Covid Italia 3 luglio, i nuovi positivi sono 932

Sono 204 i ricoverati in terapia intensiva, con 2 nuovi ingressi

Controllo dei test molecolari

Controllo dei test molecolari

Roma, 3 luglio 2021 - E' di 932 nuovi casi (totale 4.262.511), 22 morti (totale 127.637), -2.203 nuovi positivi (totale 45.576), 3.110 dimessi/guariti (totale 4.089.298) il bilancio della situazione della pandemia da Covid-19 di oggi in Italia, secondo il bollettino del Ministero della Salute. Sono 204 i ricoverati in terapia intensiva, con 2 nuovi ingressi; i ricoverati con sintomi sono 1.394 (-75 da ieri); 43.978 le persone in isolamento domiciliare. 228.127 i nuovi tamponi effettuati rispetto a ieri: il tasso di positività si attesta così al 0,41%.

Un quadro epidemiologico in netto miglioramento, con le terapie intensive che si stanno ormai svuotando e sono ben al di sotto della soglia di allarme. La pandemia da Covid-19 in Italia sta rallentando significativamente, come dimostra l'ulteriore calo dell'indice di trasmissibilità Rt - questa settimana a 0,63 - e del tasso di incidenza che è sceso a 9 casi su 100mila abitanti. I dati dell'ultimo monitoraggio settimanale della Cabina di regia confermano dunque il trend positivo, ma a preoccupare è ora la crescente prevalenza delle varianti del virus SarsCov2: la Delta, più temibile perchè più contagiosa, ha raggiunto una diffusione pari al 22,7% dei casi e, secondo l'ultima indagine rapida dell'Istituto superiore di sanità, è ormai presente in 16 Regioni.

Il monitoraggio fotografa dunque un'Italia in cui tutte le Regioni sono a rischio basso e con un tasso nazionale di occupazione in terapia intensiva al 3% (la soglia critica è il 30%), ed anche il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale scende ulteriormente e si attesta al 3% (soglia critica 40%). I dati del ministero della Salute confermano il trend in discesa, con ieri 794 positivi (giovedì erano stati 882) e 28 vittime (giovedì 21), mentre il tasso di positività è stabile allo 0,4%. Tuttavia l'allarme resta poichè, sebbene in assoluto i nuovi casi siano in diminuzione, la proporzione delle infezioni causate da varianti delta e kappa (la seconda faceva parte della famiglia della variante delta ed è ora distinta) è in aumento. Lo rileva il monitoraggio settimanale, e la conferma arriva appunto dalla nuova indagine rapida condotta dall'Iss e dal Ministero della Salute, relativa al 22 giugno. A questa data, la variante Delta aveva infatti una prevalenza pari al 22,7% ed è stata identificata in 16 Regioni/Province autonome, con un range tra lo 0 e il 70,6%.

COVID TOSCANA, I DATI DEL 3 LUGLIO

Speranza: "Pandemia non è finita"

La pandemia da Covid-19 in Italia "non è finita e non è chiusa: rivendichiamo sicuramente una situazione diversa, che ci ha consentito di fare le aperture graduali, ma non dobbiamo assolutamente immaginare che la partita sia finita. Abbiamo bisogno di proseguire ancora con attenzione, cautela, gradualità, soprattutto alla luce delle tante varianti che stanno rendendo più difficile questa sfida e rispetto a cui abbiamo bisogno di tenere altissimo il livello di attenzione, di controllo, di verifica: penso che questa sarà ancora la linea delle prossime settimane". Così il ministro della Salute Roberto Speranza, intervenendo a Roma alla presentazione della Costituzione etica della Federazione nazionale dei Tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione. "Oggi - ha continuato - siamo in una fase diversa della pandemia. Come è noto sono tra i più prudenti, tra i più cauti, tra quelli che hanno insistito perché il percorso di riapertura fosse graduale, senza passi troppo precipitosi. Questo percorso graduale, avviato il 26 aprile, ci ha consentito di avere oggi una fotografia che è oggettivamente migliore di quella di pochi mesi fa. I numeri con cui facciamo i conti ogni giorno sono significativi. Avevamo quasi 30mila persone nei nostri ospedali, ora ne abbiamo meno di 1.500, quindi -95%; avevamo 3800 persone in terapia intensiva ora ne abbiamo circa 220, -90%, e anche il numero dei contagiati quotidiano è molto sceso", ha concluso Speranza.

