Linea dura di Giani: "I no vax restino a casa". Toscana, Pfizer col contagocce

Al contronto tra Stato e Regioni il governatore spinge per il massimo rigore per chi non è vaccinato. Terze dosi: per ora c’è solo Moderna

Controllo del green pass

Controllo del green pass

Firenze, 23 novembre 2021 - Anticipare il calendario di shopping e luminarie per evitare le corse e gli assembramenti dell’ultimo minuto. Il governatore toscano Eugenio Giani detta le regole di buonsenso per vivere le festività senza rischi di impennate di contagio: l’aumento dei casi c’è, ma per ora è limitato e la curva non cresce a ritmo esponenziale. La Toscana sta vincendo lo ‘scudetto’ delle vaccinazioni, dice, e anche sulle terze dosi sta viaggiando sul podio della classifica nazionale con il 76,5% di over 60, sanitari e ospiti di Rsa già coperti con il ‘booster’.

Ma Giani pigia sull’acceleratore. Nella sua opinione il nostro Paese dovrebbe imporre l’obbligo vaccinale a tutti. Alla conferenza Stato-Regioni conferma la sua linea, condivisa con i più, che "se ci saranno restrizioni per salvare il Natale dovranno riguardare i non vaccinati, ai quali venga consentito di andare a scuola, a lavorare e fare la spesa". Per il governatore si dovrebbero mettere in campo tutte le misure per stimolare la vaccinazione, limitando la circolazione di chi non vuole vaccinarsi a fare la spesa e ai movimenti essenziali: "Ritengo che senza vaccino si dovrebbe stare molto a casa", incalza.

Quest’anno, almeno in Toscana, non ci sono problemi per l’approvvigionamento di vaccini antinfluenzali, ne sono stati acquistati un milione e 77mila (il 50% già consegnato ai medici di famiglia, il restante 50% in consegna tra domani e venerdì). Ma se ne serviranno altri la Regione ha già opzionato l’acquisto e non ci sono limiti. Anche le farmacie potranno averne senza limitazioni. Più si vaccina, anche in quel caso, meglio è: il vaccino copre quattro ceppi influenzali.

Tuttavia scarseggiano le dosi anti Covid di Pfizer. In Germania la limitazione a mille dosi di Pfizer al giorno negli hub ha scatenato furibonde proteste di medici e cittadini. In Toscana gli approvvigionamenti vengono fatti dal Farmaceutico militare per garantire la vaccinazione agli over 80, agli under 18 e la seconda dose a chi aveva già fatto la prima con Pfizer. A tutti gli altri, sia prime dosi, sia booster, l’unico vaccino a disposizione è quello di Moderna. Anche in Toscana non mancano le discussioni con i cittadini che preferiscono Pfizer perché avevano prenotato quello sul portale, ma Moderna è comunque un vaccino a Rna messaggero del tutto analogo. La prossima fornitura di Pfizer, inizialmente prevista per il 2 dicembre, è stata spostata al 16, direttamente dalla casa madre che, per l’Europa, è in Belgio.

Per la terza dose che si avvia al picco tra gennaio e febbraio si riaprono i grandi hub. "Ho intenzione di riattivare al più presto quello di Carrara", dice Giani che ha scelto di mantenere fino al 28 febbraio, con opzione fino a giugno (se sarà allungato lo stato di emergenza) il Mandela forum di Firenze. In questi giorni c’è il pienone ovunque. Con il personale in affanno perché i medici dedicati alla vaccinazione forniti tramite le società interinali dalla struttura commissariale nazionale non sono stati ancora confermati. Si attende il via libera del commissario straordinario Francesco Paolo Figliuolo.

Il video dell'intervento di Giani a "Un giorno da Pecora" su RadioUno Rai (la parte sui vaccini inizia al minuto 41 circa):