Vaccini, dose aggiuntiva e booster: che differenza c'è, chi la può fare e quando

Le indicazioni del ministero della Salute

Campagna vaccinale

Campagna vaccinale

Firenze, 25 novembre 2021 - Il ministero della Salute ha dato indicazioni sulla somministrazioni di dosi 'addizionali' e dosi 'booster', consultabili anche sul sito dell'Ars Toscana. Ecco le novità.

La dose aggiuntiva o 'addizionale' viene somministrata, dopo almeno 28 giorni dall’ultima dose, a completamento del ciclo vaccinale primario, al fine di raggiungere un adeguato livello di risposta immunitaria. Pertanto, in soggetti che hanno già ricevuto 2 dosi di vaccino a mRNA ed indipendentemente dal vaccino utilizzato per il ciclo primario, potrà essere utilizzato per la dose addizionale uno qualsiasi dei due vaccini a m-RNA (Pfizer e Moderna) autorizzati in Italia.

Per dose 'booster' si intende invece la dose di richiamo somministrata dopo il completamento del ciclo vaccinale primario (almeno cinque mesi dall’ultima dose), al fine di mantenere nel tempo o ripristinare un adeguato livello di risposta immunitaria, in particolare in popolazioni con condizioni di fragilità che potrebbero essere ad alto rischio per una forma grave di Covid-19 o addirittura fatale, o per esposizione professionale. A partire dal 1° dicembre 2021, sarà possibile procedere con la somministrazione della dose 'booster' , con vaccino a m-RNA, anche ai soggetti di età compresa tra i 40 e i 59 anni. Nella circolare del ministero della Salute, pubblicata il 22 novembre 2021, viene ribadito che è possibile co-somministrare un vaccino a m-RNA (sia in caso di ciclo primario che di richiamo) e un vaccino antinfluenzale.

In poche parole: la dose aggiuntiva fa parte del ciclo primario (prima e seconda dose, a meno che non si sia fatto il monodose J&J), non è un richiamo, e serve per chi ha problemi di salute per cui fatica ad avere una adeguata risposta immunitaria. Invece la dose booster è un richiamo (ecco perché si devono aspettare 5 mesi) che si fa dopo il completamento del ciclo primario e serve a mantenere o ripristinare la risposta immunitaria.