I dati del 2 luglio

Ieri siono stati 794 i Covid in Italia , contro gli 882 di giovedì. Con 199.238 tamponi, 11 mila piu' di ieri, tanto che il tasso di positivita' scende dallo 0,5 allo 0,4%. I decessi sono stati 28 (giovedì 21), per un totale di 127.615 vittime dall'inizio dell'epidemia. Ancora in calo i ricoveri.

Aperture

Nel Governo è soprattutto la Lega con Giancarlo Giorgetti a spingere per ulteriori aperture a favore della movida estiva, in primis delle discoteche. Il responsabile dello Sviluppo economico ha sollevato ieri di nuovo il tema verso la fine del Consiglio dei ministri e il suo partito non vuole sentire parlare di altri indennizzi ai gestori di locali notturni in cambio dell'ennesimo rinvio della riapertura. Una proposta per la movida viene dai sindaci, nel giorno dell'esordio del certificato verde europeo anti- Covid 19. "L'idea di utilizzare il green pass per entrare in quei luoghi di città dove l'aggregazione e l'assembramento è impossibile da evitare è uno strumento che dobbiamo valutare - dice Matteo Ricci, primo cittadino di Pesaro (Pd) e presidente della Lega delle Autonomie locali (Ali), nella sua relazione all'assemblea - Magari può diventare un incentivo per quei giovani o meno giovani che vogliono divertirsi a vaccinarsi".

Vaccino anti Covid, Figliuolo: "Pronti per la terza dose, la scienza dirà se e quando"

"Dobbiamo metterci d'accordo: se diciamo che il vaccino funziona e il green pass serve, allora dobbiamo usarli per far funzionare delle attività che oggettivamente sono più a rischio, ma dall'altro lato non è che oggi non ci siano incontri e chi balla - dice il presidente della Conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga -. Semplicemente non lo fanno nei luoghi regolari per farlo». Ma nell'esecutivo sembra prevalere ancora la linea della prudenza - il premier Mario Draghi si sarebbe mostrato preoccupato dalla variante Delta del coronavirus - e venire rinviata la riapertura delle discoteche anche oltre il 10 luglio che sembrava la data limite.

I vaccini

Se da un lato il diffondersi della variante Delta del Covid 19 desta qualche preoccupazione, il ritmo della campagna vaccinale fa ben sperare. Con 500 mila somministrazioni giornaliere ormai a regime, la campagna procede spedita e supera le 51 milioni di dosi, con il 55% degli italiani che ne ha ricevuta almeno una e il 31,3% che è completamente immunizzato. Parla di «importante miglioramento» il ministro della Salute, Roberto Speranza, avvertendo però che «la partita non è chiusa». E in Alto Adige, dove 1.559 persone sono state trovate positive al Covid nonostante abbiano ricevuto una o due dosi (un dato che viene tuttavia considerato nella norma dagli esperti), sono stati sospesi oltre 115 sanitari che non si sono vaccinati. Intanto il bollettino nazionale di oggi parla di 776 nuovi casi e 24 vittime, con un tasso di positività allo 0,4%, sostanzialmente stabile. Solo 4, in Emilia-Romagna e Piemonte, i nuovi ingressi in rianimazione.

«La priorità delle prossime settimane - spiega il ministro Speranza - sarà ancora la lotta contro il Covid, perché è vero che siamo in condizioni molto migliori di qualche settimana fa, ma non possiamo considerare chiusa la partita. Dobbiamo coltivare il percorso di gradualità iniziato il 26 aprile». E per chiudere il percorso sarà fondamentale anche raggiungere gli over 60 che non sono ancora vaccinati. Per questo prosegue il lavoro dei 50 team mobili disposti dalla struttura commissariale per «scovare» quanti non sono riusciti o non hanno voluto prenotarsi, specie nei luoghi più remoti del Paese.

