Tsunami Omicron, Toscana travolta. Il sistema salute vicino al collasso

Il portale per le prenotazioni saturo, guardie mediche e ospedali in affanno. La denuncia: "Regna la confusione"

Gli ospedali fanno i conti anche con la fuga dei medici dai pronto soccorso

Gli ospedali fanno i conti anche con la fuga dei medici dai pronto soccorso

Firenze, 30 dicembre 2021 - Cittadini bloccati tutta la notte davanti al portale regionale per prenotare un tampone, code infinite alle farmacie e ai "drive through", ospedali alle prese con la riapertura dei reparti Covid, tracciamento da riorganizzare e guardie mediche introvabili. Lo tsunami Covid travolge la Toscana con un impressionante balzo in avanti dei nuovi contagi, arrivati a 7.304 (erano stati 4.453 il giorno prima).

Covid Toscana, 7.304 nuovi casi. Tamponi, prenotazioni esaurite in 10 minuti

La Ausl Toscana Centro, da sola, ne ha registrati 3.747, 1.210 dei quali a Firenze. Numeri da capogiro che stanno mandando in tilt i servizi, non solo sanitari. Fra Natale e Santo Stefano il sistema dell’Asl Toscana Centro, dotato di 60 linee, ha registrato il 30% di telefonate in più del fine settimana precedente: 5.780 cittadini hanno avuto risposta, molti altri no. Per questo c’è grande preoccupazione per i weekend in arrivo. "Stiamo monitorando i turni per il prossimo fine settimana e per il ponte dell’Epifania – spiega l’assessore regionale alla Sanità, Simone Bezzini, risultato positivo al Covid e che sta lavorando da casa – e stiamo arrivando a un’intesa con i dottori per rafforzare la continuità assistenziale". Intanto i medici di famiglia sono presi d’assalto.

«La criticità maggiore? Riuscire a lavorare – spiega Vittorio Boscherini, segretario regionale della Fimmg –. Riceviamo centinaia di telefonate al giorno, fra pazienti che hanno bisogno di prescrizioni per i tamponi e soggetti che non stanno bene. Mancando spesso la guardia medica ci chiamano anche il sabato, la domenica e la notte. Siamo nella più completa confusione". Gli ospedali, a loro volta, in affanno.

«Si stanno riaprendo reparti Covid ovunque – spiega il segretario dell’Anaao per la Toscana Centro, Franco Nassi – ed è un grave errore. Questo significa spalmare i malati e il contagio. Non è accettabile: servono strutture ad hoc, con personale dedicato. E poi bisogna assumere, altrimenti verranno di nuovo sospese attività ordinarie e controlli con ricadute pesantissime". Ultima, ma non per importanza, l’odissea tamponi. "Mi sono collegata alle 23.45 – racconta Marta, una lettrice – e avevo 3mila persone davanti. Non trovando posto, ho riprovato alle 0.20 ed erano diventate 21mila. Ho rinunciato". L’ordinanza del presidente della Regione per evitare il doppio test (rapido più molecolare) ha liberato 4mila posti, subito assorbiti dall’aumento della richiesta: ora si cerca di andare oltre.

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"Aumenteremo la capacità di processare i tamponi molecolari nei laboratori pubblici da 10mila ad almeno 20mila al giorno – ha spiegato il governatore, Eugenio Giani -. In parallelo, Estar metterà 530mila tamponi antigienici rapidi a disposizione di Asl, medici di famiglia, associazioni, farmacie e strutture private. Fino al 14 gennaio ci saranno circa 25mila test al giorno in più". Si cerca di riorganizzare il tracciamento: aprirà una nuova centrale al Mandela Forum e aumenterà il personale ad Arezzo e Carrara. Infine verranno coinvolti i cittadini chiedendo ai positivi di indicare i contatti stretti tramite un link.

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