostro Paese di fronte ai casi di comportamenti predatori da parte delle multinazionali che hanno siti in Italia". La discussione di tale emendamento è prevista in questi giorni (già oggi o al massimo venerdì) e nel caso fosse approvato, entro la fine dell’anno ci sarebbe una "legge per frenare chiusure ingiustificate e delocalizzazioni". "No alle delocalizzazioni, votate l’emendamento Mantero" è anche l’appello redatto dalla "Società della Cura" che in poche ore ha raggiunto oltre 120 sottoscrizioni: "Come esponenti di organizzazioni, associazioni, reti sociali e realtà della società civile abbiamo assistito a espressioni di solidarietà e di sostegno per la vertenza Gkn e per tutte le altre crisi industriali in atto e di ferma condanna per i crescenti fenomeni di delocalizzazione da parte di tutte le forze politiche. Crediamo che, a questo punto, sia venuto il momento di fare scelte chiare". Tra l’incontro istituzionale di oggi al Ministero e lo sciopero generale di domani a Roma (a cui le tute blu aderiscono in massa), gli operai continuano a ridisegnare il futuro della fabbrica. Ieri hanno illustrato la loro idea di Polo pubblico della mobilità sostenibile alla II Commissione del Comune di Firenze. Già oggi al Mise l’advisor Francesco Borgomeo potrebbe presentarsi come nuovo proprietario, con la definitiva uscita di scena di Gkn Driveline Firenze (di proprietà del fondo finanziario inglese Melrose).