Vaccini in vacanza

Al via con i vaccini in vacanza. Piemonte e Liguria fanno da apripista e l'accordo, all'insegna della reciprocità, sarà operativo da giovedì, 1 luglio. La data è stata ufficializzata oggi dai due governatori, Alberto Cirio e Giovanni Toti, mentre la Lombardia sta sondando la possibilità di un analogo accordo, sempre con la Liguria. La vaccinazione in vacanza, hanno rimarcato Cirio e Toti «aiuta la campagna a non rallentare». Un timore espresso, su scala nazionale, dal viceministro Pierpaolo Sileri: «Credo che da metà luglio ci sarà un calo di richiesta delle vaccinazioni», quindi l'invito è a «insistere sulla vaccinazione, anche dei ragazzi. Dobbiamo spingere per l'inoculazione alle persone sotto i 50 anni e non dare l'idea che ci si possa vaccinare a settembre-ottobre, cioè finire l'estate, perché proprio in quel periodo comincerà una recrudescenza dei contagi e finiranno in ospedale o in terapia intensiva proprio quelli che non sono vaccinati».

L'accordo sui vaccini in vacanza arriva nel giorno in cui si contano 679 nuovi positivi (ieri erano stati 389) e 42 vittime (di cui 22 dal ricalcolo della regione Campania), mentre ieri erano state 28. Il tasso di positività è dello 0,3%, in lieve calo rispetto allo 0,5% di ieri. Sono 270 i pazienti ricoverati in terapia intensiva, con un calo di 19 rispetto a ieri nel saldo tra entrate e uscite; i ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 1.676, in calo di 47 unità. In questo contesto, dunque, Piemonte e Liguria, si sono alleate per la somministrazione delle dosi nel cuore dell'estate. L'accordo per la reciprocità vaccinale si protrarrà fino a metà settembre, ma Cirio ha anticipato che in Piemonte i turisti liguri potranno essere vaccinati anche durante le prossime vacanze sciistiche invernali, se sarà ancora necessario.

«Credo che questa intesa aiuti - ha sottolineato Toti - in un momento in cui la campagna vaccinale sta rallentando: agevolando i cittadini mettiamo tutti più al sicuro. Dopo l'entusiasmo e la vaccinazione con grande rapidità delle categorie più fragili, oggi gli slot vaccinali liguri sono sostanzialmente disponibili: l'appuntamento viene dato nell'arco delle 48 ore successive alla prenotazione. L'accordo è fatto d'intesa con la struttura del generale Figliuolo, e lo mettiamo a disposizione anche delle altre Regioni d'Italia che lo ritengano opportuno».

«Le strutture tecniche - ha aggiunto Cirio - hanno coronato la nostra volontà politica: portare il vaccino alle persone e non le persone al vaccino. Questo è il segreto che sta dietro al fatto che le campagne vaccinali di Liguria e Piemonte stanno andando molto bene. Crediamo nella scienza e nel fatto che i vaccini siano l'unica arma per relegare il Covid per sempre nel passato. Ecco perché vogliamo appianare ogni ostacolo che possa frapporsi fra il cittadino e la vaccinazione». I due portali regionali per le vaccinazioni permetteranno l'accesso e la prenotazione dei reciproci vacanzieri, i quali otterranno l'appuntamento nella data più vicina a quella già prevista per il richiamo. Sarà necessario autocertificare un soggiorno di almeno due settimane e indicare, oltre ai dati identificativi e per il contatto, anche il tipo e la data della prima dose di vaccino, oltre alla località della vacanza.

La Lombardia ci pensa: «Stiamo facendo delle valutazioni - ha spiegato il presidente della Regione, Attilio Fontana -. Con Toti ne ho parlato perché mi ha chiamato, Bisogna avere un pò di calma e capire quanti saranno i vaccini e come saranno distribuiti».

L'Emilia-Romagna sta invece valutando l'ipotesi di anticipare la seconda dose di AstraZeneca per gli over 60, mentre il Lazio ha superato il traguardo dei 2 milioni di vaccinati con la seconda dose, il 39% della popolazione con almeno 12 anni. La Puglia è arrivata a quota 3,5 milioni di dosi inoculate, la Toscana a 3 milioni. Il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani teme carenza nelle disponibilità per i mesi estivi: «Dalle mail - dice - risulta che saranno 30-40% in meno, ma dalle dichiarazioni del generale Figliuolo risulta che invece saranno solo il 5% in meno. Quindi - è fiducioso Giani - non ci saranno problemi nel confermare le prenotazioni».

