Ecco perché i ravioli al cioccolato sono il dolce del Natale 2020 e come realizzarli

Un'idea che parte anche dalla Toscana, dal pastaio Valerio Chiesa

I ravioli al cioccolato, chiamati "I Golosi" del pastificio Chiesa

I ravioli al cioccolato, chiamati "I Golosi" del pastificio Chiesa

Firenze, 4 dicembre 2020 - Ci sono il panettone e i ricciarelli, il pandoro e il torrone. Ma in questo Natale 2020 sconvolto dalle norme anti-contagio da coronavirus c'è un nuovo dolce di tendenza. Che "nasce" a livello artigianale in Toscana, con l'idea di un pastificio livornese.

E che vede Giovanni Rana, marchio noto in tutto il mondo, proporre l'idea a livello industriale, per un prodotto reperibile ora nei principali supermercati. Si tratta dei ravioli dolci. Che ricordano in tutto e per tutto quelli salati, che siamo abituati a conoscere in diverse varianti.

Ma che appunto hanno la pasta e il ripieno entrambi in cioccolato. Ravioli dolci che non vanno bolliti, "ma fritti, quindi spolverati di zucchero e serviti caldi", dice Valerio Chiesa, conosciuto come The King of Pasta, con un'attività al Mercato Centrale di Livorno che ha servito negli anni tanti nomi vip internazionali.

Valerio Chiesa
Valerio Chiesa

Le sue creazioni hanno fatto spesso parlare. I suoi tortelli dipinti con oro commestibile, prodotti negli anni scorsi, sono arrivati fino a Dubai. 

Chiesa proponeva già i ravioli dolci negli anni scorsi a ospiti e amici. Ma è in questo Natale che hanno fatto il loro debutto per il pubblico. "Proposta l'idea sui social network, siamo stati letteralmente travolti da richieste da tutta Italia - dice Chiesa - Non ci aspettavamo questa voglia spropositata di ravioli dolci". 

L'idea al pubblico piace e fioccano le condivisioni su Facebook. "Purtroppo ci è impossibile spedire in tutta Italia i ravioli dolci, possiamo solo venderli nel nostro negozio - dice Chiesa - Non possiamo far fronte a tutte le richieste e siamo rimasti noi stessi sorpresi. Siamo profondamente dispiaciuti perché vorremmo accontentare tutti ma non è possibile. E non li produrremo dopo Natale. E' un'edizione limitata, fatta apposta per le Feste". 

Ma perché i ravioli dolci a livello industriale e artigianale hanno così successo? "E' un Natale particolare - dice Chiesa - Tante tradizioni delle Festività non potranno avere luogo a causa delle norme anti-contagio. Tutti noi abbiamo dovuto ingoiare bocconi amari. Credo che ci sia voglia di qualcosa che possa addolcire questo dicembre difficile per molti. C'è voglia di festeggiare, di dimenticare. Per questo ad esempio in molti, io compreso, hanno già pronto l'albero di Natale dai primi di novembre". 

Una novità dunque, un dolce diverso dagli altri che diventa un modo per dare un tocco insolito a vacanze natalizie che non saranno come le altre. 

"Il cibo è condivisione - prosegue Chiesa -. Con i nostri prodotti a Natale e in altri momenti dell'anno le famiglie si ritrovano a pranzo o cena. Il raviolo dolce è un messaggio: siamo in pochi a tavola, non possiamo ritrovarci tutti insieme, ma almeno festeggiamo con questo peccato di gola". 

Ma come si realizzano a casa? "Si prepara una normale sfoglia di pasta aggiungendo il cacao alla farina - dice Chiesa - Poi con il bicchiere si preparano i ravioli. Che vanno riempiti di crema spalmabile al cioccolato, che io stempero con un po' di ricotta, per evitare che il prodotto sia troppo dolce. A quel punto si friggono. Si possono poi guarnire con zucchero a velo. I più golosi aggiungono altra crema spalmabile sopra ai ravioli". 

Se pure sarà un Natale con meno feste e cenoni, ci sarà un raviolo ad addolcirci.