Covid Toscana, l'analisi del fisico: "No vax un problema per diffusione e ospedali"

Spighi, fisico dell'Infn, analizza i dati sul coronavirus: "Vaccinare presto i bambini. Senza i no vax per gli ospedali questa sarebbe un'ondata influenzale"

Vaccini in Toscana per fascia di età (grafico CovidStat/Infn)

Vaccini in Toscana per fascia di età (grafico CovidStat/Infn)

Firenze, 27 dicembre 2021 - Un diluvio di numeri e di dati sul Covid in Toscana: il fisico Roberto Spighi, dell'Infn (Istituto nazionale di fisica nucleare) ci spiega cosa significano quei grafici che ogni giorno abbiamo sotto gli occhi.

"Negli ultimi giorni in Italia abbiamo assistito a un’esplosione dei contagi giornalieri, in una settimana sono raddoppiati - dice Spighi - arrivando purtroppo al record mai registrato di oltre 50 mila positivi giornalieri. Anche in Toscana si è avuto lo stesso aumento arrivando ad oltre 3000 positivi giornalieri, quando solo una settimana fa erano poco più di 1000. Questo significa che il tempo di raddoppio attuale dell’epidemia (cioè il numero di giorni che impiega l’epidemia a raddoppiare il numero di contagiati giornalieri) è attorno a 7 giorni. La stessa informazione può essere spiegata dicendo che il valore di RT è in crescita nell’intervallo di valori tra 1.4 – 1.5 (sia la media italiana che la Toscana). In parole povere, dal punto di vista dei contagiati, questo è il momento più duro che abbiamo vissuto dall’inizio della pandemia ad oggi".

Senza vaccini tante vite perse in più

"Se avessimo affrontato questa situazione senza la copertura (anche parziale) dei vaccini - continua il fisico Spighi - sicuramente saremo in una situazione ospedaliera critica e il numero dei decessi sarebbe stato notevolmente superiore. Adesso stiamo subendo l’effetto combinato delle due varianti delta e omicron, del freddo che ci tiene in luoghi chiusi dove maggiore è la probabilità di contagio, della scuola, soprattutto quella dell’infanzia e la primaria, dove sono riuniti tanti bambini fino a pochi giorni fa non vaccinati e del periodo natalizio dove maggiore è la socialità delle persone".

Tanti contagi dai bambini non vaccinati

"Intendiamoci, io ritengo la scuola un elemento insostituibile in qualunque società, è però vero che, dal solo punto di vista del covid, porta ad una maggiore diffusione del virus", dice Spighi mostrando il grafico che evidenzia l'andamento del contagio tra i più piccoli (tutti i grafici sono visibili liberamente su https://covid19.infn.it/.  

Casi per fasce d'età in Italia
Casi per fasce d'età in Italia
Casi per fascia di età in Toscana
Casi per fascia di età in Toscana
Ospedalizzati in Italia ogni 100mila abitanti
Ospedalizzati in Italia ogni 100mila abitanti

"E’ ovvio che per uscire da questa situazione, la prima soluzione è quella di ricorrere quanto prima alla vaccinazione dei bambini e al richiamo per gli adulti: in questo va un plauso alla Toscana in quanto è la regione con la più alta percentuale di vaccinati e di conseguenza una tra quelle con il numero più basso di ricoverati per 100 mila abitanti; meglio di lei solo alcune regioni del sud dove la temperatura più alta e la minore mobilità aiutano nel rallentare la diffusione del virus".

Gli ospedali

La domanda che ricorre spesso in questo periodo è se questa esplosione di contagi porterà al collasso degli ospedali. "Nel corso dei mesi le persone ricoverate (rispetto alle positive) sono passate da oltre il 10% a circa il 4% - dice Spighi - Questo è sicuramente un dato positivo, la crescita degli ospedalizzati è più lenta di quella dei contagiati; per quantificare, in Italia il tempo di raddoppio degli ospedalizzati e delle terapie intensive è attorno ai 32 giorni. La Toscana fino a pochi giorni fa presentava lo stesso incremento di ospedalizzazioni e terapie intensive rispetto alla media italiana (circa 32 giorni di tempo di raddoppio), mentre l’esplosione di contagi degli ultimi giorni ha portato ad un maggior numero di ricoveri e di conseguenza il tempo di raddoppio è sceso attorno a 25 giorni. Il dato negativo è che, anche se più lentamente, il numero dei ricoverati (sia “normali” che in terapia intensiva) è sempre in crescita, quindi prima o poi si arriverà alla criticità. E’ fondamentale dunque far calare il numero dei positivi giornalieri per non arrivare ad un collasso ospedaliero".

Ricoverati rispetto ai positivi in Italia dal 1° ottobre 2020 a oggi
Ricoverati rispetto ai positivi in Italia dal 1° ottobre 2020 a oggi

Ospedali intasati dai no vax

Lo dicono i numeri: "In questa situazione non aiuta avere alcuni milioni di italiani no-vax che al momento stanno occupando circa il 75% dei posti in ospedale: senza il loro contributo, gli ospedali avrebbero soltanto il 25% dei ricoverati e potremmo vivere quest’ondata quasi come un normale contagio influenzale".

L'ondata continuerà

Sul futuro: "Al momento sono abbastanza pessimista su un calo dei positivi: il numero dei contagiati giornalieri è ancora in una fase di forte crescita confermato dal valore di Rt che negli ultimi 10 giorni in Italia è salito da circa 1.2 a 1.4: purtroppo in toscana RT è ancora più alto arrivando a oltre 1.5, dunque mi aspetto che nel prossimo futuro il numero dei positivi cresca ancora. Questa ondata è comune in tutta Europa con situazioni anche peggiori delle nostre (Francia, Regno Unito, Spagna, ...)".

Cosa hanno fatto gli altri

"Ci sono due Stati - dice il fisico - che hanno abbassato il numero di positivi giornalieri con due ricette diverse: Israele e Austria. Il primo ha affrontato l’ondata estiva vaccinando la popolazione con la terza dose (in anticipo rispetto al programma), mentre il secondo a partire dal 22 novembre  ha fatto un lockdown per le sole persone non vaccinate. In entrambi i casi la situazione è stata risolta: in Israele c’è voluto circa un mese per vaccinare le persone e aspettare che il vaccino facesse effetto, mentre in Austria il miglioramento è stato istantaneo: questo è un elemento in più per dimostrare che il problema sono le persone non vaccinate".

L'andamento in Austria dopo il lockdown dei non vaccinati
L'andamento in Austria dopo il lockdown dei non vaccinati