Elicottero precipitato, "Sono scosso, il pilota era scrupoloso e attento"

Il colonnello comandante, Roberto Bassi, direttore dell’addestramento della Scuola Elicotteri Baracca ricorda Corrado Levorin, morto con i sei passeggeri sull’Appennino

Lucca, 11 giugno 2022 - «Era molto pignolo e attento nella pianificazione dei voli e aveva piena consapevolezza dei limiti dell'elicottero ma soprattutto di quelli personali: per questo motivo mi ha particolarmente scosso questo evento». Così, il colonnello comandante, Roberto Bassi, direttore e responsabile dell'addestramento della Scuola Nazionale Elicotteri 'Guido Baracca' di Lugo, nel Ravennate, ricorda Corrado Levorin, il pilota 33enne originario di Polverara, nel Padovano, che era alla guida dell'Agusta AW 119 Koala caduto, giovedì, sull'Appennino tosco-emiliano con a bordo, oltre a lui, sei persone - due cittadini libanesi e quattro cittadini turchi - tutte decedute. 

Nell'istituto romagnolo, Levorin aveva conseguito, oltre la licenza di istruttore, il brevetto sia per i voli privati che commerciali. «Durante l'addestramento - racconta Bassi - Corrado ha dimostrato di essere una persona posata, attenta e molto dedita al fattore sicurezza. All'ottima manualità affiancava il rispetto delle regole e delle procedure».

Quello avvenuto nella zona del Monte Cusna, con il velivolo caduto in un vallone sul crinale dell'Appennino modenese-reggiano, tra il Rifugio Battisti e la località Segheria, «purtroppo - aggiunge Bassi - è il primo catastrofico incidente, in 32 anni di direzione di questa struttura».

Una scuola considerata come una delle eccellenze, nel mondo del volo e dell'istruzione. «Non avrei mai voluto aggiornare questa statistica - conclude - Tengo tantissimo a quelli che definisco i 'miei pilotì». Dopo la scuola, Levorin aveva lavorato alla Asd Ala Salese come istruttore di elicotteri ultraleggeri per poi passare alla Avio Srl, società di Thiene, nel Vicentino, specializzata nel trasporto passeggeri, con base all'aeroporto Arturo Ferrarin. Il velivolo, che stava portando a Resana, nel Trevigiano, aveva smesso di dare segnali, probabilmente travolto dal maltempo sull'Appennino tosco-emiliano dopo il decollo avvenuto alle 9.30 da Lucca. 

Elicottero caduto sul Cusna: la mappa
Elicottero caduto sul Cusna: la mappa

I cadaveri carbonizzati

Erano sette in totale le persone a bordo dell'elicottero. Tutte sono state trovate senza vita, carbonizzat nell'incendio. 

I rottami dell'elicottero

L'elicottero si sarebbe schiantato sul greto di un torrente, il Lama, al passo degli Scaloni, 1.922 metri d'altitudine, a due chilometro dal rifugio Segheria. La Prefettura di Modena ha fatto sapere che un elicottero HH 139 del 157mo stormo dell'Aeronautica militare ha individuato i rottami dell'elicottero. L'individuazione è stata possibile a seguito del rinvenimento di alcuni alberi bruciati e di alcuni resti metallici.

Il video dell'elicottero disperso

Un video, un breve filmato di pochi secondi inviato via chat da uno dei sei passeggeri a suo figlio, documenterebbe il volo dell'elicottero disperso. Lo riporta la Gazzetta di Modena, precisando che che per il momento il destinatario del filmato - il figlio di uno dei due manager libanesi a bordo - non lo ha diffuso, a fronte delle indagini in corso. A quanto appreso dal quotidiano locale, nel video di una ventina di secondi, mandato al figlio in Libano verosimilmente prima del blackout che ha inghiottito l'elicottero, si vedrebbe il volo durante una tempesta. Un dettaglio che come altre tracce è al vaglio delle forze impegnate nelle ricerche. Giovedì, al momento del presunto schianto dell'elicottero, le condizioni meteo su quell'area di Appennino tra Toscana ed Emilia erano avverse: il crinale era stato investito da una tempesta di pioggia, fulmini e grandine.  

Chi c'era a bordo 

Trovato sul Monte Cusna l'elicottero scomparso: morti il pilota e i 6 passeggeri
Trovato sul Monte Cusna l'elicottero scomparso: morti il pilota e i 6 passeggeri

Svelate le identità dei passeggeri dell'elicottero. Oltre al pilota, Corrado Levorin di 33 anni originario di Padova, a bordo dell'Agusta AW119 anche quattro imprenditori turchi: Kenar Serhat, Cez Arif, Ilker Ucar, Altug Bulent Erbil, dipendenti di un’importante azienda turca, la Eczacibasi. E due libanesi Chadi Kreidy e Tarek Tayah, rispettivamente della ditta Sanita e Gespa del gruppo libanese Indevco. Tutti e sei si trovavano in Italia per motivi di lavoro e per partecipare alla fiera It's Tissue che in questi giorni si sta svolgendo a Lucca.

Da dove è partito e dov'era diretto

L'elicottero è partito giovedì 9 giugno alle 9:30 del mattino dall'aeroporto di Capannori Tassignano, in provincia di Lucca, ed era diretto nel trevigiano. L'ultima traccia, da cellulare, era stata rilevata intorno alle 11:50 vicino Pievepelago sull'Appenino tosco-emiliano. Nelle operazioni di ricerca sono stati impiegati, elicotteri, droni, squadre a terra, esperti in topografia, cinofili e personale speleo alpino fluviale.