In gravidanza rifiuta il vaccino. Ricoverata in terapia intensiva. Bimbo nasce col cesareo

La donna era stata ricoverata a Massa: lei è in terapia intensiva, il bambino, nato di sette mesi, in incubatrice

I sanitari del Versilia sono ora impegnati per per salvare madre e bambino

I sanitari del Versilia sono ora impegnati per per salvare madre e bambino

Carrara, 27 dicembre 2021 - Era in attesa del suo bambino: al settimo mese di gravidanza. Non aveva voluto il vaccino, forse temendo pericoli per la salute del nascituro, forse credendo di proteggersi in altro modo da questa nuova terribile ondata di un virus che convive con noi da ormai due anni.

Nei giorni scorsi i primi sintomi: un raffreddore, il malessere, quella tosse insistente che lascia spazio a pochi dubbi, poi la febbre infine l’impossibilità di respirare. Da qui il ricorso al medico e la corsa in ospedale con l’ambulanza del 118. Al pronto soccorso del Nuovo ospedale Apuane si sono subito accorti che non sarebbe bastato un semplice ricovero.

C’era da fare molto di più per salvare la mamma e il feto. Così è stato deciso di trasferire la donna al reparto di ginecologia e ostetricia dell’ospedale della Versilia, dove un’equipe specializzata ha preso in consegna il delicato caso.

Viste le gravi condizioni e la polmonite bilaterale in corso è stato deciso immediatamente il parto cesareo. Così il bambino al settimo mese, nato malato di Covid, è stato tolto dal grembo della madre e messo in incubatrice. La donna è stata invece intubata e ricoverata in terapia intensiva.

Problematiche le condizioni del piccolo per le difficoltà a essere intubato e per le complicanze nel trattare un malato di Covid di così piccole dimensioni e in così tenera età. Si è tentata anche la via del casco per poter consentire al piccino una forma di respirazione, ma viste le piccolissime dimensioni del paziente non si è riusciti, almeno in un primo momento, nell’operazione.

Così il bambino ha intrapreso una lotta fra la vita e la morte seguito da uno staff medico di prim’ordine che cerca di aiutarlo nella sopravvivenza. Un caso quantomai delicato dal momento che il bambino nato prematuro era già malato di Covid. Adesso i sanitari del Versilia stanno seguendo ogni protocollo per salvare madre e bambino.  

Ricordiamo che all’ospedale delle Apuane la terapia intensiva non è ancora satura, con quattro posti occupati dei sei del reparto. Più complicata la questione dei reparti Covid dove i ricoveri sono in continua crescita.