Animali selvatici. "Il Cras Semia a rischio, servono finanziamenti regolari"

L'appello del coordinamento delle associazioni animaliste toscane per salvare il centro di recupero per animali selvatici a Montespertoli

Cras Semia Montespertoli

Cras Semia Montespertoli

Firenze, 24 dicembre 2022 – Già a inizio anno avevano fatto un appello. A mesi di distanza, il centro Cras Semia di Montespertoli è ancora in difficoltà. Una frana non riparata e le casse sono ancora vuote. Questa volta a lanciare il grido di aiuto è il Caart, il coordinamento delle associazioni animaliste della regione Toscana. “Servono finanziamenti, pubblici, regolari".

La struttura si occupa del recupero di animali selvatici, un punto di riferimento per tutta la provincia fiorentina e per i comuni a nord della Toscana. “E' l'unica struttura in questa area – spiega il portavoce del Caart, Stefano Corbizi – che può gestire la riabilitazione, la cura e la degenza degli animali selvatici, anche di grossa taglia”. Lo fa ormai da un decennio, avvalendosi di prestazioni veterinarie specialistiche, che in caso di necessità arrivano anche da fuori regione, e ogni giorno, 24 ore su 24, sono presenti veterinari volontari.

Il Cras Semia è convenzionato con la Usl Toscana Centro ed alcuni comuni nella provincia di Siena, lavorando in sinergia con un'altra grande struttura che opera nella sud della Toscana. Ma non ci sono fondi e la struttura versa in gravi difficoltà a causa di una frana che ha travolto alcune recinzioni e manufatti lo scorso anno. Alcuni ritardi, sia burocratici che economici, non hanno permesso di effettuare in estate i lavori di ripristino. Gli animali sono stati mantenuti e curati attraverso fondi privati e donazioni, ma nonostante gli sforzi e gli investimenti personali dei fondatori dell'associazione che gestisce la struttura, evidenzia il Caart, mancano ancora la stipula dielle convenzioni da parte dei comuni, sia quello di Montespertoli, che quelli limitrofi, e la concretizzazione di un percorso per un finanziamento stabile. “Per questo, il nostro appello è alla Regione e agli enti preposti – conclude il portavoce Corbizi – perché diano risposte chiare ed eroghino finanziamenti regolari”.