Farmacie sotto pressione: "Non possiamo fare di più"

Le tantissime richieste di tamponi stanno sovracca ricando il sistema Federfarma: "Difficile trovare nuovo personale e ci sono altri servizi da dare"

Sergio Bottari, presidente di Federfarma Toscana

Sergio Bottari, presidente di Federfarma Toscana

Firenze, 21 ottobre 2021 -  Continua a restare altissima la richiesta di tamponi nelle farmacie. Sotto la spinta dell’obbligo di Green pass a lavoro, che impone ai non vaccinati di sottoporsi al test ogni 48 ore, il flusso delle prenotazioni continua a essere enorme. Dopo il record di lunedì con 28.421 tamponi fatti nelle farmacie toscane (esclusi quindi i test fatti dalle Ausl, nei "drive through" e negli ospedali), martedì la cifra si è attestata a 17.508 e ieri (dato aggiornato alle 18.30) è di nuovo risalita oltre le 21mila unità. Di questo totale, circa un quarto si riferisce alle farmacie di Firenze e provincia. Tante le difficoltà registrate dai cittadini che cercano di prenotare il servizio. Per questo, il commissario straordinario per l’emergenza Covid19, il generale Francesco Figliuolo, ha chiesto alle Regioni "di agevolare le farmacie affinché possano continuare a effettuare i tamponi antigenici rapidi oltre gli orari di servizio, nelle giornate di chiusura e nei casi in cui i soggetti non si siano prenotati". Questa possibilità è stata sollecitata anche dalla Fofi, la Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani. Ma, pur accogliendo volentieri la proposta, molti sono convinti che non basterà a risolvere davvero risolvere il problema, viste le tantissime richieste in arrivo. «Bene la sollecitazione a estendere gli orari di apertura – spiega Sergio Bottari, presidente di Federfarma Toscana che rappresenta circa un migliaio di farmacie nella regione – ma non è comunque facile risolvere la situazione. Anche volendo incrementare il personale, è molto difficile trovare professionisti disponibili. Infine, l’idea di lasciare posti liberi per chi non ha prenotato si applica male a fronte di una pressione costante sulle stesse prenotazioni. Insomma cercheremo di fare il possibile, ma occorre ricordare che le farmacie hanno anche altri compiti". La speranza è piuttosto quella di assistere a un calo della richiesta. "Abbiamo persone che stanno facendo i tamponi ma che hanno anche prenotato vaccino – spiega Bottari – e che pertanto, quindici giorni dopo la prima somministrazione, avranno il Green pass uscendo dal meccanismo dei tamponi. Esiste però anche uno ‘zoccolo duro’ che non intende vaccinarsi e che ha già prenotato i test fino a dicembre". La pensa allo stesso modo anche Alessio Poli, coordinatore delle farmacie di Confservizi Cispel Toscana, che riunisce le strutture pubbliche. "Ci stiamo sforzando di incrementare il servizio – spiega – anche assumendo nuovo personale. Non è però facile: sia perché non si trovano professionisti disponibili, sia perché è complesso fare degli investimenti per gestire un fenomeno che potrebbe poi finire in pochi mesi. Va infine considerato che da oltre un anno stiamo chiedendo straordinari ai nostri dipendenti e non possiamo aumentare la pressione". Resta da vedere se nelle prossime settimane la domanda inizierà a calare.