Elezioni amministrative in Toscana: urne aperte, gli orari. Domande e risposte

Sono 31 i comuni che rinnovano l'amministrazione in Toscana. Ma occhi puntati sulle sfide di Roma, Milano, Bologna e Napoli

In Toscana sono 31 i comuni al voto

In Toscana sono 31 i comuni al voto

Firenze, 3 ottobre 2021 - Via alle elezioni amministrative. Oltre 12milioni di italiani il 3 e il 4 ottobre votano in 1157 città per l'elezione del sindaco e del consiglio comunale. Sotto i riflettori le grandi sfida nei capoluoghi di regione: Roma, Milano, Bologna e Napoli, il cui esito del voto è destinato a segnare le politiche nazionali dei partiti. Gli italiani devono esprimere una preferenza anche per le elezioni suppletive della Camera nei collegi di Siena (Toscana 12) e Roma (Primavalle) e per il rinnovo del consiglio regionale in Calabria, a seguito della prematura scomparsa della presidente Jole Santelli.

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In Toscana sono 31 i comuni al voto
In Toscana sono 31 i comuni al voto

Domenica 19 e lunedì 20 settembre 2021 si svolgeranno le elezioni amministrative nella Regione Autonoma Valle d'Aosta mentre domenica 10 e lunedì 11 ottobre 2021 saranno i comuni della Regione Sardegna e della Regione Siciliana ad andare al voto, con eventuale turno di ballottaggio per l'elezione diretta dei sindaci nei giorni di domenica 24 e lunedì 25 ottobre 2021.

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Domenica 10 ottobre 2021 si svolgeranno, altresì, le elezioni amministrative nella Regione Autonoma Trentino-Alto Adige/Südtirol.

Quando si vota

Si vota il 3 ottobre, dalle 7 alle 23, e il 4 ottobre, dalle 7 alle 15. Nei comuni che superano i 15mila abitanti, il ballottaggio è previsto domenica 17 ottobre e lunedì 18. Nei centri con meno di 15mila abitanti, invece, non è previsto il ballottaggio. Le date cambiano nelle Regioni a statuto speciale: nei comuni siciliani e in quelli sardi si vota il 10 e l'11 ottobre, mentre l'eventuale ballottaggio è previsto il 24 ottobre; in quelli del Trentino Alto-Adige il primo turno è solo nella giornata del 10 ottobre, il ballottaggio il 24 ottobre.

Ecco i comuni toscani in cui c'è la possibilità di ballottaggio
Ecco i comuni toscani in cui c'è la possibilità di ballottaggio

Ecco adesso alcune risposte alle domande più frequenti messe nero su bianco dal Ministero dell’Interno

Dove e come si rinnova la tessera elettorale?

La tessera elettorale si rinnova presso l'ufficio elettorale del comune di residenza; è opportuno che gli elettori che hanno necessità di rinnovare la tessera elettorale si rechino per tempo presso tale ufficio al fine di evitare una concentrazione delle domande nei giorni immediatamente antecedenti ed in quelli della votazione; l’ufficio elettorale resterà comunque aperto dalle ore 9 alle ore 18 nei due giorni antecedenti la data della consultazione e, nei giorni della votazione, per tutta la durata delle operazioni di voto, e quindi dalle ore 7 alle ore 23 di domenica 3 ottobre e dalle ore 7 alle ore 15 di lunedì 4 ottobre.

Dove si vota

Il diritto di voto deve essere esercitato nella sezione elettorale del comune di residenza nella quale si è iscritti come elettori. Occorre tuttavia osservare che, in considerazione delle funzioni che sono chiamati a svolgere, è previsto che i componenti del seggio, i rappresentanti delle liste dei candidati e gli ufficiali ed agenti della Forza pubblica in servizio di ordine pubblico, votino, previa esibizione del certificato di iscrizione nelle liste elettorali del comune, nella sezione presso la quale esercitano il loro ufficio, anche se siano iscritti come elettori in altra sezione di quello stesso comune. La possibilità di votare in una sezione diversa da quella di appartenenza è prevista inoltre per gli elettori non deambulanti, nel caso in cui la rispettiva sezione abbia barriere architettoniche.

Elettori disabili

Gli elettori non deambulanti, iscritti in sezioni elettorali ubicate in edifici non accessibili mediante sedia a ruote, possono votare in qualsiasi altra sezione elettorale del comune allestita in un edificio privo di barriere architettoniche. Tali elettori, per poter votare, devono presentare, oltre alla tessera elettorale, una documentazione dalla quale risulti l’impossibilità o la capacità gravemente ridotta di deambulazione, e cioè una certificazione medica rilasciata dall’azienda sanitaria locale oppure una copia autentica della patente di guida speciale. Il voto è espresso nella cabina o al tavolo appositamente allestiti per gli elettori non deambulanti.

Italiani all’estero

Gli italiani residenti all’estero possono votare alle elezioni amministrative venendo in Italia a votare presso il comune di iscrizione nelle liste elettorali. A tal fine i comuni inviano ai nostri connazionali all’estero le cartoline-avviso con l’indicazione della data della votazione. Per le elezioni amministrative non è, infatti, previsto il voto per corrispondenza all’estero.

Per chi lavora in Italia, in un comune diverso da quello di residenza, è possibile votare in quel comune per le elezioni?

No, non è possibile

​I cittadini degli altri Paesi dell’Unione europea residenti in Italia possono votare in Italia?

