Covid Toscana, tasso di positivi stabile. I nuovi casi sono 1.068

Il punto sui contagi: da giovedì a sabato nuovi casi giornalieri sopra i mille e tasso di positivi sui tamponi che ha sfiorato l'11%

Un laboratorio

Un laboratorio

Firenze, 28 febbraio 2021 - C'era attesa per i dati del nuovo bollettino del coronavirus in Toscana, quello di domenica 28 febbraio. C'è attesa perché gli ultimi tre giorni, da giovedì a sabato, sono stati negativi sia per il balzo dei nuovi positivi, andato sopra i mille contagi, sia per il tasso di positivi sui primi tamponi effettuati, che ha fiorato anche l'11%. E i nuovi dati li ha diffusi Eugenio Giani in mattinata1.068 su 19.116 test di cui 14.034 tamponi molecolari e 5.082 test rapidi. Il tasso dei nuovi positivi è 5,59% (9,6% sulle prime diagnosi).

Covid Toscana domenica 28 febbraio: il bollettino completo

Una situazione che se da una parte lascia la Toscana in zona arancione almeno per la prossima settimana ha imposto l'istituzione delle tre zone rosse in due province (Pistoia e Siena) e in un comune, Cecina, in provincia di Livorno. 

Muore operatore sanitario: era stato vaccinato. 'Colpito dalla variante inglese"

La vittima è Ugo Scardigli di 53 anni, originario di Firenze e residente a Pietravairano (Caserta).  L’Asl: "La prima dose non aveva ancora prodotto anticorpi a sufficienza". QUI L'ARTICOLO

Vaccini, in settimana 25mila dosi agli anziani

Sono ben 2.500 i medici di medicina generale toscani che nei giorni scorsi hanno prenotato i vaccini e fissato gli appuntamenti per somministrare la prima dose alle persone ultraottantenni. Si tratta di oltre il 90% del totale dei medici di famiglia e hanno prenotato, attraverso il portale regionale, circa 25mila dosi che verranno somministrate in una settimana a partire da lunedì 28 febbraio. QUI L'ARTICOLO

Siena zona rossa, "casi raddoppiati in due settimane"

Il direttore generale dell'Asl Toscana Sud Est, Antonio D'Urso, sostiene il rafforzamento delle misure restrittive nel Senese, dove - spiega - in due settimane i casi sono raddoppiati e sono state individuate molte varianti del virus. QUI L'ARTICOLO

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Iacopo Melio dimesso dall'ospedale

Dopo quasi un mese di ricovero il consigliere regionale Iacopo Melio è tornato a casa: il suo messaggio pubblicato sui social. QUI L'ARTICOLO

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La polemica-scuola

Sale intanto la polemica sulla scuola tra chi vorrebbe che gli istituti rimanessero regolarmente aperti e parte del mondo scientifico, che invece individua proprio nella scuola uno dei motivi degli aumenti del contagio. C'è un legame diretto fra l'aumento dei ricoveri per Covid-19 nelle unità di terapia intensiva e la riapertura delle scuole: lo dice il matematico Giovanni Sebastiani, dell'Istituto per le Applicazioni del Calcolo 'Mauro Picone' del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr-Iac). «L'analisi delle curve del numero dei ricoverati nei reparti di terapia intensiva in Italia - dice Sebastiani - indica che il ritorno all'attività didattica in presenza dopo le vacanze di Natale sta veicolando l'attuale aumento della diffusione dell'epidemia di SarsCov2 in Italia», rileva. «Allo scopo di limitare la diffusione dell'epidemia nel nostro Paese, penso - dice il matematico - che sia importante interrompere quanto prima l'attività didattica in presenza in tutte le scuole, indipendentemente dalla fascia d'età, e nelle università».

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Palazzuolo sul Senio vieta sconfinamenti in Emilia Romagna

Con alcune zone dell'Emilia Romagna messe in restrizioni 'arancio scurò, tra cui l'area di Bologna, in Toscana il sindaco Philip Gian Piero Moschetti di Palazzuolo sul Senio ( Firenze), comune confinante, ha emesso un'ordinanza che vieta ai suoi cittadini lo sconfinamento in Emilia Romagna, il cui confine dista pochissimo dal paese. L'ordinanza considera «il carattere particolarmente aggressivo e diffusivo delle varianti del virus CoViD e l'incremento dei casi nei comuni limitrofi delle province di Bologna e Ravenna» e dispone che «dal territorio comunale non sono consentiti gli spostamenti da e verso i comuni dell'Emilia Romagna distanti meno di 30 chilometri dai confini comunali».

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Empoli, ospedale in sofferenza

Nell'ospedale di Empoli «c'è la necessità di riaprire la seconda rianimazione covid, questo ci impone attenzione. Inoltre siccome ci si sta avvicinando ai numeri di novembre, si sta parlando di aprire un quinto reparto di degenza Covid: stiamo aspettando, dobbiamo essere pronti a dare una risposta». Lo dice all'Ansa la direttrice sanitaria dell'ospedale di Empoli (Firenze), Silvia Guarducci, dove oggi ci sono 77 ricoverati in area Covid e 10 nella terapia intensiva dedicata. «L'ospedale risente di una situazione critica - prosegue Guarducci - ma lungi da me dare indicazioni sui colori delle zone, sono un tecnico. Con i sindaci della zona siamo in costante contatto, con loro ci eravamo già confrontati. Facciamo parte di un'Asl Toscana Centro con 13 ospedali e ci diamo una mano al bisogno. Per esempio, ora siamo noi che stiamo aiutando quello di Pistoia». La zona dell'Empolese Valdelsa, al momento, resta in bilico verso un possibile passaggio a 'rossà nei prossimi giorni: oggi i contagi in più rilevati sul territorio sono stati 63.

Covid, attenzione alla mascherina sistemata male

Occhio alla mascherina sistemata male sul viso: se convoglia troppa aria verso gli occhi potrebbe innescare la sindrome dell'occhio secco. Lo dice Rita Mencucci, oculista all'Azienda ospedaliera universitaria Careggi di Firenze. LEGGI L'ARTICOLO