Immunità, traguardo possibile a settembre. I ventenni in cima alla lista prenotazioni

Occhi puntati sul rientro in classe. Negli hub aumentano gli insegnanti. Ma sono ancora troppi i ragazzi in età scolare non coperti

Vaccino Covid

Vaccino Covid

Firenze, 1 agosto 2021 - Agosto e settembre saranno i mesi del rush finale per la vaccinazione. Entro quel termine si conta di raggiungere il traguardo minimo dell’immunità diffusa, con la copertura dei tre quarti della popolazione. Obiettivo che consentirà di proteggere dal dilagare del contagio e dal conseguente rischio di proliferazione di nuove varianti. Dal 30 settembre cominceranno a chiudere anche, progressivamente, gli hub. A novembre si conta di concludere la campagna vaccinale, a meno che non si decida prima di effettuare un terzo richiamo.  

In Toscana su una popolazione di 3 milioni e 600mila abitanti la soglia da raggiungere è di 2 milioni 700mila residenti, ovvero circa 5 milioni e 400mila iniezioni (cui sottrarre chi ha fatto la dose unica di Johnson & Johnson). Avendone già effettuate oltre 4 milioni, ne mancano 1 milione e 400mila. Un obiettivo alla portata, visto che da qui al 12 settembre sono già prenotati oltre 800mila, di cui 52mila under 20, 240mila nella fascia 20-29, 145mila 30-39, 190mila 40-49, 125mila 50enni, 60mila over 60. In agosto la Toscana dovrebbe avere a disposizione 276.500 dosi di Moderna, 608.400 di Pfizer, mentre vanno a esaurimento AstraZeneca e Johnson & Johnnson.

Agosto sarà un mese centrale nella preparazione delle strategie per il rientro in classe. Se siamo su percentuali elevate di copertura del corpo docente, non va altrettanto bene fra i ragazzi di età compresa fra i 12 e i 19 anni. Tra gli insegnanti delle scuole pubbliche hanno fatto almeno la prima dose oltre 50mila persone su una platea di 58mila (41mila di ruolo più 17mila supplenti), vale a dire l’84%. Il ministero della Salute ha dato tempo alle Regioni fino al 20 agosto per fare un censimento esatto ma si aspetta l’ok del garante della privacy per incrociare i dati dell’ufficio scolastico regionale con l’anagrafe vaccinale, come avvenuto per il personale sanitario. Sono ancora troppo pochi, invece, gli under 20 vaccinati: 60mila almeno con la prima su una platea di circa 270mila. Siamo la seconda regione in Italia con il maggior numero di ragazzi in età scolare non ancora vaccinati, ma scontiamo del fatto di essere partiti in ritardo per una scelta prudenziale del governatore Eugenio Giani che ha aspettato di avere più dati relativi agli effetti collaterali.

Le prenotazioni in quella fascia d’età da qui a settembre sono 52mila. Numeri sempre troppo bassi (per ora inferiori al 50%) per avere classi immunizzate. Anche se c’è da tenere conto che dal 10 agosto per la vaccinazione della popolazione nella fascia 12-15 anni entreranno in campo i pediatri che già dalla prossima settimana cominceranno a telefonare alle circa 70mila famiglie dei loro assistiti per prendere gli appuntamenti. E che dopo il periodo di ferie riprenderà impulso anche la vaccinazione dai medici di famiglia. Se si arriverà all’obiettivo dipenderà molto dalla richiesta ta di vaccini che, dopo una caduta in picchiata, ha ripreso ritmo grazie soprattutto ai più giovani sollecitati anche dall’obbligo di Green pass per molte attività. La fascia dei ventenni traina la ripresa delle prenotazioni. Nell’età tra i 20 e i 29 anni, tra già vaccinati e prenotati si sfiora la percentuale del 90%.

Il virus va al galoppo. Sono 4.356 i nuovi positivi negli ultimi 7 giorni, rispetto ai 2.595 dei 7 giorni precedenti con un incremento del 68%, una crescita della curva decisamente meno impetuosa rispetto a 7 giorni fa. Mentre aumentano i ricoveri: +56% negli ultimi sette giorni. Ieri erano 154 (13 in più rispetto al giorno prima) contro i 99 di sabato scorso. Nella settimana precedente l’aumento era stato del 29%. Cresce a 119 il tasso dei nuovi casi settimanali su 100mila abitanti, a 150 scatta la zona gialla se si accompagna all’occupazione di posti letto superiore al 15% delle terapie ordinarie o al 10% dei letti intensivi. Ancora distanti da quelle soglie ma attualmente tra le regioni più a rischio dopo metà agosto.