Il Covid un anno dopo: balzo dei contagi. Ma chi si è immunizzato non ha sintomi

Toscana, Umbria e Liguria alle prese con la variante Delta, che ormai rappresenta il 70% dei casi segnalati alle autorità sanitarie

A migliaia in strada a Firenze subito dopo la vittoria degli Europei

A migliaia in strada a Firenze subito dopo la vittoria degli Europei

Firenze, 19 luglio 2021 - Il mix esplosivo di casi di variante Delta al galoppo, principalmente importati da chi torna da soggiorni di studio o vacanza all’estero, e i festeggiamenti per la vittoria dell’Europeo di calcio fa perdere all’Italia il benefit dell’estate che, nel 2020, ci aveva fatto sperare nella fine di un incubo. Invece siamo in un loop , riparte la giostra: unico modo per fermarla, il vaccino.

Dati Covid
Dati Covid

Insomma ci siamo giocati l’estate anche col pallone: un focolaio infettivo è segnalato a Firenze per la notte della finale al maxischermo al parco delle Cascine: ancora i positivi sono solamente 3 su 9 contatti segnalati. Numeri piccoli generati dalla reticenza dei giovani coinvolti a segnalare i contatti (per non costringere gli amici alla quarantena), ma si teme che il focolaio possa allargarsi a macchia d’olio, visto che c’erano sicuramente più di duemila persone. Per non parlare dei festeggiamenti.

La Toscana ripiomba esattamente nella condizione della settimana compresa tra il 28 settembre e il 4 ottobre: i positivi erano già cominciati a salire dopo un’estate di baldorie post lockdown e in quel momento cominciò la crescita esponenziale, al raddoppio settimana dopo settimana, che scatenò la seconda terribile ondata di contagi. In quei sette giorni dello scorso anno la Toscana totalizzò 1.103 positivi, con 125 persone ricoverate. Nella settimana che si è chiusa ieri i nuovi casi registrati sono stati 1.028, più del doppio rispetto ai 464 della settimana precedente, con un incremento del 122%, una percentuale così elevata non era mai stata registrata in Toscana neppure nelle settimane peggiori in cui il virus picchiava forte.

L’effetto variante Delta si nota: in Toscana rappresenta il 70% dei nuovi casi, il 25% è di variante Alfa (inglese) e il 5% di Gamma (brasiliana). La Delta in un mese ha scalzato l’Alfa ed è ormai prossima a sostituirla totalmente. I ricoverati ad oggi sono 82, in crescita, ma con un numero complessivo minore rispetto ai 125 dello scorso ottobre quando durante l’estate si erano ridotti fino a soli 11. Mentre quest’anno non siamo mai riusciti a svuotare del tutto gli ospedali dal Covid.

I vaccini funzionano. Lo dicono i numeri. Fra i nuovi contagiati circa il 30% è già vaccinato – perché, ricordiamolo, il vaccino garantisce protezione dagli effetti della malattia garvi e moderati, ma può non scongiurare il contagio infettivo – Praticamente tutti non hanno sintomi. E, fondamentale, nessuno ha avuto necessità di ricovero. I decessi: lo scorso anno nella settimana tra il 28 settembre e il 4 ottobre in Toscana erano stati 9, lo stesso numero di quelli registrati nella settimana appena conclusa. Ma si riferiscono a contagi di periodi pregressi.

In Umbria e Liguria , la situazione è speculare. I contagi di Delta corrono. E’ impietoso il paragone fra la settimana di luglio appena conclusa e la stessa di un anno fa. In Toscana erano stati registrati 52 nuovi positivi contro 1.028. Ricoveri: 82 contro 12. I decessi erano stati 7 e la scorsa settimana sono stati 9, a fronte di un numero di contagi enormemente più grande. In Liguria tra il 13 e il 19 luglio 2020 erano stati segnalati 62 nuovi casi, nella settimana che si è appena chiusa 286, con un aumento rispetto alla precedente del 138% (120 casi e in quella prima 70). I numeri confermano la crescita esponenziale. Quanto ai ricoveri, la settimana di luglio dello scorso anno in Liguria erano 27, 10 in più rispetto ai 17 di ieri. Anche il numero dei decessi è inferiore: 4 rispetto ai 6 del 2020. In Umbria il contagio galoppa: sono 207 i nuovi positivi registrati nella settimana conclusa, rispetto ai 58 di quella precedente, con un incremento spaventoso: +257%. Un anno fa i nuovi casi erano stati nella stessa settimana appena 6. E’ ora di vaccinare.