Imbrattamenti? 18 ore al giorno per toglierli

Monumenti e arredi urbani nel mirino, la crociata dell’assessore Bettini: "Dobbiamo lavorare anche sul senso civico dei cittadini"

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Firenze, 22 dicembre 2021 - Ogni giorno a Firenze vengono impiegate 18 ore di lavoro umano esclusivamente per pulire cestini e contenitori vandalizzati con l’ausilio di due automezzi per un totale di 3480 ore di lavoro all’anno e 250 barattoli di vernice per effettuare tre passaggi su ogni contenitore da ripristinare. E’ solo una delle armi contro gli imbrattamuri di professione che utilizzano ogni angolo utile per marcare il territorio. Dopo la scritta vandalica lasciata su Palazzo Strozzi, ‘Jeff Koons marry me’ cioè ‘Jeff Koons sposami’, vergata per una ventina metri e con vernice bianca a tempera ad acqua sul bugnato di due facciate, la città si stringe attorno ai suoi luoghi storici. Sono tanti i commenti di condanna arrivati alla nostra redazione. La vicesindaca Alessia Bettini, con delega al decoro, ribadisce: "Siamo impegnati da tempo per contrastare il fenomeno delle scritte vandaliche. Sono atti molto gravi che deturpano la nostra città e il suo straordinario patrimonio. Gli atti vandalici riguardano monumenti ma anche arredi urbani e altri oggetti su cui, sia chiaro, l’attenzione e il rispetto deve essere parimenti altissimo. Palazzo Vecchio è sempre in campo per il decoro: Alia tra le altre cose è impegnata nella rimozione di tag e scritte dai cestini". Da settembre è anche attivo un progetto di Global service di ripulitura e rifacimento di cartelli ma anche specchi parabolici, delineatori di ostacolo, targhe in marmo, qualsiasi tipo di elemento di segnaletica verticale così come i loro supporti, e poi parapedonali e dissuasori di sosta come paletti, chiodi fiorentini danneggiati, imbrattati o coperti da adesivi o scarabocchi che ne impediscono una corretta visuale. Sono già oltre 450 gli interventi realizzati all’interno di questo progetto. "Abbiamo un alleato fondamentale che è la cittadinanza attiva. Collaboriamo proficuamente con gli Angeli del Bello – prosegue Bettini -. Ogni ente o realtà deve fare il massimo per la cura dei propri beni ma è anche importante che ognuno nel suo piccolo sia ‘cittadino attivo’ e si impegni a tutelare il luogo in cui vive". "Se da una parte è fondamentale – aggiunge l’assessore –individuare i responsabili di questi atti di inciviltà e avere il massimo rigore, dall’altra non dobbiamo dimenticare l’importanza di lavorare sul senso civico delle persone, sull’educazione al rispetto dei beni comuni". In 10 anni di attività, la Fondazione Angeli del Bello è intervenuta su 450mila metri quadri di muri ripristinati, 4mila km di strade, utilizzando 55mila litri di vernice, 3.400 litri di solventi, 5mila di smalti, 2.500 pennelli e 1.200 metri di carta a vetro. Ogni anno vengono dedicate più di 14mila ore a Firenze ed al decoro cittadino, un impegno paragonabile a un’azienda che interviene sul territorio con 17 addetti.