Timori per l'arrivo dei tifosi inglesi a Roma

Gli Europei di calcio potrebbero diventare un veicolo per una più ampia diffusione della variante Delta di Sars-CoV-2 in Italia. Dopo la vittoria dell'Inghilterra sulla Germania, si prevedono infatti in arrivo a Roma migliaia di tifosi inglesi per la prossima partita e "il rischio purtroppo sale". A dirlo all'Adnkronos Salute è il virologo Fabrizio Pregliasco, docente dell'Università Statale di Milano. "E' un guaio - afferma - perché è chiaro che la probabilità di contagio con un singolo contatto è bassa, ma più contatti ci sono e più sarà facile avere una situazione di rischio e quindi di potenziale infezione". Insomma, "c'è la possibilità di una fregatura - avverte il virologo - E non so quanto il Green pass in questa fase iniziale abbia un effetto così sistematico e adottato, quindi non so anche quanto allo sbarco in aeroporto, o nei confronti di chi arriverà con mezzi diversi, si riesca a controllare". Del resto, aggiunge, "prevedere 5 giorni di quarantena costerebbe ai tifosi una barcata di soldi". E allora come difendersi? "Bisogna chiudersi in casa, nella capanna, e aspettare che la buriana passi. Ma la vedo difficile - conclude Pregliasco - anche perché non è che si riconoscono e poi il virus, una volta entrato, si diffonde".

L'Oms sulla variante Delta

Sono 96 i Paesi che, al 29 giugno, hanno segnalato casi di variante Delta di Sars-CoV-2. Un dato "probabilmente sottostimato" per le "limitate capacità di sequenziamento" necessario a identificare i mutanti del coronavirus pandemico. Lo segnala l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) nel suo report settimanale sull'andamento dell'epidemia globale di Covid-19, evidenziando che "un certo numero di questi Paesi attribuisce alla variante Delta picchi di infezioni e ricoveri ospedalieri". L'11 maggio l'agenzia ginevrina ha designato la variante Delta, riportata per la prima volta in India, come Voc (variante che desta preoccupazione), per l'evidenza di una maggiore trasmissibilità. Si stima che, rispetto al mutante Alpha (la cosiddetta inglese), il Delta abbia "un numero di riproduzione del 55% superiore". Per questo l'Oms conferma che "la variante Delta supererà rapidamente altre varianti e diventerà quella dominante nei prossimi mesi".

Firenze, ospedali di Careggi e Pisa ordinano mascherina all'aperto

All'ospedale fiorentino di Careggi le mascherine restano obbligatorie anche all'aperto in tutta l'area di pertinenza della struttura, che è composta da più padiglioni in un perimetro con molte funzioni e transito di migliaia di persone. Lo ha deciso dalla direzione sanitaria. Decisione analoga è stata assunta all'ospedale di Cisanello (Pisa). I due provvedimenti rientrano nell'ambito delle regole per l'accesso ai nosocomi stabilite per contrastare la diffusione del Covid.

Cambiano le regole di accesso anche per i visitatori all'ospedale di Pisa nei reparti di degenza no Covid: si continuerà a transitare attraverso i check-point, previa misurazione temperatura e igienizzazione delle mani, obbligo di indossare la mascherina anche nelle aree all'aperto di pertinenza ospedaliera, e per ogni paziente ricoverato sarà permesso l'accesso di una persona per turno di visita, previa compilazione di un'autodichiarazione che verrà consegnato dal personale del reparto. Lo rende noto l'Azienda ospedaliero universitaria pisana.

Moderna: "Bene contro le varianti"

La società farmaceutica Moderna ha dichiarato che gli studi tra le persone vaccinate con il suo vaccino contro il Covid-19 hanno mostrato reattività contro le varianti del virus. Il vaccino ha prodotto neutralizzanti contro le varianti Delta, Beta ed Eta, incluse quelle identificate per la prima volta in Sudafrica, Nigeria e India. "Rimaniamo impegnati a studiare le varianti emergenti, generare dati e condividerli non appena disponibili", ha dichiarato l'amministratore delegato Stephane Bancel, spiegando che la società continua a perseguire una strategia di sviluppo clinico contro le varianti emergenti del coronavirus.