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Via Paganini omicidio, ragazzo di 24 anni uccide il padre ￼

Foto Novi

Livorno, uccide il padre con una coltellata: tragedia in un'abitazione

Livorno ucciso dal figlio a 52 anni in via Paganini all'interno della sua abitazione

I carabinieri sotto l'appartamento della tragedia

Livorno, 3 febbraio 2023 - "Venite, ho ucciso mio padre". La voce dall'altra parte della cornetta è di un 23enne che ha appena ucciso il padre. Ha composto il numero di pronto intervento, il 112, poi è uscito di casa. Ha tentato il suicidio ma è stato poi bloccato dai carabinieri. Ora è stato arrestato con l'accusa di omicidio aggravato. Notte di terrore a Livorno quella tra giovedì 2 e venerdì 3 febbraio. Fabrizio Banti, 57 anni, sarebbe stato raggiunto da un fendente al collo dal figlio. Per l'uomo non c'è stato niente da fare.  I soccorsi L'arresto L'appartamento Il quartiere  I soccorsi Quando i soccorsi sono arrivati la tragedia si era già compiuta. Ma è stata una notte di terrore nel quartiere di Coteto, zona residenziale nella prima cintura oltre il centro città. Un quartiere dove tutti si conoscono. L'omicidio è avvenuto in via Paganini. Erano circa le due quando il ragazzo, che con il padre sembra avesse frequenti liti, ha preso il coltello aggredendo il genitore. In piena notte ha poi chiamato i carabinieri. L'operatore ha provato a tenere il ragazzo al telefono mentre intanto le pattuglie venivano allertate e confluivano nella zona di Coteto.  L'arresto Il ragazzo è uscito di casa ed è andato verso il parco di via Torino, che si trova poco distante da casa sua. Si è seduto su una panchina e ha tentato il suicidio, tagliandosi le vene. Nel frattempo i carabinieri lo hanno individuato e bloccato. Era su una panchina. Non ha spiegato i motivi  del gesto e non ha opposto resistenza. Mentre un'ambulanza della Misericordia lo portava in ospedale, vigili del fuoco, carabinieri e un'ambulanza della Pubblica Assistenza Svs si sono diretti verso l'abitazione. La porta era chiusa, i vigili del fuoco hanno aperto. Dentro è stato trovata la vittima. Era nella stanza da letto, era ormai senza vita. A nulla sono valsi i soccorsi.  L'appartamento  Dentro l'appartamento sono iniziati subito i rilievi. Si cerca di dare una spiegazione a una notte di follia e terrore. Il ragazzo, dopo essere stato medicato in ospedale, è stato trasferito nella caserma dei carabinieri dove è stato interrogato. Per lui è scattato l'arresto. L'accusa è quella di omicidio aggravato.  Il quartiere Sotto choc il quartiere di Coteto. Sembra che ci fossero state delle liti tra padre e figlio, ma si cerca di capire quale sia il movente dell'omicidio. In pochi però hanno sentito cosa è accaduto nel palazzo. "Stanotte non ho sentito niente - dice un vicino - Stamani ho appreso di cosa era accaduto. Una tragedia. Purtroppo le liti tra i due erano frequenti. A luglio scorso ci fu una violenta litigata. Il padre da quel giorno aveva iniziato ad avere davvero paura del figlio. Che era un ragazzo problematico".

<p>Livorno, 3 febbraio 2023 - "Venite, ho ucciso mio padre". La voce dall'altra parte della cornetta è&nbsp;<strong>di un 23enne </strong>che <strong><a href="https://www.iltelegrafolivorno.it/cronaca/via-paganini-livorno-omicidio-1.8500158">ha appena ucciso il padre</a></strong>. Ha composto il numero di pronto intervento, il 112, poi è uscito di casa. Ha tentato il suicidio ma è stato poi bloccato dai carabinieri. Ora è stato arrestato con l'accusa di omicidio aggravato. Notte di terrore a Livorno quella tra giovedì 2 e venerdì 3 febbraio. Fabrizio Banti, 57 anni, sarebbe stato raggiunto da un fendente al collo dal figlio. Per l'uomo non c'è stato niente da fare.</p> 
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<p>Quando i soccorsi sono arrivati la tragedia si era già compiuta. Ma è stata una notte di terrore <strong>nel quartiere di Coteto</strong>, zona residenziale nella prima cintura oltre il centro città. Un quartiere dove tutti si conoscono. L'omicidio è avvenuto in via Paganini. Erano circa le due quando il ragazzo, che con il padre sembra avesse frequenti liti, ha preso il coltello aggredendo il genitore. In piena notte ha poi chiamato i carabinieri. L'operatore ha provato a tenere il ragazzo al telefono mentre intanto le pattuglie venivano allertate e confluivano nella zona di Coteto.&nbsp;</p> 
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<p>Il ragazzo è uscito di casa ed è andato verso il parco di <strong>via Torino</strong>, che si trova poco distante da casa sua. Si è seduto su una panchina e ha tentato il suicidio, tagliandosi le vene. Nel frattempo i carabinieri lo hanno individuato e bloccato. Era su una panchina. Non ha spiegato i motivi&nbsp; del gesto e non ha opposto resistenza. Mentre un'ambulanza della Misericordia lo portava in ospedale, vigili del fuoco, carabinieri e un'ambulanza della Pubblica Assistenza Svs si sono diretti verso l'abitazione. La porta era chiusa, i vigili del fuoco hanno aperto. Dentro è stato trovata la vittima. Era nella stanza da letto, era ormai senza vita. A nulla sono valsi i soccorsi.&nbsp;</p> 
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<p>Dentro l'appartamento sono iniziati subito i rilievi. Si cerca di dare una spiegazione a una notte di follia e terrore. Il ragazzo, dopo essere stato medicato in ospedale, è stato trasferito nella caserma dei carabinieri dove è stato interrogato. Per lui è scattato l'arresto. L'accusa è quella di omicidio aggravato.&nbsp;</p> 
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<p>Sotto choc il quartiere di Coteto. Sembra che ci fossero state delle liti tra padre e figlio, ma si cerca di capire quale sia il movente dell'omicidio. In pochi però hanno sentito cosa è accaduto nel palazzo. "Stanotte non ho sentito niente - dice un vicino - Stamani ho appreso di cosa era accaduto. Una tragedia. Purtroppo le liti tra i due erano frequenti. A luglio scorso ci fu <strong>una violenta litigata</strong>. Il padre da quel giorno aveva iniziato ad avere davvero paura del figlio. Che era un ragazzo problematico".&nbsp;</p>

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