"Covid? Affidiamoci alla scienza" La lezione della senatrice Cattaneo

La studiosa ha ricevuto ieri il premio Pianeta Galileo 2022 per il suo contributo alla diffusione del sapere

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"La cosa interessante di essere uno scienziato è che non si deve sapere tutto, io mi affido alle istituzioni. Abbiamo istituzioni solide, abbiamo avuto comitati solidi che ci hanno fatto uscire da un dramma che l’umanità non aveva mai vissuto prima nella sua storia. Io continuerei ad affidarmi a queste valutazioni e alle loro riflessioni". Lo ha detto, parlando della pandemia, la professoressa e senatrice a vita Elena Cattaneo a margine della cerimonia di consegna del premio Pianeta Galileo da parte del presidente Antonio Mazzeo, nella sede del Consiglio regionale della Toscana a Firenze.

A chi le chiedeva se, negli anni del Covid, avessimo imparato ad affidarci alla scienza ha risposto: "Spero di sì, spero che ci sia una maggiore consapevolezza del fatto che la scienza e il suo metodo sono la bussola migliore che possiamo avere per essere guidati nei mari in tempesta - le sue parole - . La scienza altro non è che un metodo per approfondire e capire come stanno le cose intorno a noi, conquista pezzi di conoscenza, li mette a disposizione con dati, evidenze, prove pubbliche, verificabili, ripetibili". "Sarebbe assurdo - ha poi aggiunto - con questi bagagli di esperienze di cui disponiamo arrivare a decisioni che prescindono dai dati di fatto e dalle evidenze quindi spero che sempre più nelle decisioni legislative possano entrare le prove e le evidenze scientifiche". Oltre a ricevere il premio Pianeta Galileo 2021-2022, la professoressa e senatrice a vita Elena Cattaneo ha tenuto alla presenza di una delegazione del Parlamento regionale degli Studenti una lezione su “L’avventura della conoscenza”.

"Sono molto contenta di questo riconoscimento e ringrazio la Regione Toscana per l’attenzione che dimostra verso i giovani ha detto la senatrice - . Questo Parlamento degli studenti è qualcosa di sorprendente, un’iniziativa di cui vorrei conoscere di più: li incontrerò, ci parleremo, e spero che continueremo a frequentarci. Spero che oggi ci sia una maggiore consapevolezza del fatto che la scienza e il suo metodo sono la bussola che abbiamo per essere guidati nei mari in tempesta".