Covid Toscana, Giani: "Arrivano mezzi privati per il trasporto scolastico"

Il presidente della Regione: "Altre restrizioni a livello regionale? Quelle del Dpcm sono così tante e dolorose che non me la sento di assumerne altre"

Il presidente della Toscana, Eugenio Giani (New Press Photo)

Il presidente della Toscana, Eugenio Giani (New Press Photo)

Firenze, 26 ottobre 2020 - Quattro milioni di euro per potenziare il trasporto scolastico in Toscana con l'utilizzo anche di autonoleggiatori e bus turistici. E' la novita' annunciata dal presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, dopo il vertice con le autorita' scolastiche, insieme al dirigente regionale Ernesto Pellecchia. "Anche se gli studenti nelle scuole medie superiori andranno a fare lezione in presenza al 25% - ha affermato Giani -, riteniamo che sia importantissimo evitare la congestione dei trasporti che comunque si potrebbe venire a creare e abbiamo fatto appello perche' l'autonomia scolastica consenta di differenziare comunque gli ingressi e trovi delle soluzioni modulari e flessibili". "Stasera - ha aggiunto - approveremo in Giunta quattro milioni di euro di intervento per potenziare con autonoleggiatori, bus turistici ed altri mezzi quello che e' il sistema ordinario dei trasporti pubblici locali in modo da garantire, anche se diminuiscono gli studenti, piu' mezzi perche' questi possano stare in sicurezza". Gli interventi, ha spiegato Giani, "saranno calibrati da comune a comune. Noi fissiamo le risorse, fissiamo la disponibilita' dei mezzi, fissiamo quanto deve essere la presenza dei mezzi che oggi viene prevista all'80% e cercheremo di portarla al 50%, poi sara' un lavoro che faremo Comune per Comune".

RISTORI PER I COMMERCIANTI - Una forma di ristoro economico per i ristoratori «deve esserci da parte del Governo che ha assunto questi provvedimenti. Per quel che riguarda la Regione vedremo un attimo nel corso del tempo quali sono le nostre disponibilità di bilancio. Non sono in grado di pronunciarmi ora», ha detto Giani.

LA SCUOLA - «Noi avevamo pensato per gli studenti al 50% di lezioni fatte in modalità di didattica a distanza, il Dpcm, quindi il governo, ce lo porta al 75%, non possiamo che prenderne atto. Mi dispiace un po' per quel che riguarda la situazione delle prime e delle quinte» classi «però la situazione che c'è dal punto di vista sanitario non mi porta che a rispettare la linea del governo», ha detto Giani.

NO NUOVE RESTRIZIONI - «Sulle fughe in avanti che possono fare le regioni - ha aggiunto Giani - ovvero più restrizioni, io ritengo che le restrizioni che arrivano dal Dpcm sono così tante e dolorose che non me la sento di assumerne altre».