Cinquant'anni dalla morte di Ernesto Rossi, l'omaggio del Partito radicale

Giovedì 9 febbraio alle 11, Rita Bernardini guiderà la delegazione radicale che deporrà un cuscino di fiori sulla tomba di uno degli autori del Manifesto di Ventotene "Per un'Europa libera e unita"

Marco Pannella dopo aver deposto un fiore sulla tomba di Ernesto Rossi il 9 febbraio 2013

Marco Pannella dopo aver deposto un fiore sulla tomba di Ernesto Rossi il 9 febbraio 2013

Firenze, 8 febbraio 2017 - Cinquanta anni fa, il 9 febbraio 1967, moriva Ernesto Rossi, politico, giornalista economista ed europeista, autore (insieme ad Altiero Spinelli) del Manifesto di Ventotene “Per un’Europa unita e libera”. Nato a Caserta 1l 25 agosto 1897, Rossi era però particolarmente legato a Firenze, città nella quale è cresciuto,ed è sepolto nel cimitero di Trespiano dove una delegazione del Partito Radicale Nonviolento Transnazionale e Transpartito e dell’Associazione per l’iniziativa radicale “Andrea Tamburi” si recherà giovedì 9 febbraio alle 11 per rendergli omaggio.

Rita Bernardini, membro della presidenza del Partito radicale transanazionale e transpartito, e i radicali fiorentini Massimo Lensi, Maurizio Buzzegoli ed Emanuele Baciocchi deporranno un cuscino di fiori presso il cippo funerario di Rossi. Nel 1955, insieme ad altri esponenti del mondo laico e liberale italiano, Rossi dette vita al Partito Radicale.

«Il pensiero di Ernesto Rossi è quanto mai attuale. –dicono Lensi e Buzzegoli– La sua lotta contro i monopoli di Stato e per l’elaborazione federalista volta alla creazione di una Europa veramente unita, la sua azione laica in economia e il suo pensiero anticlericale lo resero protagonista del pensiero politico italiano e sono ancor oggi riferimenti fondamentali per contrastare le derive nazionaliste e fondamentaliste. L’associazione radicale di Firenze, che fino al 2000 portava il suo nome, lo ricorda anche per la sua grande amicizia con Marco Pannella e come fondatore del Partito Radicale».