Caos bonus e sconti in fattura, Cna: "5mila imprese edili a rischio chiusura in Toscana"

L'associazione di categoria: "Quadro normativo incerto, le banche hanno bloccato gli acquisti"

Operai al lavoro (Archivio)

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Firenze, 7 giugno 2022 - Le difficoltà nella cessione dei crediti d'imposta in edilizia (relativi ai vari "bonus") mettono a rischio chiusura quasi 800 imprese nell'area di Prato e Pistoia, e circa 5.000 in tutta la Toscana: è l'allarme di Cna Toscana Centro, secondo cui «siamo di fronte ad una situazione paradossale e a un quadro normativo incerto che cambia di continuo, per questo le banche hanno bloccato gli acquisti», e dunque «gran parte delle imprese dichiara di non essere più in grado di applicare gli sconti in fattura».

 Per Cna Toscana Centro «il meccanismo della cessione e dello sconto in fattura può reggere solo a condizione che il bonus ricevuto nel proprio cassetto fiscale possa essere ceduto a un soggetto finanziario per rendere liquido il credito e sostenere le spese correnti aziendali. Su queste certezze le nostre imprese hanno impostato la loro programmazione, prenotato materiali, reclutato nuova manodopera e firmato contratti con la clientela, assumendo precisi impegni. Purtroppo, ad oggi, il sistema è di fatto bloccato da mesi con l'impossibilità di smobilizzare il credito d'imposta necessario per la sopravvivenza stessa dell'impresa».

Secondo l'associazione, un passo avanti potrebbe essere rappresentato dall'abolizione dell'obbligo di possesso delle attestazioni Soa delle aziende per i lavori che danno diritto alle detrazioni edilizie di importo superiore ai 516.000 euro, anche per le imprese che operano in subappalto. «Una vera e propria barriera anticoncorrenziale di ingresso al mercato - lamenta Cna Toscana Centro -, che favorisce chi ne è già in possesso, o magari qualche associazione che vanta partecipazioni dirette in società per il rilascio dell'attestazione».