"No a candidature di parte, tifo Mattarella. Così rappresento i toscani nel voto storico"

Il presidente regionale Eugenio Giani emozionato per l’appuntamento del Quirinale. "Berlusconi? Non ha l’identikit per unire"

Il presidente della Regione, Eugenio Giani

Il presidente della Regione, Eugenio Giani

Firenze, 20 gennaio 2022 - Trolley pronto, emozione alle stelle, tanta voglia di esserci. Il presidente della Toscana Eugenio Giani lunedì guida i Grandi elettori toscani. 

Presidente Giani, ci siamo. "Per me è un’esperienza bellissima. Poter essere tra i circa mille elettori chiamati a eleggere il Presidente della Repubblica, per la prima volta nell’attività politica che ho svolto, risveglia un senso di responsabilità che desta emozione". 

Di fatto parteciperà ad un’elezione storica per molti motivi. "In questo momento di crisi pandemica l’Italia sta assumendo un ruolo davvero importante in Europa e l’autorevolezza di Sergio Mattarella ha contribuito a dare alla carica di Presidente della Repubblica un profilo che va ben oltre la rappresentanza e l’immagine verso l’esterno. Con l’indebolirsi dei partiti, la nomina del capo del Governo conferisce al Presidente un potere sempre più forte e quindi siamo a un passaggio storico, quello di un Presidente della Repubblica che svolgerà un ruolo attivo nella ripresa del Paese e nella capacità di legarlo a relazioni internazionali determinanti". 

E rappresenterà tutti i toscani. Come? "Cercando di sviluppare la scelta del nuovo Presidente verso una persona che oggettivamente abbia un profilo istituzionale e che per competenze, caratteristiche umane e storia della propria esperienza politica e professionale, possa essere l’espressione in cui si riconosce la grande maggioranza del popolo italiano, evitando candidature di parte". 

Il suo voto come gli altri mille è determinante. Per chi fa il tifo? "Mi sentirei di caldeggiare, fino a quando è possibile, un nuovo mandato per Mattarella". 

Mattarella, entrato al Quirinale come espressione del centrosinistra, è stato il Presidente di tutti. Non potrebbe accadere lo stesso per una personalità espressa dal centrodestra? "In linea teorica sì, io sono anche aperto, ma concretamente non la vedo". 

Che ne pensa della candidatura Berlusconi a prescindere che arrivi o meno in fondo? "Personalmente non ritengo possibile che la sua candidatura arrivi fino in fondo, ma nel contesto del centrodestra ha già ottenuto il successo di aver costretto i riottosi Salvini e Meloni a riconoscergli ancora il ruolo di leadership nello schieramento". 

Si fa strada il ticket Draghi al Quirinale e Cartabia a Palazzo Chigi. Che ne pensa? "Chi sarà il capo del Governo spetta valutarlo al nuovo Presidente della Repubblica, voler decidere allo stesso tempo l’una e l’altra carica sarebbe una presunzione non corretta da parte dei Grandi elettori. Riguardo a Draghi al Quirinale, penso che abbia una statura indiscutibile per quel ruolo". 

Fosse così una una donna salirebbe nelle stanze del potere finalment e... "E’ molto importante che ci siano sempre più donne nelle stanze del potere, è un arricchimento del sistema politico". 

Molti si aspettano ancora una mossa del cavallo di Renzi. Lei ci crede? "Renzi in questi frangenti ha sempre rivelato abilità e senso tattico. E’ ancora presto per vederlo, saranno i giorni in cui si va a votare a rilevare quale sarà il suo ruolo in questa sorta di conclave". 

Le consigliere del Movimento 5 stelle hanno votato Mazzeo e non lei. "In politica ogni gesto ha sempre un significato. Ho ascoltato le parole di Irene Galletti, che fu candidata alternativa al sottoscritto nelle elezioni di settembre 2020, mi sembra sia rimasta a quel momento e non abbia fatto passi avanti". 

Per quanti giorni dal 24 gennaio ha annullato appuntamenti in Toscana? "In realtà non ho annullato appuntamenti, però mi sono tenuto assolutamente libero per il 24 gennaio".