Fiorentina doppia sfida: alla Lazio e alla paura

Fra i biancocelesti tante assenze e tensioni nello spogliatoio. Viola concentrati contro le squadre più forti

Il capitano viola German Pezzella (Germogli)

Il capitano viola German Pezzella (Germogli)

Firenze, 6 gennaio 2021 - Dopo l’inchiodata contro il Bologna, zero tiri in porta, la Fiorentina si prepara a un nuovo seminario calcistico che la costringerà a restare sul pezzo dal primo all’ultimo minuto, un’allerta permanente che potrebbe esaltare chi ha bisogno di stimoli giganti per rendere al meglio. Non è un gran complimento per un gruppo che _ evidentemente _ ancora non non riesce a essere tale quando la tensione aiuta a fare muro e a giocare con ordine, ma questo passa il convento viola e il terz’ultimo posto è tornato abbastanza vicino, quattro punti più sotto.

Perciò, volendo considerare il bicchiere mezzo pieno, è con una ragionevole speranza che la Fiorentina si avvicina alla temibile partita contro la Lazio, che da parte sua offre il generoso contributo di qualche dubbio pesante (Immobile ieri non ha partecipato alla rifinitura per un problema alla caviglia) e la certezza di alcune assenze pesanti (Correa, Leiva, più Fares e il lungodegente Lulic), ma dalla sua ha comunque moltissima qualità. Va detto che non tutto gira bene nella Lazio, che ha vinto una volta sola nelle ultime 5 partite e si trova al 9 posto a 6 punti dalla zona Champions. Tante le rimonte subite, 24 i gol subiti (3 più della Fiorentina). Insomma, una grande squadra che si trova abbastanza in difficoltà e il recente confronto fra la squadra e Lotito non è stato sereno.

Dall’altra parte _ e qui tocchiamo un tasto dolente perché coinvolge un giovane reparto a cui sono state affidate tante speranze e forse troppe responsabilità_ la Fiorentina è in attesa di veder sbocciare definitivamente Vlahovic, che ha grandi qualità in prospettiva ma spesso deve indossare da solo tutto l’attacco, un frac che diventa una tuta da metalmeccanico. Anche senza i giocatori che le mancano, che sarebbero titolari in quasi tutte le squadre, la Lazio ha intepreti che fanno la differenza: vita dura per gli esterni viola (Biraghi troverà Lazzari, sulla fascia opposta spazio a Marusic) ed è inutile sottolineare le qualità di Milinkovic Savic e e Luis Alberto, che toccheranno rispettivamente a Castrovilli e Amrabat. Le incognite per Inzaghi, se così vogliamo chiamarle, saranno Escalante a centrocampo e Muriqi in attacco.

Prandelli continua a cercare equilibrio in campo e nelle parole, l’istinto lo porta a trovare sintonia nelle situazioni complicate. Una cosa importante però ieri l’ha detta e si riferisce alla paura che per troppo tempo ha mortificato la squadra: "L’abbiamo scacciata". E’ una dichiarazione significativa, oggi pomeriggio all’Olimpico ci vorrà molto coraggio, e non paura, perché la Lazio non è nella sua versione migliore e la Fiorentina potrebbe approfittarne.