Spoleto: detenuto aggredisce e ferisce tre agenti. "Non siamo carne da macello"

Il segretario del Sappe: "Non si può più tollerare tutta questa impunità di cui godono i detenuti violenti"

Organico all'osso

Organico all'osso

Spoleto, 27 gennaio 2023 - Un detenuto di origini pugliesi appartenente al circuito di media sicurezza ha aggredito per futili motivi un assistente capo della Polizia Penitenziaria e successivamente il collega che era intervenuto in suo soccorso.

Nella difficile fase di contenimento, anche dovuta alla prestanza fisica del detenuto, i due poliziotti hanno riportato contusioni refertate dal locale pronto soccorso per 14 giorni di prognosi ma è soltanto grazie al solerte intervento del coordinatore del reparto ed al coordinatore della sorveglianza generale che le conseguenze non siano state ancora peggiori. Nel pomeriggio, lo stesso detenuto, ha aggredito anche l'Ispettore di sorveglianza.

La protesta della Penitenziaria "Basta! Non siamo carne da macello e non si può  più tollerare tutta questa impunità di cui godono i detenuti violenti!". Netta la denuncia del responsabile dell'Umbria Bonino: "Stiamo assistendo giorno dopo giorno all' inesorabile sfascio di un istituto che soltanto fino a qualche anno fa era un'eccellenza nel panorama nazionale ed ora, vittima di scelte politiche ed amministrative scellerate è ad un passo dal collasso. Si pensi che delle 388 unità  di personale previste fino al 2013 oggi in servizio ne restano circa 240, i carichi di lavoro sono ormai insostenibili ed in molti casi non si riesce neanche a fruire delle ferie arretrate di due anni. A  tutto ciò si aggiunga un atteggiamento incomprensibilmente ostile di chi, nonostante precise disposizioni dipartimentali ostacola, ritarda o non procede al trasferimento dei detenuti che si rendono responsabili di fatti così gravi".

L'appello: "E' urgente una integrazione di personale di almeno 50 unità necessarie per la sopravvivenza nell' anno corrente".  Anche Donato Capece, segretario generale del Sappe, esprime solidarietà agli assistenti capo di Polizia Penitenziaria feriti a Spoleto ed è impietoso nella sua denuncia: "Cambiano governi, Ministri della Giustizia e Capi del Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria, ma non cambia l'indifferenza verso le violenze che quotidianamente subisce la Polizia Penitenziaria: aggressioni, colluttazioni, ferimenti contro il personale, così come le risse ed i tentati suicidi, sono purtroppo all'ordine del giorno".