Sì. Con il decreto legislativo 12 aprile 1996, n.197, è stata recepita nel nostro ordinamento la direttiva comunitaria n.94/80/CE che prevede, sotto questo profilo, l’equiparazione ai cittadini italiani dei cittadini dell’Unione europea residenti in Italia, purché presentino apposita domanda entro il quarantesimo giorno antecedente la votazione.

Elettori in ospedale

L’elettore che sia degente in un ospedale o casa di cura è ammesso a votare nel luogo di ricovero per le elezioni del comune nelle cui liste elettorali è iscritto se la struttura sanitaria è ubicata nel territorio del comune. A tal fine deve presentare al Sindaco un’apposita dichiarazione recante la volontà di esprimere il voto nel luogo di cura e l’attestazione del direttore sanitario dello stesso luogo di cura comprovante il ricovero. La dichiarazione, da inoltrare per il tramite del direttore amministrativo o del segretario dell’istituto di cura, deve pervenire al suddetto Comune non oltre il terzo giorno antecedente la votazione.

Elettori ricoverati in reparti covid

Questi elettori possono votare per le elezioni comunali - se sono elettori del comune in cui è ubicata la struttura sanitaria avente reparto COVID - nelle sezioni ospedaliere, purché le strutture che li ospitano abbiano almeno 100 posti letto. Se invece sono ricoverati in strutture con meno di 100 posti letto, il loro voto viene raccolto da appositi seggi speciali.

Elettori positivi al covid e attualmente a casa 

Questi elettori possono votare per le elezioni comunali - se sono elettori del comune in cui è ubicata la struttura sanitaria avente il reparto COVID, da cui parte il seggio speciale per la raccolta del voto a domicilio - facendo pervenire al sindaco del comune nelle cui liste sono iscritti, in un periodo compreso tra il 10° e il 5° giorno antecedente quello della votazione: a) una dichiarazione attestante la volontà di esprimere il voto presso il proprio domicilio e recante l’indirizzo completo di questo; b) un certificato, rilasciato dal funzionario medico designato dalla ASL, in data non anteriore al 14° giorno antecedente la data della votazione, che attesti l’esistenza delle condizioni predette. Il loro voto è raccolto in appositi seggi speciali.

Documenti di identità

I documenti di identità da presentare al momento del voto sono quelli ricompresi in una delle tre seguenti categorie: a) carta d’identità o altro documento d’identificazione munito di fotografia, rilasciato dalla pubblica amministrazione, anche se scaduto, purché sia sotto ogni altro aspetto regolare ad assicuri l’identificazione dell’elettore; b) tessera di riconoscimento rilasciata dall’Unione nazionale ufficiali in congedo d’Italia, purché munita di fotografia e convalidata da un Comando militare; c) tessera di riconoscimento rilasciata da un ordine professionale, purché munita di fotografia.

Come si vota sulla scheda

Le modalità di espressione del voto cambiano in funzione della popolazione dei comuni. Nei comuni fino a 15mila abitanti si può tracciare un segno solo sul candidato sindaco, solo sulla lista collegata al candidato sindaco o anche sia sul candidato sindaco che sulla lista collegata al medesimo candidato sindaco: in ogni caso il voto viene attribuito sia alla lista di candidati consiglieri che al candidato sindaco collegato. E’ eletto sindaco il candidato che ottiene il maggior numero di voti. Nei comuni con più di 15.000 abitanti si può: tracciare un segno solo sul candidato sindaco; in questo caso il voto viene attribuito solo al candidato sindaco; tracciare un segno solo su una delle liste collegate al candidato sindaco o anche sia sul candidato sindaco che su una delle liste collegate al medesimo candidato sindaco: in entrambi i casi il voto viene attribuito sia al candidato sindaco che alla lista di candidati consiglieri; esprimere il voto disgiunto, tracciando un segno sul candidato sindaco ed un altro segno su una lista non collegata: in questo caso il voto viene attribuito sia al candidato sindaco che alla lista non collegata. È eletto sindaco al primo turno il candidato che ottiene la maggioranza assoluta dei voti validi (almeno il 50% più uno); qualora nessun candidato raggiunga tale soglia si tornerà a votare domenica 17 e lunedì 18 ottobre per il ballottaggio tra i due candidati più votati. Le preferenze si esprimono scrivendo negli appositi spazi il cognome (oppure il nome e cognome in caso di omonimia) dei candidati consiglieri comunali della lista votata.

Quanti voti di preferenza si possono esprimere?

Nei comuni con popolazione inferiore a 5mila abitanti si può esprimere una sola preferenza. Nei comuni con popolazione superiore a 5.000 abitanti è possibile esprimere due preferenze per i candidati a consigliere comunale, scrivendone il cognome nelle apposite righe tratteggiate poste al di sotto del contrassegno di lista. In caso di espressione di due preferenze, queste devono riguardare una candidata di genere femminile ed un candidato di genere maschile (o viceversa), pena l’annullamento della seconda preferenza.

Si può accedere in cabina elettorale con il cellulare?

No. Il telefono cellulare dev’essere consegnato ai componenti del seggio prima di entrare nella cabina elettorale. Sono previste sanzioni per coloro i quali non si attengono a tale disposizione.

E' possibile sostituire la scheda se facciamo un errore?

Sì, secondo la più recente giurisprudenza, l’elettore che si rende conto di aver sbagliato nel votare può chiedere al presidente del seggio di sostituire la scheda stessa, potendo esprimere nuovamente il proprio voto. A tal fine, il presidente gli consegnerà una nuova scheda, inserendo quella sostituita tra le schede deteriorate.

I minori possono accedere in cabina con un genitore?

No. L’elettore deve recarsi da solo nella cabina elettorale, e non può quindi portare con sé dei minori.