Discoteche chiuse, multisale riaperte: le interpretazioni del decreto Coronavirus

La Biblioteca comunale: "Nelle sale non più di un utente per ogni tavolino"

Terni, 5 marzo 2020. Discoteche che chiudono, multisale che riaprono, farmacie che concedono l'ingresso a tre clienti per volta, servizi pubblici operativi “a metà”. Diverse le interpretazioni del decreto presidenziale sull'emergenza Coronavirus. L'Opificio, una delle più grandi discoteche della città, sospende l'attività. “Opificio srl – è l'avviso – comunica la chiusura di tutti gli eventi pubblici e privati fino a data da destinarsi. In attesa di nuove comunicazioni governative vi terremo aggiornati. Il dispiacere per la chiusura è immenso. Siamo certi che a breve tutto tornerà alla normalità”. Al contrario riapre il Politeama Cityplex, multisala in pieno centro, che pochi giorni fa aveva affisso un avviso spiegando la chiusura con gli effetti dell'emergenza sanitaria sull'uscita dei film. “Confermiamo che il Politeama riprende la programmazione secondo le direttive dettate dal decreto ministeriale – comunica ora la multisala -. Per poter rispettare tali direttive, invitiamo gli spettatori a mantenere la distanza interpersonale di almeno un metro. La direzione e lo staff sono a disposizione per chiarire qualsiasi dubbio”. Alcune farmacie cittadine consentono l'ingresso a pochi clienti per volta, seguendo le direttive del decreto sugli affollamenti, nonostante non ci siano disposizioni specifiche di Federfarma. C'è poi il caso della Biblioteca comunale, che sospende conferenze e incontri ma non l'uso delle sale di lettura. Con queste modalità: “Massimo un utente per ciascun tavolo piccolo o medio isolato; massimo 2 utenti per ciascun tavolo grande, mantenendo la distanza interpersonale di almeno un metro”.

Stefano Cinaglia