Toscana, covid in aumento: "La guerra sposta l'attenzione, ma il virus circola"

"La pandemia non è alle spalle. Di omicron 2 sappiamo poco", dice il presidente dell'ordine dei Medici di Firenze Dattolo. "Fate la terza dose e vaccinate i bambini"

Firenze, 10 marzo 2022 - “L’aumento dei casi di positività negli ultimi giorni ci fa preoccupare. I dati parlano di un incremento del 27%, rispetto ad una settimana fa”. Il presidente dell’ordine dei Medici di Firenze, Pietro Dattolo, fa il quadro della situazione. E invita ancora una volta “alla prudenza”. “Il Covid non è affatto alle spalle - dice -. L’emergenza è finita, ma non la malattia”.

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Covid Toscana, i dati del 10 marzo

Ormai sparita la Delta, da gennaio la variante Omicron ha preso piede in Italia. Adesso, abbiamo un “57% di Omicron, un 37% di Omicron 1 ed un 6% di Omicron 2, della quale sappiamo però pochissimo”, prosegue Dattolo. Il guaio è che “in Italia si sequenza poco”.

Pietro Dattolo
Pietro Dattolo

Così, i dati vanno “dedotti”. “Siamo a conoscenza del fatto che la Omicron è meno violenta, ma più contagiosa. Da studi sperimentali si è visto che il virus si replica molto poco nelle cellule polmonari, ma moltissimo nelle vie aeree superiori. Il che significa che abbiamo meno polmoniti e più raffreddori”. Un dato incoraggiante. La speranza è che la Omicron 2 mantenga caratteristiche simili.

“L’arrivo di una variante molto contagiosa e virulenta sarebbe un disastro. Per fortuna, nulla di simile è all’orizzonte”, afferma Dattolo. Ma il trend in crescita deve comunque rappresentare un campanello di allarme.

“Lo vediamo da Francia e Inghilterra, Paesi che sul fronte del contagio sono ‘più avanti’ di noi di una settimana”, prosegue il presidente dell’ordine. Ma cosa sta succedendo? “Si stanno sommando una serie di situazioni - osserva Dattolo -. Tra alcune persone si è diffusa l’idea che il Covid sia alle spalle. Una percezione sbagliata che si è accentuata con lo scoppio della guerra, che per forza di cose ha spostato l’attenzione su una realtà ancor più grave. Allo stesso tempo, abbiamo pochissimi bambini vaccinati. E poi gli anticorpi del booster, dopo quattro mesi, tendono un po’ a decrescere”.

Il dato positivo è che “gli ospedali reggono”. Ma l’attenzione deve restare sempre molto alta. “Bisogna mantenere comportamenti improntati alla cautela - dice Dattolo, - e poi procedere con la terza dose, che purtroppo molte persone non stanno facendo. Anche vaccinare i piccoli è importante. Ho visto complicanze molto gravi tra i bambini. Non dimentichiamo che i danni da vaccino sono infinitamente minori dei danni che può provocare la malattia. Le varianti si sviluppano là dove non ci sono i vaccinati. Per cui chi non si è sottoposto al vaccino proceda senza esitazioni”.