"I fiorentini sono stabili, ma troppi airbnb" I dati demografici: "Gli stessi dal 2007"

Il c onsigliere speciale per la statistica: " Le nascite del 2020 sono le più basse degli ultimi venti anni. Peggio solo a fine anni ’90"

Conti

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FIRENZE, 11 giugno 2021 -  Sbagliato pensare che sia stata l’invasione dei milioni di turisti che si sono moltiplicati negli ultimi anni a svuotare il centro storico. Lo dicono i dati demografici del consigliere speciale per la statistica Enrico Conti. Dal 2007 la popolazione fiorentina è rimasta pressochè la stessa. Vuol dire che Il centro storico ha cominciato la sua progressiva trasformazione in Disney del Rinascimento a partire dagli anni ’80.  

Nessuna recente fuga dal centro, quindi?

"E’ una lettura che non condivido. Il dato più recente dell’Istat (al 1° gennaio 2021) è di 359.675 residenti è un dato di censimento che, correttamente, va confrontato con il censimento del 2011. E su questa base il confronto decennale restituisce un aumento di mille residenti. Negli ultimi venti anni non c’è stata alcuna grande fuga".  

E l’emorragia verso i comuni vicini?

"A Firenze si è attenuata dal 2007, fino a quasi scomparire, negli anni successivi. Siamo sostanzialmente in una situazione di stabilità. E la natalità nei prossimi anni non è destinata a crescere. Perché le donne oggi in età fertile sono molte meno di quelle degli anni precedenti".  

Da dove ripartire allora?

"Giusto che l’amministrazione si preoccupi di mettere dei paletti".  

Al progressivo moltiplicarsi degli airbnb?

"Sì, perché se da un lato rispetto agli affitti fatti agli studenti, le ristrutturazioni per gli appartamenti da inserire nella piattaforma airbnb hanno attivato molti investimenti, dall’altro oltre una certa soglia hanno imposto un costo alla città, degli effetti negativi".  

Servono provvedimenti drastici?

"Anche bloccare le licenze in alcune microzone della città. Va fatto in modo chirurgico per distribuire la rendita anche in altre zone della città, in modo da renderle attrattive. Firenze fuori dal centro storico è molto interessante e dovrebbe essere valorizzata molto di più proprio per decongestionare il centro storico".  

Anche ora che i turisti non ci sono?

"I turisti sono scomparsi per oltre il 70 per cento e questo è un problema. Ciò non toglie che in alcune microaree abbiamo toccato con mano, consegnando le mascherine durante il primo lockdown, che i residenti non c’erano".  

Bisogna cambiare rotta.

"Infatti l’amministrazione sta già puntando sulle residenze per i giovani, a riportare funzioni produttive di pregio in centro. Per attirare nuovi residenti in centro dobbiamo far sì che ci siano servizi, dalla connettività, alla mobilità, fino agli ascensori. E poi il tessuto di scuole, di università italiane e per stranieri, penso alla scuola di formazione di governo europeo, ma anche al museo della lingua italiana, alla grande ristrutturazione di Sant’Orsola, alla casa di eccellenze artigiane a Santa Maria Novella. Una strategia a tutto tondo che ha bisogno di impegno e continuità, ma è che è già orientata alla riqualificazione del nostro modello di crescita".