Covid Toscana, Umbria e Liguria: Rt e incidenza, così il virus arretra

Il punto sui dati: i casi ogni centomila abitanti sono ovunque sotto la fatidica soglia dei cinquanta

Il confronto sui dati in Toscana, Umbria e Liguria

Il confronto sui dati in Toscana, Umbria e Liguria

Firenze, 8 ottobre 2021 - Il covid arretra in Toscana, Umbria e Liguria. Lo dicono i dati delle ultime settimane. Le misure di contenimento e i vaccini hanno sicuramente avuto un ruolo importante in questa ritirata del coronavirus che viaggia a numeri notevolmente minori rispetto a quest'estate.

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Numeri che confortano in vista dell'autunno 2021, dopo che l'autunno 2020 aveva visto una nuova ondata del virus che aveva portato contagi e purtroppo decessi, con uno stress notevole per le strutture ospedaliere. Il covid adesso arretra e si arriva a questo inizio ottobre 2022 con numeri sotto controllo, per quanto l'Istituto superiore di Sanità inviti comunque la popolazione alla prudenza e a non abbassare la guardia. 

Incidenza e Rt in Toscana

L'incidenza dei casi settimanali in Toscana
L'incidenza dei casi settimanali in Toscana

Nonostante la Toscana sia una delle sette regioni che rimangono in questo venerdì 8 ottobre sopra i 200 casi, la situazione è sotto controllo dal punto di vista dei principali indicatori. L'Agenas ha diffuso per la Toscana gli ultimi dati sull'occupazione di terapie intensive e posti letto ordinari covid. Ricordiamo che oltre il 10% di terapie intensive e oltre il 15% di ricoveri ordinari una regione va in zona gialla. La Toscana è attualmente al 5% sia per quanto riguarda le terapie intensive sia per quanto riguarda i ricoveri ordinari. Migliora in particolare il dato delle terapie intensive, che scende di un punto poiché era al 6%. Scende anche l'incidenza dei casi settimanali ogni centomila abitanti: nella settimana 27 settembre - 3 ottobre è al 46% contro il 68% di due settimane prima. L'ultimo rilevamento ufficiale dell'Rt in Toscana è quello del 1 ottobre, che vede un valore di 0,91

Incidenza e Rt in Umbria

L'incidenza nelle ultime tre settimane
L'incidenza nelle ultime tre settimane

L'Umbria resta una delle regioni con meno casi giornalieri in termini assoluti in questo venerdì 8 ottobre: sono stati 51. La situazione resta sotto controllo ma comunque è necessario un monitoraggio continuo. Attualmente l'occupazione di terapie intensive è al 6%, mentre quello dei ricoveri ordinari, dice l'Agenas nel suo report, è al 7%. E se dunque da un punto di vista dei ricoveri e delle terapie intensive i numeri sono ancora piuttosto alti, scende in maniera netta l'incidenza settimanale ogni centomila abitanti, che arriva al 29,9%. L'indice Rt, calcolato sull'ultimo report dell'Iss, è di 0,77

Incidenza e Rt in Liguria

L'incidenza settimanale in Umbria
L'incidenza settimanale in Umbria

Si mantengono molto bassi in Liguria i numeri sia riguardo ai contagi ogni centomila abitanti che riguardo all'occupazione di terapie intensive. Per quanto riguarda il tasso su centomila abitanti, per la seconda settimana di seguito sotto i 35 casi settimanali. E' accaduto tra il 20 e il 26 settembre e tra il 27 settembre e il 3 ottobre. Per quanto riguarda il tasso di occupazione negli ospedali è del 3% sia per le terapie intensive che per i ricoveri ordinari. L'incice Rt è 0,83. 

Età media primo contagio è 39 anni

"L'età mediana del primo contagio è a 39 anni, quella del primo ricovero è 63 anni e quella del ricovero in terapia intensiva è 66 anni". Lo ha riferito il presidente dell' Iss, Silvio Brusaferro, nella conferenza stampa settimanale di analisi dei dati del monitoraggio della cabina di regia sulla situazione epidemiologica nel Paese.

Variante Delta quasi totalità dei casi

"La variante Delta rappresenta la quasi totalità dei casi in Italia". È quanto emerge dall'ultimo monitoraggio settimanale sull'andamento del Covid in Italia dell'Istituto superiore di Sanità e del ministero della Salute. "Una più elevata copertura vaccinale e il completamento dei cicli di vaccinazione- prosegue il report- rappresentano gli strumenti principali per prevenire ulteriori recrudescenze di episodi di aumentata circolazione del virus sostenuta da varianti emergenti". È quindi opportuno realizzare un "capillare tracciamento e contenimento dei casi, mantenere elevata l'attenzione e applicare e rispettare misure e comportamenti per limitare l'ulteriore aumento della circolazione virale", conclude il monitoraggio.