Da Firenze alla Spagna dove esegue il Lago dei Cigni in strada. E il video diventa virale

Applausi, emozioni, elogi e 320mila visualizzazioni: la performance di Victoria Aletta conquista il mondo. È fiorentina ha 21 anni e lavora nella Compagnia Ballet de Barcelona

Victoria Aletta

Victoria Aletta

Firenze, 4 maggio 2020 - Da Firenze alla Spagna, dove attualmente lavora nella compagnia ‘Ballet de Barcelona’. Poi l’emergenza sanitaria Coronavirus, i teatri che si chiudono, la danza che si ferma. Il 29 aprile però, nella giornata mondiale della danza, Victoria Aletta,  ragazza fiorentina ventunenne, di grande talento, decide di fare una performance in strada: la sua danza e il suo talento sono travolgenti, arrivano gli applausi calorosissimi dai balconi, dalla gente affacciata che si emoziona. È un attimo: qualcuno prende un cellulare e fa un video, che postato sui social, in appena qualche ora diventa virale. Ad oggi conta oltre 320mila visualizzazioni, commenti entusiasti, apprezzamenti e condivisioni da tutto il mondo, dall’Israele all’Argentina, dall’Uruguay alla Francia, e ovviamente dalla sua Italia. La performance di Victoria Aletta tocca il cuore di chiunque la guardi: una performance dal successo travolgente, e così la ragazza fiorentina si ritrova anche sulle pagine di importanti giornali spagnoli.

 

 

 

 

Uno straordinario talento quello di Victoria. Che nasce da una passione coltivata da piccolissima: “Ho iniziato a cinque anni all’Accademia Sad, la scuola di danza di Laura Checcucci Lisi, di via Scipione Ammirato - spiega Victoria Aletta -. È stata la mia mamma, innamorata dell’arte e della delicatezza della danza, a introdurmi in quest’arte, già a tre anni, quando era più un gioco-danza. Lei voleva diventassi una ballerina e io mi sono appassionata vedendo danzare famose ballerine, andando a teatro: i miei genitori mi portavano al Comunale di Firenze, alla Scala. Ho fatto varie audizioni a Roma come a Napoli. E poi a Barcellona, nel 2017, a 19 anni, quando feci un’audizione in cui parteciparono 500 ragazzi: tra i venti che presero c’ero io. Mi offrirono prima un contratto d’apprendista per tre mesi, dopo mi hanno fatto un contratto vero e proprio per la compagnia dove ho lavorato per un anno e mezzo. Dopo di che, ho cambiato compagnia e sono approdata al ‘Ballet de Barcelona’, dove attualmente lavoro. Qui ho avuto ruoli di primo piano, ho lavorato, tra gli altri, con coreografi della Ney York City Ballet, con la Het National Ballet di Amsterdam. Il 29 aprile, nella giornata internazionale della danza, ho deciso di uscire in strada, anche se con un po’ di paura, perchè temevo di rischiare di prendere una multa. Ma la determinazione è stata più forte: mi sono detta, non posso starmene a casa oggi che è un giorno così importante e che non viene celebrato né nei teatri, che restano chiusi, né nei vari studi e nelle suole. Ho deciso così di scendere in strada e di fare un omaggio per i mie vicini, che più volte mi avevano incoraggiato a danzare sul balcone. Ho preferito esibirmi in strada dove, davanti casa mia, ho ballato tre pezzi del Lago dei Cigni. Nella strada dove vivo, Carrer Verdi, abitano vari artisti: è stato davvero emozionante esibirmi sotto i loro occhi, ho ricevuto applausi fin dal momento in cui sono scesa, col tutù bianco. Per fare le piume della corona ho dovuto rompere un cuscino di casa. Alla fine ho visto la gente profondamente emozionata: per strada infatti c’è un’energia differente rispetto al teatro. Ho visto i loro visi, l’emozione nei loro occhi, ed è stato davvero indimenticabile ”.

 

Una performance che, dalla strada, ha però cominciato, pochi minuti dopo, a correre via web, dove ha entusiasmato tutti, e in molti Paesi del mondo. “Ero su Facebook e a un certo punto, con sorpresa, vedo il mio video, senza neanche il mio nome, che avevano fatto i miei vicini dal balcone e subito postato sui social. Dopo un’ora – ricorda Victoria Aletta - già segnava 2mila visualizzazioni. Poi ho visto la gente che iniziava a commentare: c’è chi mi ha scritto  “Mi hai fatto piangere dall’emozione”, “Sei meravigliosa” ecc. I commenti mi arrivavano in varie lingue. È stato pubblicato giovedì sera e ad oggi siamo arrivati a ben oltre 320mila visualizzazioni. Mi sono arrivati messaggi da vari i Paesi del mondo, da Israele all’Uruguay, dall’Argentina alla Francia. Il mio obiettivo principale però era e resta questo: dare un messaggio che riguardasse e accendesse i riflettori su tutti quegli artisti che operano nel mondo della cultura, dalla danza all’arte, dai ballerini ai pittori ai musicisti, che in questo momento stanno attraversando un periodo di grande difficoltà”. I giornali spagnoli hanno dato risalto del grande successo ottenuto da Victoria Aletta: “Ne hanno parlato sia il giornale della Catalunya che il quotidiano sportivo ‘Marca’, forse perché la mia performance ha molto a che fare con il lavoro degli sportivi: come loro anche noi ballerini facciamo tanti sacrifici, osserviamo regole ferree nell’alimentazione, ci alleniamo tante ore al giorno e abbiamo problemi muscolari. Personalmente, da quando avevo cinque anni, faccio danza dalle 7 alle 8 ore ogni giorno: entro alle 9 per uscire alle 16,30” .  E sull’onda di questo successo Victoria lancia un messaggio a favore e a sostegno di tutti gli operatori culturali: “Qui in Spagna, tutti gli spettacoli che avevamo in programma a maggio e giugno sono stati rimandati, si terranno da ottobre in poi. Ma noi che siamo sotto contratto siamo comunque dei privilegiati. Personalmente sono tutelata perché lavoro non solo nella compagnia ‘Balletto di Barcelona’, ma anche in David Campos, la scuola dove insegno nel pomeriggio, dopo aver ballato tutto il giorno. Se ho voluto scendere in strada per esibirmi, è proprio pensando ai miei colleghi meno fortunati, a tutti quei ballerini, agli artisti in generale, dai musicisti a tutte le persone che lavorano a spettacolo, che ora coi teatri chiusi vivono un momento non felice. Il mio obiettivo è accendere in particolar modo i riflettori su quei ballerini che meritano maggiore attenzione e tutela, il cui talento merita maggiore riconoscimento. E approfitto del successo di questo video per fare un appello a tutti: ricordatevi di noi, delle emozioni che riesce a trasmettervi la danza. E allora, quando questo momento di emergenza sanitaria sarà finito, tornate ad ammirarci a teatro”.

 

Maurizio Costanzo