Radicofani, nel borgo scatta il mini-lockdown: scuole chiuse, saracinesche giù

Nel Senese torna a far paura l’impennata dei casi Covid: a Radicofani niente lezioni almeno fino a martedì

Strade deserte a Radicofani; nel riquadro il sindaco Fabbrizzi

Strade deserte a Radicofani; nel riquadro il sindaco Fabbrizzi

Radicofani (Siena), 22 novembre 2021 - C’era il sole ieri a Radicofani. Baciava il torrione della Rocca, la fortezza medievale che, come un dito di pietra indica il cielo della Val d’Orcia. Cento metri più sotto, Radicofani, poco più di mille anime accoccolate ai piedi del forte, sembrava un borgo fantasma. C’era il sole anche lì e i turisti, ma pochissime facce di residenti in giro a goderseli. E molte botteghe col bandone abbassato.Il motivo? L’impennata di contagi che, da almeno 72 ore, ha fatto salire il livello d’allerta. Perché 26 positivi, di cui 5 studenti su una popolazione di 1.067 abitanti vaccinata all’81,6 per cento, significa che qualcosa potrebbe andare storto. O è già andato.

Per questo il sindaco Francesco Fabbrizzi ha tagliato corto, firmando sabato pomeriggio l’ordinanza: scuole materne, elementari e medie chiuse e 80 alunni per lunedì e martedì, a casa. Almeno finché il focolaio non si raffredderà.

"Si tratta – spiega Fabbrizzi – di un provvedimento cautelativo: c’è una crescita preoccupante di positivi e sappiamo che sono molte le famiglie coinvolte. Nei prossimi giorni decideremo se riaprire in relazione all’andamento dei contagi". Proteste? Strepiti No Vax? Macché. Il borgo ha fatto quadrato e compreso la scelta: meglio un mini-lockdown leggero che un focolaio sull’uscio di casa. Così molti negozi hanno abbassato spontaneamente la saracinesca e la gente ha seguito l’invito a stare a casa. "Da giorni stiamo facendo molti tamponi rapidi. E dal risultato abbiamo capito che avremmo avuto diversi positivi. Fin dallo scorso fine settimana ho invitato i cittadini a stare a casa per limitare al massimo la circolazione del virus. Che, purtroppo, i danni li ha già fatti".

Ma perché a Radicofani? I maliziosi, in paese, danno la colpa ai festeggiamenti di una partita di calcio. Brindisi, abbracci, sudore, contatti stretti. Ma il sindaco lo esclude. "L’impennata è dovuta probabilmente alla casualità, ma presto capiremo da dove è partito il contagio". Intanto il mini-lockdown volontario va avanti all’ombra del dito di pietra della Rocca. Indica il cielo di Radicofani. E forse anche la lezione di questo strappo di Val d’Orcia: prudenza e rispetto sono i migliori alleati contro il virus.