Studentessa positiva al Dagomari, le mascherine evitano contagi

La ragazza ha lasciato l’istituto appena saputo che un familiare si era ammalato: ora è in quarantena Le misure di sicurezza hanno scongiurato problemi per i compagni

Migration
PRATO Secondo caso di Covid nelle scuole pratesi. Si tratta di una studentessa del Dagomari che si era sottoposta a tampone la scorsa settimana perché un familiare era risultato positivo. La giovane è uscita da scuola venerdì mattina, appena ha saputo della positività in famiglia, e da allora si trova in isolamento nella propria abitazione. Ieri è arrivato il risultato del suo test: ha contratto il Covid anche lei e adesso resterà in quarantena per i prossimi quattordici giorni. La ragazza sta bene ed è asintomatica. L’Asl ha effettuato l’indagine epidemiologica per risalire ai contatti della giovane: viste le misure messe in atto dal Dagomari, l’azienda sanitaria non ha ritenuto necessario sottoporre nessun compagno di classe a controlli proprio in virtù delle alte misure di prevenzione in vigore nell’istituto di via Reggiana. Nei giorni scorsi la preside, Maria Gabriella Fabbri, era stata criticata da alcuni genitori per aver deciso di mantenere l’obbligo della mascherina anche in classe. Una misura che, in questo caso, ha contribuito ad evitare che un’intera sezione fosse messa in quarantena con tutti i disagi che ne conseguono. "La scuola va avanti normalmente, le lezioni continuano perché non dobbiamo prendere nessuna misura di contenimento per la classe – spiega proprio la preside del Dagomari, Maria Gabriella Fabbri – E’ vero, nei giorni scorsi alcune famiglie si erano lamentate delle mascherine in classe, si tratta di misure prese per il bene di tutti. Protezioni personali e distanziamento sono fondamentali per arginare la diffusione del virus e proteggere i nostri studenti dal Covid". In totale sono due gli studenti contagiati dall’inizio della scuola: la prima era stata una studentessa del liceo Brunelleschi che si era sottoposta di propria iniziativa al tampone. La giovane però, invece di attendere l’esito del test in isolamento era comunque tornata a scuola sollevando critiche anche da parte della preside Maria Grazia Ciambellotti. L’Asl ha disposto il tampone per tre compagne di classe della giovane per le quali si attendono ancora i risultati. Intanto ieri in Toscana i nuovi positivi sono stati 84 (29 identificati in corso di tracciamento e 55 da attività di screening). La buona notizia è che a Prato sono emersi soltanto due nuovi casi dopo giorni costantemente a doppia cifra. Si tratta di due cittadini di origini straniere, ma non cinesi (la comunità in questi giorni è molto preoccupata per la diffusione del virus fra alcuni orientali). L’età media degli ultimi 84 casi registrati è di 40 anni circa (il 24% ha meno di 26 anni, il 27% tra 26 e 40, il 41% tra 41 e 65, l’8% ha più di 65 anni) e, per quanto riguarda gli stati clinici, il 70% è risultato asintomatico, il 20% pauci-sintomatico. In particolare 3 casi sono ricollegabili a rientri dall’estero, di cui uno per vacanza (Croazia). Altri tre casi sono stati individuati grazie ai controlli attivati nei porti e nelle stazioni, di cui uno riferibile ad un cittadino residente fuori regione. Il 52% della casistica è un contatto collegato a un precedente caso. I guariti crescono di 22 unità e raggiungono quota 9.726 (70% dei casi totali). I tamponi eseguiti hanno toccato i 681.070, 4.138 in più rispetto all’ultimo report. Gli attualmente positivi sono 3.018, +2,1%. I ricoverati invece sono 117 (8 in più), di cui 23 in terapia intensiva (stabili). Per fortuna non si registrano nuovi decessi. Passando alle singole province, sono 4.046 i casi complessivi ad oggi a Firenze (3 in più), 805 a Prato (+2), 973 a Pistoia (+5), 1.484 a Massa (+9), 1.732 a Lucca (+11), 1.387 a Pisa (+25), 685 a Livorno (+2), 1.080 ad Arezzo (+6), 581 a Siena (+9), 577 a Grosseto (+11). Complessivamente, 2.901 persone sono in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi (54 in più rispetto all’ultimo report). Sono 5.228 (280 in più, più 5,7%) i pazienti, anche loro isolati, in sorveglianza attiva, perché hanno avuto contatti con persone contagiate (Asl Centro 1.658, Nord Ovest 2.558, Sud Est 1.012). Le persone complessivamente guarite sono 9.726 (22 in più, più 0,2%): 221 clinicamente guarite (stabili), divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione e 9.505 (22 in più, più 0,2%) dichiarate guarite a tutti gli effetti, le cosiddette guarigioni virali, con doppio tampone negativo. Restano 1.152 i deceduti dall’inizio dell’epidemia, cosi ripartiti: 418 a Firenze, 53 a Prato, 81 a Pistoia, 177 a Massa Carrara, 148 a Lucca, 93 a Pisa, 65 a Livorno, 51 ad Arezzo, 33 a Siena, 25 a Grosseto, 8 persone sono decedute sul suolo toscano ma erano residenti fuori regione. Il tasso grezzo di mortalità toscano (numero di deceduti/popolazione residente) per Covid-19 è di 30,9 ogni 100.000 residenti contro il 59,2 ogni 100.000 abitanti della media italiana (11° regione). Per quanto riguarda le province, il tasso di mortalità più alto si riscontra a Massa Carrara, davanti a Firenze e Lucca, il più basso a Grosseto. Si.Bi.